[su_spacer]Domenica scorsa il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha sfidato il governo italiano emettendo un ordine di chiusura sul proprio territorio di tutti i centri di accoglienza per migranti,visto che molti di loro sono costantemente positivi e quindi potenziali vettori della diffusione del coronavirus.
Naturalmente questo era un appello di ‘ultima istanza’, fatto sulla falsariga della pretestuosità con cui l’epidemia di coronavirus è usata per far passare norme, limitazioni, in virtù dello stato di eccezione, continuamente invocato e surrettiziamente tenuto in vita. In altre parole, questo ‘stato di eccezione’ si vuole che rimanga il più possibile e con esso il covid-19, almeno un po’.
Su questo non ci sono dubbi: l’aspetto sanitario , le discussioni sanitarie sono del tutto secondarie rispetto alla strumentalizzazione dell’epidemia. Cosicché accade che l’epidemia venga enfatizzata con tutti i mezzi a disposizione della politica ed all’esterno, da enti e fondazioni sovranazionali.
Non è quindi affatto strano che il presidente della Regione Sicilia abbia cercato di usare l’unica argomento a cui il governo risponde. Tuttavia in questo caso il governo ha risposto picche, dato che il covid 19 lo ritiene di sua proprietà e può essere usato solo e quando ritiene più opportuno con il suo comitato di esperti.
Ma i problemi restano e non si risolvono con la demagogia , quantomeno con le bugie. Oggi leggo da ‘Agrigento Notizie’ di una sconcertante iniziativa del sindaco di Lampedusa, isola totalmente sconvolta e presa in ostaggio dai migranti, resa essa stessa ‘Hotspot’ (nelle ultime ore sono arrivati a Lampedusa 450 migranti).
[su_quote]Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha inviato una lettera al presidente tunisino Kasis Saied per chiedergli un incontro in merito al continuo flusso di migranti dalla Tunisia verso Lampedusa. “Sono pronto a mettermi a bordo della mia barca e raggiungere direttamente Tunisi da Lampedusa”, dice Martello. “Apprezzo gli sforzi del ministro Lamorgese – aggiunge – che purtroppo non sono stati accompagnati da un pari impegno da parte del presidente del Consiglio Conte, ma non intendo stare con le mani in mano e continuare ad assistere a questo continuo ripetersi di sbarchi che sta mettendo in ginocchio la nostra isola”.
Nella lettera, Martello chiede un incontro al presidente tunisino Saied affinché “Lampedusa possa collaborare con il governo Tunisino ad avviare una serie di iniziative internazionali e di accordi, anche bilaterali, per contribuire a superare l’attuale emergenza umanitaria”. “Lampedusa – conclude Martello – intende svolgere a pieno il proprio ruolo di ‘municipalità di frontiera’, che sta portando avanti dal cuore del Mediterraneo. Interpretiamo questo nostro ruolo in maniera attiva e propositiva, anche con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni nazionali e comunitarie che possono e devono fare di più per attivare regole condivise per la gestione ordinata, regolare e sicura dei flussi migratori e per sostenere i territori di frontiera impegnati in prima linea nell’accoglienza e nelle pratiche di integrazione”. (Agrigento notizie).[/su_quote]
Intanto il governo italiano tace. E’ il governo che ha come ministero degli interni Lamorgese che ha dato l’ordine di scovare chi violava il lockdown con i droni e multare trasgressori su spiagge deserte. Ora è sempre la stessa che fa spallucce.
@vietatoparlare
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