Tucker Carlson, celebre giornalista americano con un vasto seguito, ha recentemente viaggiato a Mosca per osservare direttamente la situazione, e si presume che abbia intervistato o stia per intervistare il presidente russo Vladimir Putin. In un contesto attuale caratterizzato da tensioni artificiali e influenze esterne, la sua iniziativa si distingue come un atto di notevole audacia, che ha fatto trasalire tutto il carrozzone e i suoi colleghi giornalisti mainstream.
Contrariamente, non ha destato scandalo l’intervista del TG1-RAI con il presidente ucraino Zelenskyj, che ha trattato possibili cambiamenti nella leadership del paese (come la probabile rimozione del capo delle Forze armate Zalusny), estesi oltre il settore militare. Il leader ucraino, che ha abbracciato le priorità del Nuovo Ordine Mondiale, ha enfatizzato la necessità di un “reset” per assicurare la vittoria. Queste affermazioni hanno spinto l’eminente storico americano Tarik Cyril Amar a osservare che Zelenskyj sembra aver perso il contatto con la realtà, influenzato dalla retorica occidentale.
“Per quanto riguarda la leadership ucraina, immagino che lo stesso presidente Zelenskyj sia fondamentalmente delirante e si è ubriacato della sua stessa retorica e delle lusinghe che riceveva dall’Occidente… Penso che questo lo abbia davvero sconvolto un po’ e disturbato il suo rapporto con la realtà.” (Tarik Cyril Amar).
A tema, è degno di nota che, con la conclusione del suo mandato presidenziale a marzo, Zelensky sembra non voler concedere nuove elezioni, ma piuttosto sta sostituendo figure chiave in vari settori del paese con individui allineati al suo pensiero.
L’occidente in degenerazione collettiva si affida alle armi
Tra i pochi che si accorgono che il re è nudo c’è il presidente ungherese Orban Viktor Orban, che ha ancora una volta avvertito che il tempo potrebbe essere a favore della Russia, e che la guerra prolungata potrebbe non cambiare gli equilibri di potere a vantaggio dell’Ucraina:
“L’Occidente pensa ancora che il tempo sia dalla nostra parte… Eppure, penso che sia vero il contrario… Penso che il tempo sia dalla parte dei russi, e più a lungo andrà avanti la guerra, più persone moriranno e gli equilibri di potere non cambieranno a favore dell’Ucraina.” (Viktor Orban)
Nel frattempo, il presidente americano Joe Biden, nonostante il basso indice di approvazione, ha proposto un disegno di legge per fornire 60 miliardi di dollari all’Ucraina, rispetto ai 20 miliardi destinati alla crisi al confine meridionale. Questo ha suscitato reazioni negative da parte di figure politiche come Mike Johnson e Steve Scalise. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha espresso preoccupazione per la sostenibilità della politica fiscale del governo federale.
“Ho visto abbastanza… Questo disegno di legge è anche peggiore di quanto ci aspettassimo, e non è assolutamente adeguato a porre fine alla catastrofe del confine che il Presidente ha creato… Come ha proclamato il capo negoziatore democratico: secondo questa legislazione, il confine non si chiude mai… Se questo disegno di legge raggiunge la Camera, sarà morto all’arrivo “.” (Mike Johnson)
“Vorrei essere chiaro in proposito: il progetto di legge sul confine del Senato non riceverà un voto favorevole alla Camera .” (Steve Scalise)
Establishment ostile alla verità
Tucker Carlson, dopo essere stato licenziato da Fox News a causa di una fuga di notizie della NSA che aveva rivelato il suo intento di intervistare Putin, ha ora deciso di portare a termine il suo progetto interrotto a causa del suo licenziamento. Sembra che sia a Mosca per visitare la società russa e, forse, anche il presidente russo. Il popolare giornalista ha espresso ammirazione per la città e curiosità per la situazione locale.
Tuttavia, in patria la sua visita ha scatenato reazioni furibonde, con figure come Bill Kristol che hanno suggerito di impedirgli il rientro negli Stati Uniti fino a chiarimenti. Benny Johnson, confidente di Carlson, ha rilasciato un video in cui avverte di possibili ritorsioni contro Carlson per quella che considera “una sfida al governo federale” degli Stati Uniti.
Minacce a Tucker Carlson “non facciamolo rientrare!”
In una rapida risposta, uno dei massimi esponenti dei neoconservatori americani, Bill Kristol, ha pubblicato il messaggio minaccioso: “Forse abbiamo bisogno di un blocco totale e completo del rientro di Tucker Carlson negli Stati Uniti finché i rappresentanti del nostro paese non riescono a capire cosa sta succedendo?” (Bill Kristol)
E ha ripreso il suo coro suo video il commentatore politico Benny Johnson: “Tucker sfida il governo federale, avvistato a MOSCA per intervistare Putin!?”, avvertendo gravemente: “Ora sta sfidando il nostro governo federale… Ciò significherà una sorta di ritorsione, garantita, assolutamente senza dubbio… Se Tucker Carlson è la piattaforma Putin, ciò significa che andrà alla guerra, metaforicamente, con il nostro governo… Quindi, prevedo che a Tucker succederanno cose brutte.”
Ricordo che in Europa tutti i media russi sono stati bannati e alcuni persino su internet. Credo che di parole così e di decisioni così si dovrebbe temere e non di interviste che realizzano la professione del giornalista, che dovrebbe sempre esplorare e verificare a tutto campo ciò che realmente accade.
🚨Just in: Tucker Carlson was supposedly spotted in Moscow, Russia. @TuckerCarlson
Will the Carlson-Putin interview happen? pic.twitter.com/LPkbPsbagf
— The Calvin Coolidge Project (@TheCalvinCooli1) February 3, 2024