Monsignor Crociata: “La Chiesa non interferisca con le politiche migratorie dello Stato”

“La Chiesa non può e tanto meno non deve indicare allo Stato come  gestire il problema migratorio . In atto un’ invasione islamica.” Lo dichiara in questa intervista che ci ha rilasciato Monsignor Michele Crociata, siciliano, che da poco ha pubblicato per i tipi di Flacconio, un interessantissimo volume dal titolo ” Cristiani e musulmani nei secoli”. Monsignor Crociata è un attento studioso dell’ islam.

Monsignor Crociata, alcuni esponenti della Chiesa cattolica invitano politica  e governo all’ accoglienza dei migranti. Che ne dice?

“Per la Chiesa effettivamente lo straniero non esiste e siamo tutti uguali davanti a Dio, senza distinzioni. Per cui giustamente la Chiesa ragiona seguendo i suoi postulati. Tuttavia, quello migratorio è un fatto che va guidato dallo Stato e dalle sue leggi e dunque la Chiesa non può e non deve interferire  senza indicare allo Stato come gestire questo fenomeno, non le compete. Aggiungo che il Catechismo della Chiesa dice espressamente che si  fa carità e dunque si accoglie, secondo le reali ed effettiva disponibilità”.

Dunque non è pensabile un via libera senza se e ma…

“No. Inoltre uno Stato che si rispetti deve avere  cautela nel valutare e controllare chi entra, chi è e da dove viene, se ne ha diritto. Chi bussa alla mia porta lo faccia con educazione, rispettando quando  entra le leggi e i costumi, adeguandosi in tutto, nella cultura come nel mangiare , alle abitudini di chi lo ospita, altrimenti sono legittimato a buttarlo fuori di casa. Qui in Italia, per un malcelato senso di buonismo, abbiamo ceduto su tante cose. Certamente la carità non ha confini e i poveri sono tutti uguali senza distinzioni, ma ricordo che la carità parte dai vicini per arrivare ai  lontani. Ho la sensazione talvolta, che gli italiani siano persino trattati peggio dei migranti e questo determina il razzismo di ritorno. Penso nel concreto a  quei giovani migranti che chiedono il denaro fuori dai negozi. Un errore dare soldi,  diseducativo, li si abitua all’ ozio e forse si fomentano strani giri. Probabilmente se fuori dai negozi  stazionassero italiani non sarebbero  visti con la stessa benevolenza”.

Lei è uno studioso dell’ islam. Esiste un rischio di islamizzazione?

” Non è un rischio, è già esistente, del resto l’ occidente si sta suicidando. Dove si crea un vuoto spirituale, viene riempito  e questo sta accadendo. L’ occidente è in fase di autodemolizione”.

L’Islam è compatibile con i valori occidentali?

” Loro, i musulmani, ci  sorridono perché ci pensano stupidi o viviamo in modo secolarizzato. Sono certi che prima o dopo, anche per via demografica, ci  sottometteranno, è un loro antico disegno. L’islam mira a questo, anche con la forza, vuole dominare. Penso che sia incompatibile con i valori occidentali di libertà, rispetto e democrazia. Solo chi non ha letto il Corano può dire il contrario o che quel libro è misericordioso, un falso. L’ islam è una vera minaccia e il Corano si basa sulla violenza”.

Che cosa pensa dell’ atteggiamento del Papa verso il terrorismo quando di matrice islamica?

” Mi sorprende che non abbiamo mai definito come islamico il terrorismo quando rivendicato e compiuto nel nome di quel credo. Probabilmente, venendo dall’Argentina, non conosce bene l’ islam o mantiene una linea di prudenza estrema”.

Bruno Volpe – la Fede Quotidiana

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