Non essere più certi di alcune grandi cose: il "National Defense Authorization Act".

di VietatoParlare.it

Il giorno 31 dicembre 2011 il Presidente degli USA Barack Obama  ha firmato  il “National Defense Authorization Act” NDAA 2012 (HR 1540) . Esso è  un disegno di legge  approvato dal Senato USA  con larga maggioranza che rifinanzia   la lotta contro il terrorismo con un cospicuo pacchetto di provvedimenti per un totale di  662 miliardi di dollari .  Ma il  suo contenuto non è solo di natura finanziaria , reca infatti anche provvedimenti di contrasto al terrorismo.

Il  “National Defense Authorization Act” non è il primo provvedimento di contrasto al terrorismo, infatti immediatamente dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre,  il presidente George w. Bush , il 26 ottobre 2001 firmò l’ “USA PATRIOT Act”  .  L’atto, concepito come  risposta agli attacchi dell’11 settembre, riduceva drasticamente le garanzie personali di  chi fosse anche solo  sospettato di terrorismo o in qualche modo di sostenere il terrorismo. Il “Patriot Act”   consentiva al governo (alle Agenzie come la CIA  e l’FBI etc), l’accesso alle comunicazioni telefoniche, alle  comunicazioni  tramite  posta elettronica, alle notizie mediche, finanziarie e l’accesso ad altri documenti come le impronte digitali sui libri presi in prestito in biblioteca;  le autorità per l’immigrazione vedevano ampliata la possibilità della discrezionalità della propria azione , compresa la  detenzione e la deportazione di immigrati sospettati di atti connessi al terrorismo. Queste restrizioni  annullavano l’ “habeas corpus”  e cioè  il diritto di contestare davanti ad un giudice un arresto arbitrario – e del giusto processo (Quinto e Sesto Emendamento). Questa norma veniva prorogata, Il 26 maggio 2011, per ulteriori quattro anni .

L’ NDAA appena approvato  inasprisce il  “Patriot Act”: sancisce che chiunque sia sospettato di far parte o abbia  sostanzialmente sostenuto al-Qaeda, i talebani, o forze associate, sia trattato  “secondo la legge di guerra”, possa in particolare essere quindi detenuto in un carcere militare  senza accuse formali o un giusto processo “fino alla fine delle ostilità”, (cioè potenzialmente per sempre, visto che  la  guerra al terrore non è verso un nemico definito o un stato e il “campo di battaglia” si estende quindi a tutta la terra).  Il testo autorizza la prova del tribunale militare , e il trasferimento in “qualsiasi altro paese straniero” a discrezione delle autorità militari (insomma , luoghi di detenzione come Guantanamo, invece di sparire rischiano di moltiplicarsi). .

Precedentemente alla firma del suddetto documento , lo stesso  presidente Obama aveva minacciato il suo veto, ma successivamente,  seppure state apportate alcune  modifiche  ( il portavoce Casa Bianca aveva tenuto  a precisare che tali modifiche non inficiavano comunque il potere del presidente di “raccogliere informazioni, colpire i terroristi e proteggere i cittadini americani”), esse non sono state sostanziali. Firmandolo , aveva ritenuto però necessario stigmatizzare ancora le sue perplessità tramite una “dichiarazione scritta” in cui  diceva che benchè avesse  grandi riserve su alcuni  contenuti della legge, la sua amministrazione vigilerà  affinchè non ci siano abusi.
A cosa si riferiva? In particolare la sua attenzione era focalizzata su un punto: non è chiaro se la legge sia valida anche per i cittadini americani nel territorio USA o per stranieri che sono legalmente nel territorio USA ( Sezione 1021 e 1022),  e inoltre confligge con altre norme come   il “Posse Comitatus Act” del 1878, che proibisce ai militari lo svolgimento di funzioni di polizia sul territorio dell’Unione.

Sui forum, social network e  blog USA le critiche sono parecchie,   Human Rights Watch sul suo sito web titola “con il rifiuto del veto una tragedia per i diritti”, e preoccupazione è espressa dal   New York Times e altrettanto severa è quella del britannico Guardian”dobbiamo permettere  la detenzione di americani senza processo?” che dice che gli americani sospettati e arrestati suolo americano,  potrebbero poi essere poi spediti a Guantanamo. Se ci sono letture differenti e si se si sollevano critiche ancor prima della sua applicazione, è evidente che motivi ci sono certamente.  Il documento  non ha evidentemente una interpretazione univoca, mentre per scongiurare la possibilità di abusi ed errori nella sua applicazione pratica è molto importante il requisito della chiarezza .

La paura che una volta approvate queste misure poi vengano largamente lette in maniera estensiva è reale, i precedenti ci sono. Per esempio è di pubblico dominio che l’amministrazione Bush aveva controllato senza un mandato giudiziario le comunicazioni di migliaia di americani, facendoli spiare dalla National Security Agency, e questo dato diffuso tra gli americani aveva portato la popolarità di Bush ai minimi storici.  Ormai provvedimenti “d’eccezione” negli USA sono  già in atto da un decennio e mi domando se lo “stato emergenziale”, lo “stato di necessità”, ne giustifichi ancora un  ulteriore  prolungamento, (sono in atto provvedimenti gravi e senza limiti, come per esempio  uccisioni mirate anche in territori di altri stati e la persistenza di prigioni extragiudiali  come Guantanamo) , e  mi domando  (come gran parte degli americani) come una ulteriore restrizione dei diritti individuali  possa conciliarsi con il  “Bill of Rights” sottoscritto 15 dicembre 1791 ( i primi dieci emendamenti alla Costituzione)  che sono completamente annullati .

Questa preoccupazione è stata espressa dallo stesso Presidente degli USA nella “dichiarazione di firma”: “Voglio chiarire che la mia Amministrazione non autorizzerà la detenzione militare indefinita senza processo di cittadini americani. In effetti, credo che così facendo si romperebbe con le nostre tradizioni e dei valori più importanti come Nazione. […] “, “Il fatto che io sostengo questo progetto nel suo complesso non significa che io sono d’accordo con tutto ciò che contiene. In particolare, ho firmato questo disegno di legge, pur avendo serie riserve con alcune disposizioni che regolano la detenzione, gli interrogatori, e il perseguimento dei sospetti terroristi ” “La mia amministrazione  vigilerà, cercherà di mitigare tali problemi attraverso la progettazione di procedure di attuazione e (…) si opporrà a qualsiasi tentativo di estendere o espanderle in futuro, e cercherà l’abrogazione delle disposizioni che minano le politiche e i valori che hanno guidato la mia Amministrazione per tutto il mio tempo in ufficio “.  Bello, ma è proprio così? Purtroppo no. Tutti possono leggere da Wikipedia : “Quando un disegno di legge viene presentato al Presidente, la Costituzione (art. II) lo permette solo tre scelte: non fare nulla, firmare il disegno di legge, o (se disapprova del disegno di legge) veto nella sua interezza.” Quindi, in realtà ,  questo “chiarimento”, la “dichiarazione di firma” oltre che essere inefficace ai fini applicativi ,  è comunque  rivolta  ai soli cittadini americani.

La storia ci insegna che se si priva di alcuni diritti  civili e di un giusto processo  anche solo una parte della gente e solo  in alcuni casi, tutti li avranno persi perchè se ne tradisce il principio, giacchè il soggetto da cui nasce  l’azione giuridica  è l’uomo. E allora dobbiamo deciderci se l’uomo vale in quanto tale o non vale ” in attesa di accertamenti”..,   la dignità dell’uomo  non può essere mai ridotta, in nessun caso, è il principio base della democrazia. Né si può appellarsi al ricatto della paura rinunciando alla tutela dei diritti umani , in nessun caso. Questo la Costituzione americana lo dice, non può essere valida solo nei giorni di festa  mentre invece nei giorni più bui viene annullata, se non si capisce questo è veramente preoccupante. Se si gioca con queste cose la bestia ti si mangia, ed è la bestia dell’autoritarismo che si ciba dei distinguo ,  delle eccezioni e della necessità di infrangere il valore su cui abbiamo fondato il nostro vivere.
Voglio sperare, che la parola definitiva,  che appartiene ora alla Corte Suprema (è la corte costituzionale italiana ), apporti modifiche mossi da queste stesse considerazioni.

Il cuore umano deve venire prima di qualsiasi altra considerazione, il cuore umano deve avvertire che inanzitutto la vita la costruiamo con uno sguardo rispettoso di tutto e che tra l’altro era la base del sogno americano, possibile per la certezza di alcune grandi cose,  altrimenti una costruzione della “città” umana così, una democrazia così è una chimera, un pio pensiero, una libertà non ancora libera.

 

altre fonti correlate:

1) video: dichiarazioni sen. Rand Paul (candidato alle presidenziali USA) su NDAA

2) Patriot Act

Lascia un commento