NATO: Risolvere le tensioni Internazionali una bomba alla volta – Quando la diplomazia è un ricordo del passato

Il comitato editoriale del Financial Times è tornato a farsi sentire con un editoriale che si distingue dalla consueta retorica bellica, affermando: “Un 75esimo compleanno difficile per la NATO. I tentativi di proteggere l’Alleanza del Nord Atlantico da Trump sembrano destinati al fallimento”.

Ecco un sunto di ciò che ha scritto:

Il recente attacco missilistico russo su Kiev e altre città ucraine ha fatto da sfondo al vertice di Washington, organizzato in occasione del 75° anniversario della NATO. L’alleanza, nata nel 1949 per garantire una pace duratura in Europa, si trova ancora a fronteggiare la più grande minaccia alla sicurezza europea dalla sua fondazione.

Il conflitto in Ucraina rappresenta sia una sfida significativa per l’alleanza sia una conferma della necessità della sua esistenza. Tuttavia, i risultati del vertice potrebbero rivelarsi deludenti. I pericoli per la NATO non provengono solo dall’esterno: il vertice di Washington è offuscato dalle preoccupazioni per la salute dell’81enne presidente Joe Biden, che aumentano la possibilità di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Questo scenario potrebbe portare il principale membro della NATO a essere guidato da un presidente che potrebbe ridurre gli aiuti americani all’Ucraina, mettendo un onere maggiore sui membri europei per garantire la propria sicurezza.

“Proteggere la NATO da Trump”!? Ma per chi agisce la NATO, per i paesi o per determinate élite?

Se l’obiettivo del vertice di Washington è proteggere l’alleanza dall’influenza di Trump, sembra che non sarà raggiunto. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha cercato di ottenere un pacchetto di finanziamenti pluriennali per gli aiuti militari all’Ucraina, ma gli alleati hanno concordato solo 40 miliardi di euro per l’anno prossimo.

Importanti passi avanti saranno compiuti per “NATOizzare” gli aiuti e la formazione per l’Ucraina, rendendo più efficiente l’utilizzo delle risorse dell’alleanza. La NATO coordinerà la fornitura di armi e munizioni da parte del gruppo Ramstein, composto da 57 paesi, e il nuovo comando militare della NATO a Wiesbaden (Germania) diventerà il centro per la pianificazione dell’addestramento e dell’equipaggiamento delle truppe ucraine. Gli Stati Uniti e altri paesi hanno promesso di fornire a Kiev sistemi e armi di difesa aerea più avanzati.

Tuttavia, sulla questione centrale dell’adesione futura dell’Ucraina alla NATO, la posizione rimane vaga, non molto diversa dalla dichiarazione dell’anno scorso: “L’alleanza estenderà un invito a Kiev ad aderire non appena gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”. L’adesione dell’Ucraina non è all’ordine del giorno e potrebbe trascinare la NATO in un conflitto nucleare con la Russia. Tuttavia, è possibile ora lanciare un invito che metterà Kiev sulla strada dell’annessione subito dopo la fine del conflitto.

NATO: Risolvere le Tensioni Internazionali una Bomba alla Volta – Quando la Diplomazia è un Ricordo del Passato

Il comitato editoriale del Financial Times ha presentato un’analisi incisiva e provocatoria sulla situazione attuale della NATO, mettendo in luce una serie di paradossi. Tuttavia, questi paradossi non sono stati sottolineati efficacemente, nonostante emergessero chiaramente nel corso dell’intero discorso.

È infatti sorprendente che la NATO auspichi un invito all’Ucraina per l’annessione subito dopo la fine del conflitto, quando è chiaro che una delle principali cause del conflitto stesso è proprio l’intenzione di estendere l’Alleanza Atlantica fino ai confini russi per migliaia di chilometri. Questo approccio è in netto contrasto con le garanzie di sicurezza promesse alla Russia di Gorbaciov all’indomani della caduta del muro di Berlino.

È incredibile osservare come la NATO, una struttura concepita originariamente per scopi difensivi, non solo influenzi ma addirittura diriga la politica europea. Invece di prevenire conflitti, la NATO sembra creare situazioni di scontro laddove non ce ne sarebbero state, esacerbando le tensioni.

L’editoriale del Financial Times, se accolto, potrebbe stimolare un dibattito critico e necessario sul ruolo della NATO nella sicurezza europea e globale. È fondamentale riflettere su come un’organizzazione nata per garantire la pace possa, paradossalmente, essere essa stessa la causa di nuove e pericolose tensioni internazionali.

È altrettanto sorprendente che per risolvere il problema della guerra si consideri di aumentare il carico di armi, proprio in un periodo in cui le ultime politiche in Occidente stanno mostrando evidenti fallimenti sociali.

^^^^^^^^

ft

nota a margine:

Nello screenshot qui sopra di un altro articolo del Financial Times, viene rivelato che il missile che ha colpito la clinica di Kiev conteneva componenti elettroniche occidentali. Il missile antiaereo fornito dall’UE a Kiev, che ha colpito l’ospedale nel tentativo di neutralizzare un missile russo, utilizza componenti occidentali, secondo il Financial Times. Da capire dov’è la notizia: o il missile è stato deviato, o sono caduti insieme, o è caduto da solo. Ma il tentativo di perpetuare la narrativa della cattiveria russa che uccide i bambini, mentre l’Occidente li difende, è fin troppo evidente.

Almeno 20 civili palestinesi sono stati uccisi e decine feriti ieri in un attacco aereo israeliano vicino alla scuola al-Awda nella città di Abassan al-Kabirah, a est di Khan Yunis. Non condivido le numerose immagini e video che ricevo ogni giorno. Il massacro di civili a Gaza non riceve l’attenzione dei media, che si concentrano invece sul missile della difesa aerea ucraina caduto sull’ospedale a Kiev. Se il missile fosse stato russo, con 1000 kg di esplosivo, i danni e le vittime sarebbero stati ben maggiori. Tuttavia, alla narrativa occidentale questo tipo di evidenze non importa. Le passerelle sono già state percorse e le vesti sono già state stracciate.. Il popolo ucraino non si merita tutto questo.