Non abbiamo passato ancora il coronavirus e Dio ce la mandi buona, quell’ “andrà tutto bene” augurale ed empatico che sento dire in giro ha certo il suo valore umano, ma lo possiamo dire con realismo solo se abbiamo assoluta certezza nel Bene .
Ed allora a proposito del Bene , questo è possibile realizzarsi anche nell’economia o essa è terra di nessuno, un ambito ove i normali principi costituzionali non valgono?
Beh guardando i vari comportamenti e le decisioni prese da quando è stato introdotto l’euro, tutto è molto preoccupante: abbiamo perso migliaia di imprese e miliardi di PIL Per cui – almeno sul piano economico – non me la sento di dire ‘andrà tutto bene’.
Anzi potremmo dire: siamo da tempo terra di nessuno.
Ma altrove forse reagiranno diversamente all’accelerazione della crisi scatenata dal coronavirus?
A vedere cosa vuole fare la Cina per affrontare i danni della recessione acutizzata ed accelerata dal coronavirus, la risposta è sì.
Inanzitutto la Cina è pronta a iniettare quasi 400 miliardi di dollari nell’economia. E fin qui niente di speciale. Ma vediamo dove metterà questi soldi.
Allora, quattro fonti hanno detto a Reuters che la Cina potrebbe distribuire miliardi di stimoli fiscali per rilanciare l’economia, che dovrebbe declinare per la prima volta in quattro decenni sullo sfondo della pandemia di coronavirus, mentre è probabile che gli obiettivi di crescita vengano abbassati. Tuttavia, questi stimoli che farà la banca centrale cinese, l’aumento della spesa sarà finalizzato a stimolare gli investimenti nelle infrastrutture e sarà accompagnato dall’emissione di obbligazioni speciali dei governi locali per un importo fino a 2,8 trilioni di yuan ($ 394 miliardi), hanno detto le fonti. Hanno aggiunto che il deficit del bilancio statale potrebbe salire a un livello record.
La Cina è pronta a scatenare trilioni di yuan di stimoli fiscali per rilanciare un’economia che dovrebbe ridursi per la prima volta in quattro decenni tra la pandemia di coronavirus, mentre è probabile che un obiettivo di crescita pianificato venga tagliato, secondo quattro politiche fonti. (Reuters)
Bene, questo è il piano di Pechino: stimolare l’economia con priorità al settore pubblico e con un focus a 40 anni. Si potrebbe dire che l’intenzione è di stimolare correttamente , indirizzando gli investimenti verso un’infrastruttura che non svaluterà da nessuna parte e crescerà nell’arco di decenni.
Invece – come tutti possono sentire – la UE, la BCE e gli USA hanno detto che immetteranno liquidità nei mercati per comprare spazzatura, ovvero azioni e obbligazioni sopravvalutate ed il proprio debito.
La BCE avvierà un programma di acquisto di asset da 750 miliardi di euro per questi scopi. Niente stimoli fiscali o investimenti a lungo termine nei paesi ma semmai prestiti da restituire con i prelievi ai cittadini come per il MES.
La Banca centrale europea ha lanciato un programma di acquisto di obbligazioni di emergenza da 750 miliardi di euro nel tentativo di fermare una rotta finanziaria … la BCE ha lanciato un nuovo programma dedicato di acquisto di obbligazioni, portando i suoi acquisti previsti per quest’anno a 1,1 trilioni di euro (Reuters)
In questi giorni non si è parlato di investimenti, sostegno alle famiglie, ripresa.. Non pervenuta risposta in merito alle problematiche sociali che dovrebbero essere affrontate.
Abbiamo sentito solo che la Banca centrale europea ha annunciato che lancerà un programma di acquisto di obbligazioni da 750 miliardi di euro per limitare i danni economici causati dal coronavirus. Il nuovo programma si chiama Pandemic Emergency Purchase Program (PEPP). Includerà tutte le categorie di attività che soddisfano i requisiti dell’attuale Programma di acquisto di beni (APP) . Inoltre il programma per l’acquisto di ulteriori titoli di stato e societari sarà completato solo dopo che il la BCE deciderà che l’epidemia del coronavirus COVID-19 sarà terminata, e in ogni caso in ogni caso non prima alla fine dell’anno.
Quindi la BCE comprerà la spazzatura – … e poi? Che ci farà con questi titoli in pancia? Sono titoli elettronici e non potranno essere nemmeno utilizzati per scaldarsi utilizzando una stufa.
In questo senso, se ci atteniamo alle dichiarazioni dei leader politici, ci rendiamo conto che non hanno idea di cosa fare. Hanno la stessa mentalità di chi ci ha portato alle emergenze anche in tempi buoni, per privilegiare l’euro ed alcuni paesi europei e la globalizzazione.
Non sarebbe più produttivo fare come la Cina che sta agendo in un modo più razionale del nostro?
Si potrebbe rispondere: ”eh ma lì sono comunisti e nazionalizzano tutto!” Beh veramente in tempi di difficoltà, le iniziative cinesi sono sensate.
Nazionalizzare le perdite invece è un’altra cosa che non promette bene. Essenzialmente ci vogliono uomini geniali e ci vuole una dottrina economica diversa. Quella corrente che ha generato decine di volte il valore delle merci e dei servizi acquistabili nel mondo, privilegiando la speculazione finanziaria avvilendo il lavoro, non ci salverà ancora a lungo. Allo stesso modo, è distruttivo stampare moneta a debito e portare il debito fuori i territori nazionali.
O forse semplicemente questo modus operandi è giustificato e coerente ai fini di chj persegue gli interessi normali delle banche che guidano l’Europa.
Però anche per loro ora si profila un futuro non facile. Prendere tempo può servire solo a rimandare il disastro (a meno che non tirino fuori finalmente qualche idea decente).
Come abbiamo osservato, tutte le proposte sentite in questi ultimi tempi, la UE le ha respinte ai vari mittenti. Proposte come introdurre la separazione delle banche commerciali da quelle di investimento, nazionalizzare le imprese strategiche e ricostruire il mercato interno europeo, riacquisto dei titoli di stato venduti all’estero, troncare le scellerate avventure delle guerre della serie ‘reponsability to protect’, costituire una vera Banca Centrale che non sia formata da banche private, permettere l’missione di moneta locale (etc), sono state scartate.
Ed allora quale punto di ripresa…?
@vietatoparlare