Nella NATO emergono divisioni dopo l’offerta all’Ucraina di una “road map” per l’adesione.

Zero Hedge riferisce che questa settimana, funzionari europei hanno fatto appelli per mettere l’Ucraina sulla buona strada per l’adesione alla NATO, mentre la Finlandia è diventata il 31° stato membro. Tuttavia, Washington ha espresso cautela, affermando che non dovrebbe esserci una specifica tempistica o “road map”.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, ci sono significative divisioni all’interno dell’alleanza sulla questione, con gli Stati Uniti, la Germania e l’Ungheria che resistono agli sforzi di paesi come la Polonia e gli Stati baltici cì i quali insistono e sostengono la loro l’adesione futura dell’Ucraina. Quattro funzionari coinvolti nei colloqui hanno reso noto questa informazione.

Durante una riunione dei ministri degli esteri della NATO a Bruxelles avvenuta  questa settimana, le divisioni sono state chiarite in vista del vertice dei leader a Vilnius che si terrà a luglio.

Durante una visita del presidente Zelensky questa settimana, il presidente polacco Andrzej Duda ha espresso il desiderio che la NATO fornisca impegni più solidi a Kiev e ha affermato di essere persuaso che “si riuscirà a ottenere garanzie come preludio alla futura piena adesione dell’Ucraina all’Alleanza del Nord Atlantico”.

Secondo  FT :

Tutti i 31 membri dell’alleanza concordano sul fatto che l’adesione non è un’opzione a breve termine e non può essere seriamente discussa mentre la guerra è in corso .

Ma due persone presenti agli incontri di questa settimana hanno affermato che un numero crescente di sostenitori offre all’Ucraina “un percorso politico” per l’adesione a Vilnius che “aumenterebbe” i legami tra la NATO e Kiev. Gli Stati Uniti, tuttavia, stavano respingendo quella proposta.

“La strada [per Vilnius] è ancora molto accidentata”, ha detto un secondo funzionario occidentale.

La realtà è che il trattato di difesa collettiva dell’articolo 5 della NATO implica che non possono essere accettati membri che hanno conflitti ai loro confini, e nemmeno che hanno zone di guerra attive. Ciò significherebbe inevitabilmente uno scontro diretto con la superpotenza russa, dotata di armi nucleari. Tuttavia, la Polonia e gli Stati baltici sembrano non aver tenuto conto di questo aspetto nella loro fretta di portare l’Ucraina sulla strada della NATO.

La NATO aveva promesso per la prima volta verbalmente all’Ucraina nel 2008 che alla fine sarebbe stata ammessa nell’alleanza, il che è uno dei fattori centrali che ha portato Putin ad avviare l’invasione nel febbraio 2022.

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su info: (https://www.zerohedge.com/geopolitical/split-emerges-nato-over-offering-ukraine-road-map-membership)

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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