Venerdì scorso nello stato di Zamfara, una banda ha rapito 317 ragazze. Mentre altre 50 erano riuscite a sfuggire ai rapitori. Ora è giunta la notizia della liberazione di 279 ragazze delle 317 rapite venerdì scorso. (aggiornamento)
La liberazione è stata ripresa da tutte le maggiori agenzie e dal giornale locale PREMIUM TIMES.
QUESTO IL COMUNICATO DI UNICEF :
ABUJA, 2 marzo 2021 – “Siamo sollevati dalla notizia del rilascio riferito di oltre 200 studenti della scuola secondaria governativa femminile Jangebe nello stato di Zamfara, nel nord-ovest della Nigeria, che sono state rapite durante un attacco notturno nella loro scuola nel prime ore del mattino di venerdì 26 febbraio.
“Mentre ci rallegriamo per il rilascio delle studentesse e attendiamo con impazienza il loro ritorno sicuro alle loro famiglie, ribadiamo che gli attacchi contro studenti e scuole non solo sono riprovevoli, ma violano il diritto dei bambini all’istruzione. È un diritto che qualsiasi società può mal permettersi di violare.
“L’UNICEF chiede al governo della Nigeria di prendere tutte le misure per proteggere le scuole del paese in modo che i bambini non abbiano paura di andare a scuola e i genitori abbiano paura di mandare i loro figli a scuola.
“Le scuole devono essere luoghi sicuri in cui studiare e svilupparsi e l’apprendimento non dovrebbe diventare un’impresa rischiosa.
“L’UNICEF fornirà sostegno psicosociale alle ragazze e alle loro famiglie e collaborerà con il Ministero dell’Istruzione su come garantire il ritorno sicuro a scuola di tutti i bambini nello Stato di Zamfara”.
The 279 kidnapped students of Government Girls Secondary School, Jangebe have reportedly been released. pic.twitter.com/9qUk4v8K3j
— KOTE TV ng (@Kotetv_ng) March 2, 2021
Il governo nigeriano ha negato il pagamento dei riscatti. Non è chiaro come sia avvenuto il rilascio deelle ragazzine , riferisce il New York Times.
“Mi rallegra il cuore nell’annunciare il rilascio degli studenti rapiti del GGSS Jangebe dalla prigionia”, ha scritto su Twitter il governatore dello Stato di Zamfara, Bello Matawalle, all’inizio di martedì, riferendosi al nome della loro scuola.
In Nigeria, negli anni si sono moltiplicati i rapimenti di massa di studenti e ciò scatena la rabbia e la disperazione delle gente nelle zone centrali e nord-occidentali del paese, che accusa il governo di non riuscire a proteggere la popolazione dalle azioni delle bande armate che continuamente sono dedite al sequestro di persona.
Venerdì 26 febbraio all’una di notte presso Area militanti , probabilmente di militanti di Boko Haram, avevano rapito le 317 ragazze di notte, mentre dormivano nel dormitorio di una scuola a nord del paese.
Queste ragazze frequentavano a tempo pieno una scuola superiore, la Government Girls Secondary School, Jangebe, Talata Marafa Local Government.
Un insegnante aveva detto a un’agenzia di stampa locale che il gruppo di uomini armati aveva fatto irruzione nella scuola con camioncini e motociclette. Alcuni dei rapitori indossavano uniformi della sicurezza statale.
Secondo testimoni oculari, militanti armati – prima di irrompere nella scuola – avevano anche attaccato il campo militare e il checkpoint attigui, impedendo ai soldati di interferire mentre gli uomini armati trascorrevano diverse ore nella scuola indisturbati.
Le autorità locali avevano rassicurato i genitori spaventati e disperati dicendo loro di “non farsi prendere dal panico”, ed hanno inviato forze di sicurezza “armate pesantemente” a cercare le ragazze.
Ma i genitori e parenti – vista la passività delle istituzioni – avevano quasi distrutta la scuola…
Non aveva torto: si tratta del terzo sequestro di massa che succede nella regione negli ultimi tre mesi. Le scuole nigeriane vengono regolarmente attaccate dai militanti di Boko Haram . Chiamano questi sequestri “Azione contro l’istruzione occidentale”. La sensazione è di totale impunità e questo fa sì che i banditi continuino ad attaccare obiettivi facili, come le scuole.
A dicembre, Boko Haram, collegata allo Stato islamico, aveva messo in atto un altro rapimento di 300 ragazzi, nello stato di Katsina, gli stessi sono stati rilasciati pochi giorni dopo quando il governo nigeriano ha semplicemente pagato un riscatto.
All’inizio di febbraio, i terroristi avevano già rapito 42 studentesse. Il ministro della Difesa nigeriano, Bashir Salihi Magashi, in quell’occasione aveva accusato i residenti locali disarmati, di “codardia”, perchè non sanno resistere ai criminali.
Mentre il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha elencato la sicurezza come una priorità per il suo mandato, la presenza delle forze dell’ordinein Nigeria nelle aree rurali rimane molto limitata, e questo offre alle milizie un ampio campo libero.
Non è del tutto sicuro se il rapimento delle ragazze di Zamfara sia stato effettuato da Boko Haram, perchè – nonostante il governo dice continuamente di voler ristabilire la sicurezza – sono sorti molti nuovi gruppi armati simili all’organizzazione terroristica che ugualmente praticano rapimenti. Ma le testimonianze delle ragazze saranno decisive.
Non cambia poi molto: sono atti criminali senza patria e senza umanità.
Vedremo se saranno chiariti i molti perchè… noterete che è pazzesco che più di 300 ragazze possano andare lontano e sparire nel nulla. Notare inoltre che i rapitori avevano sopraffatto il presidio militare che pur era presente. Inoltre, non sembra avessero mezzi di trasporto efficaci per portare le ragazzine lontano, si parla di ‘camioncini (probabilmente pick up) e motociclette’ e – secondo la cronaca -, erano state rapite in 317… non ci vuole molto per capire che i punti oscuri sono molti…
Tantoché lo scorso autunno, dopo i rapimenti di allora , erano state indette manifestazioni di protesta a Lagos e in altre città della Nigeria e la gente aveva chiesto la fine della violenza e della corruzione delle forze di polizia, che essenzialmente sono indistinguibili dalle bande criminali.
Per quando riguarda l’occidente, la considerazione è abbastanza ovvia: se una minima parte di quegli asset impegnati a distruggere lo Yemen e la Siria, fossero impegnati in questi paesi alla prese con queste problematiche di ‘importazione’, forse un passo avanti si farebbe.
Ora è giunta la notizia del loro rilascio, tutte sono rigorosamente in abito islamico. Ma solo la metà della popolazione è islamica e la scuola è governativa… Probabilmente la scuola era islamica? Forse sì, visto che quello era lo stesso abito delle ragazze fuggite. Vedremo nelle prossime ore di chiarire questo particolare….
@vietatoparlare