18 ottobre 2020
Stasera il presidente del Consiglio dei ministri Conte ha presentato il nuovo DPCM con le nuove misure anti- Covid.
Prima di commentare brevemente i punti salienti di ciò che ha annunciato Conte, per avere un quadro chiaro di ciò che sta succedendo in Italia, vi consiglio di seguire costantemente questo link che corrisponde alla situazione aggiornata fornita dalla Protezione Civile: http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1
In tale pagina, se esaminate attentamente il grafico, vi accorgerete che nel nostro paese non esiste una sensibile aumento della mortalità.
Tenendo conto della linea gialla positivi, verde guariti , bianca deceduti è da maggio-giugno che c’è un ‘plateau’: la linea bianca si mantiene costantemente bassa.
Ne possiamo dedurre che non esiste una situazione drammatica come l’informazione costantemente ci rappresenta.
E’ frutto delle misure anticovid? Sì sicuramente. Ma è innegabile che inequivocabilmente la linea bianca dei deceduti che rimane costante e i contagi che aumentano, vanno a significare che il virus è mutato ed è meno letale e che si conosce come curarlo.
Questa valutazione è stata data anche sul Corriere della Sera del 16 ottobre ove, confrontando i dati di marzo con quelli di ottobre, è stato riconosciuto un crollo della letalità del virus allo 0,3%.
Tuttavia questa percentuale è ancora sovrastimata, visto che secondo recenti dati dell’OMS la letalità sarebbe addirittura dello 0,14%, quindi statisticamente inferiore all’asiatica (0,40%) e vicina alle letalità delle influenze stagionali (0,10%). Inoltre – anche è difficile se sia rilevante in termini di incidenza sui dati statistici – , sono riferiti da varie fonti di deceduti per altre malattie, che in presenza di covid, vengono registrati dalle strutture sanitarie come deceduti per covid.
Inoltre, circa il picco dei contagiati è opportuno dire che il grafico non tiene conto del maggior numero di tamponi effettuati , questo ovviamente produce un enfatizzazione in senso negativo della reale situazione epidemiologica.
Naturalmente, si potrebbe obiettare che in alcuni casi già in Italia ci sono centri sanitari in crisi per l’afflusso di contagiati che chiedono visite e cure. Senza esaurire del tutto il problema, faccio notare che questa problematica è stata indotta dal diffuso clima di paura dai mezzi di comunicazione: la gente è semplicemente terrorizzata e si precipita al pronto soccorso ai primi lievi sintomi.
Il fisiologico picco stagionale, aggravato soprattutto dalla contrazione nelle strutture sanitarie di reparti attrezzati per effetto delle misure di austerity degli scorsi anni e il diffuso clima di terrore, sono una miscela di per sé esplosiva.
In questo contesto di libertà fondamentali sospese, spesso senza alcun fondamento scientifico, ci tengo particolarmente a ricordare la triste situazione degli anziani nelle residenze assistite e RSA. E’ da circa una settimana che sono stati di nuovo isolati dal mondo esterno, con impossibilità di vedere parenti o amici al di fuori del personale sanitario. Poco vale la possibilità che si lascia alle strutture stesse di collegamento video bisettimanali, visto che raramente queste difficilmente potranno essere messe in pratica e visto che, specialmente per un anziano, nulla sostituisce il contatto diretto ed il calore umano.
Chi ha chiesto loro cosa ne pensano? Nessuno.
Tra le tante disposizioni prese, senz’altro una nota critica merita la nuova disposizione che prevede le mascherine all’aperto. Questa è chiaramente – come dimostrato da decine di fonti – una disposizione senza senso che ha ben poco di scientifico, visto tra l’altro che non è limitata ai soli casi di assembramento.
In questo quadro deprimente si colloca la totale assenza di una informazione al servizio dei cittadini. I giornalisti dei principali media del paese si sono trasformati in meri ripetitori della narrativa del governo diffondendo una realtà addomesticata e censurando ove possibile – con apposite task force – ogni altra voce alternativa, fosse anche quella autorevole di scienziati e specialisti virologi e infettivologi.
Ma più di tutti, a minare la nostra democrazia è lo stesso strumento dell’emergenza e lo stesso ricorso ai DPCM che – come ricordato da numerosi giuristi, compreso ex presidenti della Corte Costituzionale – sono chiaramente escamotage per aggirare le norme costituzionali in tema di emergenza.
IL NUOVO DPCM
Il nuovo DPCM di stasera – con annesso il discorso di Conte – si inserisce in una situazione di illegittimità e autoritarismo diffusi.
Però se il giudizio dell’attività di governo è negativo soprattutto in merito alle misure economiche e al troppo credito all’Europa (per assicurare la propria sopravvivenza e per contrastare le destre in un futuro governo), c’è comunque il dato positivo che costituisce la novità di stasera: il governo non ha ascoltato il comitato scientifico. Infatti ricorderete tutti che nei giorni scorsi erano circolate previsioni circa nuove misure da far accapponare la pelle e che avrebbero consegnato il paese a sicuro fallimento.
Invece, è positivo che in Italia non vengono replicate le misure draconiane adottate in Francia (il coprifuoco è stato introdotto nelle grandi metropoli francesi dalle 21:00 alle 6:00: tutti devono tornare a casa, ristoranti, caffè, teatri, cinema, ecc. devono chiudere).
Altro dato positivo è rifiuto del MES: in risposta ad una domanda di un giornalista, è stato annunciato stasera di fronte al paese. Sembra come un potente escamotage per far cessare le insistenze di chi ne invoca ogni giorno il ricorso. Conte ha detto molto chiaramente che il MES non solo non è conveniente rispetto ai vincoli che ci verrebbero imposti, ma – bollandoci come paese che non ha più accesso ai mercati – rappresenterebbe anche uno stigma che ci si appiccherebbe addosso. Adesso tutto il paese lo sa. Chi ora vorrebbe perdere la faccia dicendo il contrario?
Naturalmente tutto è possibile dato che il paese in realtà non sta reagendo affatto negativamente alle restrizioni che puntano soprattutto alla convivialità. Il popolo è come smarrito, non riesce a trovare il collettore per coagularsi ed è poco interessato al giudizio finale. Credo che anche Conte ne sia conscio. Perciò visto che il peggio non è arrivato – perchè è stato voluto non arrivasse – dico, “bene”. Resta naturalmente l’incognita dei sindaci e dei governatori di regione lasciati liberi di attuare misure più restrittive ‘all’occorrenza’, ma sono ottimista stasera.
patrizioricci by @vp news