L’Unione europea ripropone ora all’Italia la ricetta greca e Germania non ne vogliono sapere di autorizzare ad emettere eurobond. Proprio in questo momento, vogliono imporci (promettendoci di ‘ammorbidirlo’) il MES , uno strumento espressamente pensato gli stati non ‘stati virtuosi’, ideato in un’epoca ove non si immaginava nemmeno un contingenza come quella attuale. Se si approvano le proposte europee l’Italia sarà legata per decenni a nuovi e micidiali vincoli che metteranno a rischio i risparmi delle famiglie, le banche e le aziende di cui ci si vuole impadronire a basso prezzo.
Stando alle indiscrezioni pubblicate dalla DPA e da altre fonti, Francia e Germania avrebbero raggiunto un compromesso su una versione “light” del Meccanismo di Stabilità Europeo (MES), che dovrebbe elargire prestiti a Paesi membri con l’unica condizione, temporanea, che essi vengano usati per investire nella Sanità. La proposta, tesa a evitare una messa in comune dei debiti dell’Eurozona, è un vero e proprio trappolone. Infatti, le uniche condizioni che vincolano i prestiti del MES sono quelle scritte nel trattato, per cui o si riscrive il trattato (impensabile nei tempi richiesti dall’emergenza) o qualsiasi promessa di condizioni “light” è scritta sulla sabbia.
Il boccone amaro sarebbe addolcito dal fondo contro la disoccupazione (SURE) che però ha solo 25 miliardi per tutta l’Eurozona, e da fondi per altri 25 miliardi messi a disposizione dalla BEI, che in teoria dovrebbero generarne 100. Tutto sulla carta e tuttavia niente di organico.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che il MES “è una truffa” e “fa rima con fregatura, rapina e furto”. “Possono mettere tutti gli aggettivi che vogliono: light, leggero, simpatico, carino” ma “è una truffa e chiunque parli in Europa o peggio al governo in Italia di MES fa il male dei nostri figli”. (da Imola Oggi)
Il settimanale tedesco “Der Spiegel” ha pubblicato un editoriale in cui definisce “non solidale, gretto e vigliacco” il rifiuto tedesco degli eurobond. “O il governo tedesco davvero non si rende conto di quello che sta rifiutando con tanta noncuranza, oppure si ostina a non capire, spinta dalla paura che il partito populista Alternative für Deutschland (AfD) possa strumentalizzare gli aiuti ai vicini europei per la propria propaganda. Dopo tutto è stato l’esasperante dibattito sul sostegno alla Grecia che ha portato alla fondazione dell’AfD nel 2013”, scrive il settimanale.
“Invece di dire onestamente ai tedeschi che non esistono alternative agli eurobond in una crisi come questa, il governo Merkel insinua che ci sia qualcosa di marcio in questi bond. Ovvero, che in fin dei conti sarebbero i laboriosi contribuenti tedeschi a dover pagare, in quanto gli italiani non sarebbero mai stati capaci di gestire il denaro”. Questa narrazione, prosegue l’editoriale, “è stata usata talmente spesso dalla cancelliera, che adesso ogni concessione a spagnoli e italiani potrebbe soltanto sembrare una sconfitta. Non avrebbe mai dovuto permettere che si arrivasse a questo, non fosse che per un sentimento di vicinanza e solidarietà”.
L’enorme violenza della pandemia “ha comportato una vera e propria tragedia umana e medica in Italia e in Spagna- anche perché ultimamente ambedue gli stati avevano attuato una forte politica di austerity, come voluto da Bruxelles– e sicuramente non perché vivessero al di là delle loro possibilità”. L’Europa, si legge, “sta affrontando una crisi esistenziale. Apparire come il guardiano della virtù finanziaria in una situazione del genere è gretto e meschino. (…)
Gli stati come Italia o Spagna “sono troppo grandi da poter essere salvati con gli strumenti esistenti come il Fondo europeo di salvataggio MES, i cui 410 miliardi di Euro non basteranno a lungo neanche alla sola Italia. (Agenzia Nova)
In questo contesto, ci sono soluzioni alternative come quella proposta da Tremonti che ha proposto di emettere titoli di stato italiani da far acquistare agli italiani (e non al mercato internazionali). Grazie al vasto risparmio che esiste nel nostro paese, non avrebbe difficoltà a reperire autonomamente quanto serve per riuscire meglio dalla crisi attuale. Questa iniziative ed altre sono nel Piano di salvezza nazionale che vi ho presentato all’attenzione pochi giorni fa che ripropongo alla vostra attenzione qui di seguito.
L’attuale MES ha poco a che fare con il salvataggio dei paesi e molto con il salvataggio delle banche (e quelle tedesche in primis). Ma questo ormai lo sanno anche le pietre.
Lasciamo stare l’usura, sottoscrivi il Piano di Salvezza Nazionale.
Esistono misure alternative, ben descritte nel piano di salvezza nazionale presentato nel video di Guido Grossi.
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