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Norvegia: da oggi cessa ogni misura restrittiva per il Covid

L’agenzia Ansa  ha comunicato che la Norvegia da oggi sabato 25 settembre (alle ore 16),  torna alla normalità, sono eliminate tutte le restrizioni anti Covid nel paese, incluso il distanziamento sociale (vedi anche qui). .

Sul sito del ministero della Sanità Norvegese si legge:

“E’ possibile tornare alla vita normale quotidiana con maggiori accorgimenti”

“Il governo ha deciso di tornare alla normale vita quotidiana con maggiore preparazione. Ciò significa che la maggior parte delle restrizioni messe in atto per il coronavirus hanno termine da sabato a 16. Ma è ancora importante con l’igiene delle mani, l’igiene della tosse [tossire su un fazzoletto di carta o nel gomito ] e restare a casa e stare in quarantena se ti ammali”.

Nello stesso tempo FHI dice che non è stato raggiunto il previsto numero di numero di vaccinazioni che prevedeva di vaccinare il 90% della popolazione, per cui invita chi non è ancora vaccinato, di farlo.

Sta di fatto che il governo ha preso la sua decisione politica, coniugando un piccolo rischio (FHI ha visto che l’infezione è sotto controllo), con il grande rischio di ciò che potrebbe subire il proprio paese da un ulteriore prolungamento del regime di restrizioni.

I comuni hanno ancora il diritto di introdurre restrizioni e politiche locali reintroducendo l’uso delle mascherine e sui limiti di assembramento nei locali, qualora se ne ravvisasse la necessità.

Qualche ulteriore precisazione dal portale web del governo norvegese, Regjeringen.com:

– I tassi di infezione stanno diminuendo. I ricoveri ospedalieri si sono appiattiti. In poche settimane, prevediamo che gran parte della popolazione norvegese sarà completamente vaccinata. L’Istituto norvegese di sanità pubblica ritiene che ci siano pochi rischi che l’epidemia vada fuori controllo, dia un carico di malattia significativo o minacci la capacità del servizio sanitario. Pertanto, possiamo tornare a una normale vita di tutti i giorni. Vogliamo rimuovere la stragrande maggioranza delle misure di controllo delle infezioni, afferma il primo ministro Erna Solberg.

La direzione norvegese della sanità e l’Istituto nazionale di sanità pubblica (NIPH) hanno raccomandato di passare a una normale vita quotidiana con una maggiore preparazione a cavallo del mese di settembre/ottobre. Dopo aver seguito da vicino gli sviluppi di questa settimana, il governo ha deciso di passare a una normale vita quotidiana con maggiore preparazione sabato 25 settembre alle 16.

– Anche se la vita di tutti i giorni è ormai normale per la maggior parte delle persone, la pandemia non è finita. Le persone continueranno ad ammalarsi e quindi è importante che tutti vengano vaccinati. Inoltre, la società avrà una maggiore preparazione e sarà in grado di attuare rapidamente misure se la situazione lo richiede. I comuni continueranno a svolgere un ruolo importante nella risposta se le epidemie mettono in discussione la capacità del servizio sanitario, sottolinea Solberg.

fine citazione

“È qualcosa di positivo e invia segnali che almeno in Norvegia, al momento, si considerano consapevoli della situazione”, ha affermato Niklas Arnberg, professore di virologia all’Università di Umeå e presidente della Pandemic Foundation ad Aftonbladet .

“Penso che questa volta abbiamo raggiunto la vetta. Poi penso invece che avremo un’ondata invernale che verrà dopo. Ma non pensiamo che sarà più grande di quanto il sistema sanitario possa gestire”, ha detto Geir Bukholm a Verdens Gang .

Conclusioni

Quindi in Norvegia l’emergenza è finita e il virus respiratorio Cov Sars 2, che ha perso virulenza anche essendo più contagioso, sarà trattato come poco più di una comune influenza, restringendo sempre più le vaccinazioni alle categorie più deboli secondo un protocollo da adottare proporzionalmente alla situazione.

L’emergenza ha per ogni paese un approccio diverso. Questo approccio  può essere più o meno trasparente: qui da noi si parla di terzo e quarto richiamo e le cose cambiano continuamente, spesso adducendo motivazioni molto opinabili e che non possono essere contraddette, pena la denigrazione e la squalifica personale.

Le informazioni cambiano ogni giorno. Il sospetto fondato è che questo avvenga solo per considerazioni di natura sanitaria ma anche di natura finanziaria, politica  e in considerazione di come il servizio sanitario nazionale è attrezzato o si è attrezzato finora.

Ovviamente, questo non dovrebbe ricadere sui cittadini. Ciò che sarebbe invece auspicabile è che il governo italiano parlasse più chiaramente sui propri obiettivi, senza cambiare i target giorno per giorno , fino a dividere inutilmente il paese.

@vietatoparlare

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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