Olanda: un deputato chiede a Draghi la restituzione di 100 miliardi di euro in caso di uscita dall’eurozona

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Come riporta Express, un deputato olandese smaschera i bluff di Draghi utilizzando la sua stessa logica. Allo stesso modo in cui Draghi ha sostenuto che l’Italia dovrebbe “saldare i debiti” in caso di uscita dall’eurozona, così l’olandese fa notare che, simmetricamente, se l’Olanda dovesse uscire dovrebbe poter riavere indietro i suoi crediti. Ovviamente Draghi non ha potuto confermare il ragionamento: la creazione di un incentivo all’uscita sarebbe un rischio troppo grande. Il re però è nudo, ed è sempre più difficile tenerlo nascosto.

 

Di Darren Hunt, 10 maggio 2017

Il leader di Forum per la Democrazia, Thierry Baudet, ha chiesto se l’Olanda rientrerebbe in possesso dei 100 miliardi di euro di crediti dalla BCE, in caso di uscita dall’euro.

Mario Draghi, presidente della BCE, ha replicato che l’Olanda non riavrebbe i soldi indietro, prima che i due si mettessero a litigare durante un incontro al parlamento olandese.

Baudet ha cominciato mostrando un documento che si riferiva ai commenti fatti dal presidente della BCE secondo il quale, se l’Italia dovesse lasciare l’eurozona, dovrebbe restituire il saldo negativo che ha attualmente all’interno del sistema target2.

Così si è espresso Baudet: “Dal momento che noi, l’Olanda, abbiamo un credito netto di circa 100 miliardi di euro, stando alle sue stesse parole questo significa che, nel caso scegliessimo di lasciare l’eurozona, il che è uno dei punti fondamentali del programma del mio partito, dovremmo ricevere indietro 100 miliardi di euro dai paesi del sud dell’eurozona, secondo lei?”.

Il presidente della BCE ha dichiarato che i paesi non potrebbero ricevere indietro i soldi.

Ha replicato Draghi: “Lasci che le risponda nello stesso modo in cui ho risposto a domande simili al Parlamento Europeo. L’euro è irrevocabile, e questo è nei trattati. Non farò speculazioni su ipotesi che non hanno possibilità di avverarsi alla luce degli attuali accordi. Inoltre, l’euro è stato un successo per l’eurozona e specialmente per i paesi come l’Olanda”.

Il politico 34enne, fondatore del Forum per la Democrazia, ha respinto il concetto che l’euro sia stato benefico per l’Olanda e ha risposto per le rime.

Ha aggiunto: “Possiamo non essere d’accordo sui meriti dell’euro, e la mia opinione è che nei paesi al di fuori della UE la situazione economica sia significativamente migliore. Ma una cosa non va bene: lei ha detto di non voler fare speculazioni sulla possibilità che l’eurozona si disgreghi. Ma questo è esattamente quello che lei ha fatto quando, a gennaio, ha detto che ‘se l’Italia dovesse lasciare, allora dovrebbe saldare il conto’. Lei stava quindi facendo speculazioni riguardo alla possibile rottura dell’eurozona, e non sarebbe onestà intellettuale da parte sua usare i medesimi principi sull’ipotesi che fosse l’Olanda ad andarsene?”

Il presidente della BCE ha ribadito che non avrebbe fatto ulteriori speculazioni, prima di ripetere che la BCE ha portato benefici all’Olanda, e di sottolineare la sua importanza all’interno del mercato unico.

Il politico olandese ha concluso con un’ultima sfida al presidente della BCE, dichiarando: “Lo vedremo allora”.
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