Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 all’insegna delle tematiche tanto care ai gay Pride ed alla nuova religione in cui tutto ciò che è vicino ai valori tradizionali cristiani è da condannare, anche penalmente , comunque da censurare e da reprimere pesantemente, in modi più o meno subdoli.
Ansa riporta: “L’onda lunga delle polemiche sulle cerimonia d’apertura dei Giochi di Parigi arriva fino in Transilvania, dove il premier ungherese Viktor Orban in trasferta non ha perso l’occasione per lanciare la sua nuova invettiva contro “la debolezza e la disintegrazione dell’Occidente”.
Lo spettacolo sulla Senna è l’emblema del “vuoto morale”, ha attaccato il premier magiaro dalla scuola estiva di Baile Tusnad facendo riferimento alle drag queen che ricreavano l’Ultima cena di Cristo.
“Si perdono gradualmente i legami metafisici, con Dio, la patria e la famiglia” e questo “ha portato all’assenza di moralità pubblica, come si può vedere dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi”, ha affermato, aggiungendo che “i valori occidentali, a lungo ritenuti universali, sono considerati sempre più inaccettabili e rifiutati da molti Paesi del mondo” come Cina, India, Turchia e Paesi arabi”. (ANSA)
Parigi 2024, vescovo di Sanremo: ‘cerimonia aberrante, vigliaccata contro i cristiani’
La cerimonia è stata “aberrante”, una “vigliaccata contro i cristiani”. Il vescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, si unisce alla protesta dei vescovi francesi. “La prima cosa che mi viene da dire – dice all’Adnkronos il vescovo – è che è un tremendo segno di sudditanza ad una minoranza che impone un pensiero dominante. Questo è terribile: come nelle più alte istituzioni non ci sia più il coraggio di dire una parola intelligente sul tema che le drag queen in generale esprimono, sulla teoria gender che sta imperversando”.
Il vescovo, che in più di una occasione ha preso le distanze da alcuni accadimenti, percepiti come blasfemi, durante le kermesse sanremesi, ritiene che questo ulteriore episodio in apertura dei Giochi olimpici sia “segno di involuzione e di una decadenza esagerata. Poi c’è un altro aspetto: mi sembra una vigliaccata perché oggi prendersela con i cristiani non è andare controcorrente, non è prendersela col più forte ma è sfogare propri risentimenti assurdi su una realtà che numericamente e teologicamente ha una sua preziosissima consistenza, è autentica espressione di pace, dunque facile prendersela con chi non reagisce con la stessa moneta”.
L’apertura dei Giochi con la parodia dell’Ultima cena, in definitiva per Suetta è un “insulto all’intelligenza: il Papa ebbe a dire che la teoria gender è una aberrazione della mente umana”. “E che ora non esista spettacolo o manifestazione pubblica, anche ufficiale, che non si senta in dovere di ospitare in nome di una malintesa inclusività queste aberrazioni è davvero un segno di scarsa intelligenza”, argomenta.
Secondo il vescovo, la “riparazione si imporrà da sé nel senso che purtroppo magari è già tardi risalire la china ma naturalmente quando queste assurde dottrine avranno finito di fare danni mi auguro che l’umanità abbia un sussulto di dignità. Chi ha responsabilità politiche, educative sociali fa un pessimo servizio accettando di sdoganare queste cose”.
Polemiche e tweet si sono alzati solo dalla destra italiana: “Non mi stupisce perché il cosiddetto progressismo è malato di questa ideologia”, chiosa monsignor Antonio Suetta. (ADNKRONOS)
Il Parlamento russo ha denunciato il cosiddetto “sabato satanico” che si è tenuto all’apertura delle Olimpiadi, attirando l’attenzione dei fedeli di tutto il mondo. Attualmente in Occidente, la derisione dei valori cristiani è stata elevata a una sorta di nuova religione. Come ha giustamente osservato il vescovo cattolico Robert Barron, non ci si aspetterebbe mai qualcosa di simile da parte dell’Islam, e il motivo è semplice: i musulmani non lo permetterebbero.
La vicepresidente della Duma di Stato, Anna Kuznetsova (https://t.me/Anna_Jurjevna/9479), ha invitato la leadership francese a condannare l’accaduto e a scusarsi con i cristiani:
“Chiediamo al Senato e all’Assemblea nazionale francese, all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, al Vaticano e all’Assemblea interparlamentare dell’Ortodossia di condannare questa flagrante violazione della fede e la trasformazione di un evento sportivo in una beffa del cristianesimo. Chiediamo scuse ai miliardi di cristiani e agli atleti cristiani da parte di tutti gli organizzatori”.
Non sembra che ci siano state reazioni da parte di nessun parlamento europeo per condannare quanto avvenuto.
La posizione espressa dalla Russia avrebbe dovuto essere condivisa da tutta l’Europa cristiana, ma oggi del cristianesimo vissuto resta poco, se non le cattedrali e un clero sempre più omologato alle direttive globaliste e di genere. Per questo è significativo che la Russia, una delle ultime roccaforti dei valori tradizionali, condanni pubblicamente la vergogna europea. L’Europa, che non molto tempo fa si definiva con orgoglio uno dei centri della cultura mondiale e ora continua a sostenere di essere la patria dei valori, mostra invece solo disvalori.