on Claudio Borghi: passare dal governo medico al governo politico che si avvale della medicina

La Lega chiede che esperti ‘pro’ e ‘contro’ le chiusure, siano sentiti in Parlamento e che il paese non sia più portato avanti da una tecnocrazia medica, scelta solo tra tecnici favorevoli alle restrizioni ed alle chiusure. La proposta è di esaminare anche approcci alternativi che permettano di riaprire in ragionevole sicurezza . Dopodiché si voterà in Parlamento sulle chiusure o meno, partendo dai dati.

Quindi, ciò che si chiede, è che la questione diventi politica e non solo falsamente medica. Dove per medica, si mette dentro di tutto, ma in maniera non dichiarata secondo una selezione tra professionisti che adottano una certa linea piuttosto che un’altra.

Se la Lega riuscirà d ottenere un approccio diverso come propone, ognuno si prenderà la responsabilità politica delle scelte fatte e ne risponderà davanti agli elettori.

Vedremo ora se questa iniziativa troverà consenso o se sarà liquidata – come al solito – con la denigrazione ed il ‘je accuse’ di ‘irresponsabilità’. Infatti questa è stata la reazione del vecchio governo ogni qualvolta qualcuno osava osato aprir bocca differendo dalle linee tracciate.

La riapprovazione della democrazia sarà cosa ardua, ora che la nuova metodologia è invalsa e che noi cittadini siamo completamente disorientati, vedendo cancellate in pochissimo tempo tutte le conquiste liberali che contraddistinguevano la nostra democrazia.

L’ipotesi del mainstream che le differenze dell’incidenza del covid tra i paesi siano spiegate principalmente dalle restrizioni adottate non è stata confermata da nessuno degli studi che hanno esaminato i dati del mondo reale piuttosto che i modelli matematici usati in Italia che incorporano ipotesi di efficacia del blocco.

patrizioricci by @vietatoparlare

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