Si è tenuta nel pomeriggio di ieri la seduta straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. A richiederla sono stati Stati Uniti, Regno Unito e Francia che hanno accusato Russia e Siria di essere i soli responsabili delle sofferenze dei civili ad Aleppo. La Russia ha però ricordato il ruolo dei ribelli che da 4 anni tengono sotto ostaggio l’intera città.
di Patrizio Ricci – LPL News 24
Nel loro intervento, USA e Gran Bretagna hanno rincarato duramente le loro consuete accuse, attribuendo alla Russia di ‘sponsorizzare la barbarie‘ e ‘cooperare con Al Assad per perpetrare crimini di guerra‘. La rappresentante USA Samantha Power ha accusato Mosca dell’attacco al convoglio della Mezzaluna Rossa ad Aleppo della settiman scorsa, sebbene anche l’Onu ha riconosciuto che non vi sono prove per identificare l’autore. La Power, è la stessa che qualche giorno fa aveva definito l’uccisione di decine di soldati siriani a Deir Ezzor da parte degli aerei USA, ‘una bravata’ ed ha ripetuto che tutta la responsabilità del fallimento del cessate il fuoco ricade sui russi e sui siriani. Non ne ha fornito però le ragioni.
La Russia ha risposto alle accuse accantonando la consueta diplomazia. L’inviato della Federazione Russa ha detto che senza sincerità e senza lealtà non è possibile la pace, ovvero non si possono continuare ad usare le tregue per riarmare i ribelli disattendendo puntualmente la propria parte di responsabilità. Finora infatti la guerra siriana è stata caratterizzata da un susseguirsi di inganni, di finte promesse di pace e parole mai mantenute. In definitiva, l’occidente e le monarchie del Golfo, non hanno mai abbandonato l’originaria agenda di distruzione definitiva dello stato siriano ed il proposito di ricostruirne un altro a proprio piacimento.
L’inviato russo ha comunicato al Consiglio di Sicurezza che le tregue messe in atto da Mosca non sono mai riuscite perchè sono servite solo a dare concessioni ai ribelli siriani. Per queste ragioni la Russia non è più disposta a concedere tregue unilaterali: “abbiamo bisogno di un processo serio, senza inganno, senza che la gente cambi le proprie richieste ogni due giorni. Abbiamo avuto un accordo e l’unica cosa necessaria era adempierlo senza cambiare posizione “.
Il rappresentante siriano Jafari ha evidenziato la responsabilità degli Usa che “non sono in grado di influenzare i gruppi combattenti sul terreno e non sono riusciti a separare i gruppi di terroristi dai moderati e indicare la loro posizione sul terreno come avevano promesso”. Jafari ha ricordato che gli USA non solo non hanno tenuto fede alle loro promesse ma addirittitura hanno ucciso 62 soldati governativi siriani in un attacco aereo ‘calcolato male’ nei pressi di Deir ez-Zor che ha esposto l’esercito siriano a un’offensiva dell’Isis. Egli ha aggiunto che Damasco è determinata a riprendere sotto il proprio controllo tutta Aleppo. Ha respinto inoltre le accuse lanciate contro l’esercito siriano di attacchi indiscriminati contro i civili e l’uso di armi incendiarie. Brutta caduta di stile da parte dei rappresentanti degli USA e GB per il pessimo gesto di aver lasciato la sala appena il rappresentante siriano ha preso la parola.
La seduta si è conclusa con un nulla di fatto. Churkin ha sintetizzato la posizione della Russia: “Il cessate il fuoco può essere salvato ora solo su base collettiva. Non siamo noi che dobbiamo dimostrare qualcosa a qualcuno in modo unilaterale. Dobbiamo vedere la prova che c’è un autentico desiderio di separare i gruppi ribelli alleati con gli Stati Uniti dal Fronte al-Nusra”, solo dopo sarà possibile “distruggere il Fronte Al-Nusra e portare l’opposizione in un processo politico”- ed ha aggiunto -“In caso contrario, i nostri sospetti che il solo scopo di quanto è avvenuto è stato solo quello di proteggere il Fronte Al-Nusra, crescerebbe più forte”.[su_spacer]