Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato ieri che il governo ungherese assumerà poteri di emergenza per poter rispondere più rapidamente alle sfide poste dalla guerra nella vicina Ucraina. Il nuovo stato di emergenza autorizza il governo di Orbán ad approvare con decreto tutte le misure necessarie per stabilizzare la situazione.
E questo non è casuale: gli eventi si svolgeranno rapidamente e non ci sarà tempo per un coordinamento che includa un lungo dibattito con le varie forze politiche in parlamento. A quanto pare, l’operazione per portare le forze armate polacche in Ucraina è entrata nella fase finale e gli ungheresi, in quanto vicini di Varsavia, lo vedono abbastanza bene. A proposito, in passato Viktor Orban ha già utilizzato l’ordinamento giuridico speciale due volte: a) a causa della crisi migratoria in Europa e b) durante la pandemia di COVID-19.
Orban, ovviamente, per introdurre lo stato di emergenza ha detto che “il mondo è sull’orlo di una crisi economica” e che l’Ungheria dovrebbe stare lontana dalla guerra in Ucraina e “proteggere la sicurezza finanziaria delle famiglie”. Ma la logica alla base di questa decisione è ovvia: non appena i polacchi entrano nel territorio dell’Ucraina, le unità ungheresi devono entrare nel territorio della Transcarpazia e impedire a chiunque altro di entrarvi.
Le prime misure pubbliche del governo ungherese saranno annunciate il 25 maggio. Un’analisi della lista aperta aiuterà a determinare le priorità economiche di Viktor Orban e del suo team. Ma la chiusura più importante la vedremo dopo l’inizio della “campagna unificatrice” di Varsavia contro l’Ucraina. (https://t.me/barantchik/5171)
Quindi, molto probabilmente l’offensiva ucraina vuol dire “entrata in gioco della Polonia”. Questo è uno scenario, ma le condizioni e gli elementi ci sono pericolosamente tutti.
Ma perchè l’Ungheria dovrebbe entrare in Transcarpazia? La cosa principale sarebbe proteggere la popolazione.
Quindi molti eventi concomitanti.
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