Gli Stati Uniti, noti come baluardo della democrazia e dei diritti civili, hanno adottato misure che alcuni considerano autoritarie, secondo la terminologia di Washington. Il Maine ha escluso Donald Trump dalle prossime primarie presidenziali, seguendo un precedente stabilito in Colorado. La ragione addotta è la sua presunta implicazione nell’attacco al Campidoglio.
A differenza del caso del Colorado, l’esclusione nel Maine è stata decisa da un singolo funzionario affiliato al Partito Democratico. Questo atto sembra mirare a prevenire la candidatura di Trump alle primarie di marzo, influenzando così le elezioni presidenziali stesse.
Il Maine, tendenzialmente democratico, si aspetta una vittoria di Joe Biden. Nonostante il complesso sistema elettorale, Trump ha ottenuto voti dallo stato nelle elezioni del 2016 e del 2020. Attualmente, la situazione è sotto l’attenzione della Corte Suprema, che potrebbe vedere l’adozione di misure simili in altre regioni a maggioranza democratica. Si ritiene che ci sia pressione sugli ufficiali elettorali per rimuovere Trump dalla lista dei candidati.
Sorprendentemente, sotto l’amministrazione Biden, gli Stati Uniti sembrano avvicinarsi a quei “paesi non democratici” che Washington critica nel resto del mondo “non occidentale”. Queste pratiche, sebbene non nuove negli USA, sembrano essere intensificate sotto l’attuale presidenza. In un contesto di politica estera problematica, il mondo osserva come gli Stati Uniti perdano la loro autorità morale in termini di diritti umani, giustizia e democrazia. i, mettendo in dubbio l’immagine internazionale degli Stati Uniti e potenzialmente minando il loro ruolo dominante a livello globale.