l’Arabia Saudita ha dichiarato che è pronta ad invadere la Siria

‘ I turchi hanno convinto i sauditi a ‘Ginevra 3’ di non andare dietro agli americani (che hanno spinto fino all’ultimo che il negoziato non fallisse),  allarmati che l’interruzione delle linee di rifornimento del nord ai gruppi armati permetteranno presto all’esercito siriano presto di stringere l’anello intorno ad Aleppo fino a chiuderlo (mancano solo 3 …

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CONSIDERAZIONI CIRCA I PROGETTI DI RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE UNIONI TRA PERSONE OMOSESSUALI

INTRODUZIONE 1. Diverse questioni concernenti l’omosessualità sono state trattate recentemente più volte dal Santo Padre Giovanni Paolo II e dai competenti Dicasteri della Santa Sede.(1) Si tratta infatti di un fenomeno morale e sociale inquietante, anche in quei Paesi in cui non assume un rilievo dal punto di vista dell’ordinamento giuridico. Ma esso diventa più …

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L’Esercito arabo siriano prepara la grande offensiva

Secondo l’accordo per la soluzione pacifica della guerra civile in Siria, è stato creato un gruppo di supporto internazionale per la Siria (ISSG: Syria Support Group International), che comprende Lega araba, Unione europea, Nazioni Unite e 17 Paesi, tra cui Stati Uniti e Russia. Il round di negoziati conclusosi il 29 gennaio 2016 a Ginevra, …

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La grande offensiva nel nord di Aleppo

l’analista e giornalista  Anthony Cartalucci  considera che l’insistenza di aprire ‘corridoi umanitari ‘ da parte dell’opposizione a Ginevra sta nel fatto che Aleppo è quasi totalmente isolata e le forze ribelli islamiste stanno perdendo ormai dappertutto nel paese. Cercano un modo per mettere ‘in pausa ‘ l’offensiva.. Chi sta vincendo non ha bisogno di sedersi …

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Quando si riuniscono contro il terrorismo c’è da aver paura!!!

di Vietato Parlare Il 2 di febbraio si è costituito un nuovo gruppo di stati con l’obiettivo di ‘distruggere il terrorismo‘, questa volta limitatamente al terrorismo siglato Daesh o ISIS che dir si voglia. Il nocciolo duro sono sempre gli stessi, gli stessi Stati che hanno attaccato la Libia inscenando la solita scusa della difesa …

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Siria – il canto dei martiri

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il canto dei martiri

Piccolo bambino in questa guerra

il cannone ha ruggito, destate i cuori,

egli di pochi mesi, morto

Il suo cuore bianco gridò AHHHHHHHH

Oh i grandi, dove è il giorno

Il mio cuore è diventato a pezzi e lacrime

Oh i grandi, dove è la pace

Il mondo ha voltato le spalle, i cuori sono morti.

(Canto per i martiri, parole di Pascale Zerez)

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Pascale Zerez aveva scritto questa canzone e non si immaginava che è come l’avesse scritta per sè stessa.

R. Casadei  ricorda quel giorno drammatico in una intervista al padre, Claude Zerez pubblicata su Tempi:

(…) Il peggiore degli incubi di un padre è diventato realtà un giorno d’autunno. Era il 15 ottobre 2012 e una corriera di linea correva lungo la strada che da Hama porta ad Aleppo. Dentro, gente di tutte le professioni e di tutte le età. Di tutte le fedi religiose che si trovano in Siria. Fra loro una ragazza dalla lunga chioma scura. I capelli sono scoperti, come quelli della maggior parte delle donne siriane prima della guerra.

Lo sguardo è radioso, gli occhi profondi e scuri brillano perché, nonostante la Siria sia discesa da alcuni mesi nell’inferno della violenza fratricida alimentata dall’esterno, la vita sta sorridendo a questa giovane donna: ha concluso con successo gli studi medi superiori, sta per entrare all’università, ma soprattutto ha da poco celebrato le nozze. Pascale, 18 anni e pochi mesi, è una sposa. Lei che è di Aleppo vivrà col marito che è di Homs a Tartus, sulla costa del Mediterraneo, là dove la guerra ancora non morde.

A Homs infuriano battaglie strada per strada nei quartieri di Baba Amr e della città vecchia già da un anno e mezzo, ad Aleppo le ostilità sono scoppiate nel bel mezzo dell’estate, e i ribelli già stanno conquistando posizioni. La corriera esce dalla città di Hama e non imbocca la strada principale per Aleppo, ormai impercorribile, ma quella che passa più a oriente. Nei pressi della cittadina di al-Manara uomini armati arrestano la marcia del veicolo. I genitori e i fratelli di Pascale non sapranno mai di quale gruppo. Salgono e controllano i documenti dei passeggeri. Cristiani e alawiti vengono fatti scendere. Per Pascale non c’è bisogno nemmeno di controllare: quei capelli al vento, il rossetto sulle labbra e l’abbigliamento giovanile sono altrettante prove a carico contro di lei.

Sono in 13 a subire angherie, uomini e donne, succedono le cose che potete immaginare. Vengono uccisi tutti a colpi di arma da fuoco. I guerriglieri si dileguano rapidamente, abbandonano i cadaveri in strada senza nemmeno derubarli. Probabilmente temono di essere intercettati dall’esercito se si attardano sul posto.

Quando lo hanno chiamato, a Claude è cascato addosso il mondo: «Un’ora prima che la assalissero ci avevo parlato al telefono. Era contenta, aveva concluso la telefonata: “Preparatemi qualcosa di buono da mangiare, sto arrivando!”.

(…)

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L’Arcivescovo di Aleppo: il governo di Assad è “una protezione per la popolazione” siriana

di  Charlotte Ornellas Durante la ‘Notte dei testimoni’ organizzata annualmente da Aiuto alla Chiesa che Soffre, l’ Arcivescovo greco melchita di Aleppo, mons Jeanbart, aveva il cuore pesante. Dopo aver descritto la drammatica situazione degli aleppini, il vescovo siriano si è rivolto al pubblico di giornalisti che sono venuti ad ascoltare. “I media europei hanno continuato …

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