La tragedia libica

Sono stati scoperti documenti dal nuovo governo libico che provano che gli USA mandava in Libia prigionieri da torturare per farli parlare (le fonti sono molte e facilmente raggiungibili con google) . Ma la tragedia più grande si sta consumando in questi giorni :  a Sirte la Nato e “i ribelli” stanno facendo una carneficina, …

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Decalogo di mani-polazione

Il quotidiano cattolico britannico Catholic Herald ha messo in fila alcune delle tendenze più comuni della stampa – della stampa di sinistra, o comunque critica con la religione – nel raccontare le cose che riguardano la Chiesa, e in particolare le iniziative del Papa. Ne è uscito un elenco sarcastico e divertente di consigli al …

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… Quanto "debito" hai?

Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi, e non i capi del governo, controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve… Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo, né decenza: il loro unico obiettivo è il profitto. – Napoleone Bonaparte, 1815

“Il debito pubblico” è stato  inventato da politici e banchieri in modo da arricchire  gli speculatori privati delle Banche Centrali qui in Italia come negli altri sistemi bancari tradizionali.

Quando lo Stato chiede soldi alla Banca Centrale, egli paga il costo del valore nominale con titoli e beni del debito pubblico (e non solo i costi tipografici), in pratica commissionando a se stesso il bisogno di imporre tasse sempre più crescenti a cittadini e aziende. Il valore della moneta lo decide la Banca Centrale che ha deciso parametri convenzionali. Per questi parametri convenzionali noi abbiamo già cominciato male, accettando un cambio non giusto lira – euro  perdendo cifre folli.

Tutto accade attraverso la Banca Centrale Europea,  esente da qualsiasi controllo democratico, uno stato sovrano sopra qualsiasi persona.

Così è il sistema monetario mondiale , è fondato sul debito, è stato necessario ed è stato inventato dagli USA nel dopoguerra per far risalire l’economia americana e finaziari i vari piani Marshall, ma è un guaio quando non si ha la sovranità della moneta, è l’europa l’unico caso che uno stato nazionale non ha sovranità monetaria, a questo punto a che serve un ministro dell’economia se non ha voce sulla banca centrale e sulla possibilità di stampare moneta?

Si sta guardando al problema in un modo sbagliato, dentro un recinto, in cui ci hanno messi tutti.  E’ il sistema di eurolandia che non funziona. E’ più giusto che ognuno faccia la sua moneta e che ogni comunità nazionale, ogni stato abbia la sovranità monetaria, se uno non ha proprietà della moneta non può innescare un momentaneo meccanismo inflattivo che può risolvere momentanei momenti di stasi nella crescita rilanciando i consumi.

prestito
debito pubblico?

Questo in italia è stato fatto per anni. Direte … “e quardate che debito ci ritroviamo!!!  ”  , guardate che il problema italiano non è il debito ma il debito riferito al prodotto interno lordo, che non deve essere superiore al debito. Lo stato italiano ha risolto il problema sempre svalutanto la moneta e rilanciando l’economia. Oggi,  la Germania in testa e la BCE,  non vuole che questo avvenga. Perchè’ Perchè loro non ne hanno bisogno. Preferiscono che noi ci salassiamo. Chiaro no? Ma così facendo non è detto che si risolva il problema perchè oltre un certo limite si va in recessione. Che significa che entra denaro nelle casse dello stato ma diminuiscono i consumi e le imprese vanno all’estero.

Abbiamo due diverse monete : la moneta proprietà e la moneta debito. La moneta proprietà era la moneta d’oro e la moneta d’argento. La moneta basata sul simbolo intrenseco alla moneta che stava in mano al portatore( valore intrinseco oro e argento) . Questa moneta non c’è più. Questa moneta non era controllabile dalle banche centrali. Ora quando la BCE emette denaro espropria e indebita la collettività nazionale. La moneta è un titolo di debito e perciò le comunità nazionale devono CORRERE come nell’esempio fatto inizialmente per arrivare ai parametri decisi dalla BANCA CENTRALE.

La BCE non può fare la stessa politica per tutti.  Non si può correre in un gruppo di persone alla velocità del più forte. In una famiglia normale si diminuisce la velocità, se si vuole proseguire insieme. Altrimenti ognuno va per conto suo e poi si aspetta che arrivino agli altri, ritrovandosi alle tappe. Quindi questa politica non va bene sin dal concetto.

La banca centrale europea è l’unica che decide sull’emissione della moneta e presta il denaro creando debito. Come si restituisce questo debito con il prelievo fiscale, alle industrie, alle famiglie, alle imprese, sui consumi etc. Quindi le spinte inflazionistiche o deflazionistiche sono programmati dai creatori della moneta.

Domanda : perchè non si svaluta un pò l’euro per far riprendere i consumi e risollevare le economie dato che anche la Germania non se la passa così bene?

E non bisogna credere e liquidare queste cose che ” è roba da tecnici”, è ciò che ci vogliono far credere. Non è vero.  Sono meccanismi elementari. Sfatiamo questi miti che fanno comodo solo al potere finanziario.

E per quanto riguarda i rimedi alla crisi attuale , è ormai da “Bar sport” insistere ancora sull’intervento sulle pensioni come unico ritornello, come “toccasana”, come soluzione “definitiva”.
Invece  è inutile intestardirsi a difendere l’euro come “moneta forte” e sulla deflazione , sarebbe una cosa logica che anche un bambino può capire, ma i burocrati di eurolandia non lo capiscono.

Nel seguente articolo lo dice autorevolmente ,  il proff. Paul Robin Krugman , premio Nobel per l’economia 2008 , (autore di numerosi volumi, dal 2000 collabora con il New York Times scrivendo editoriali d’opinione (op-ed) bisettimanali. Attualmente professore di Economia e di Relazioni Internazionali all’Università di Princeton:

... “tutte le misure necessarie” per evitare il collasso dell’Eurozona hanno imboccato una strada sbagliata. “

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Ce l’abbiamo fatta!

fonte: dal blog di Angela Pellicciari – Angela Pellicciari Ce l’abbiamo fatta! Ci abbiamo messo qualche anno, ma ce l’abbiamo finalmente quasi fatta. Intanto un risultato sicuro lo abbiamo ottenuto: la Libia non è più, nemmeno nel ricordo, un’ex colonia italiana! Era ora! Era ora che gli USA insieme alla Francia e all’Inghilterra tornassero a …

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Storico discorso del Papa al Bundestag

250px Pope%2C 13 march 2007
Benedetto XVI - Wilkipedia Common

Di seguito il testo integrale del discorso del Papa:

Illustre Signor Presidente Federale!
Signor Presidente del Bundestag!Signora Cancelliere Federale!
Signor Presidente del Bundesrat!Signore e Signori Deputati!

È per me un onore e una gioia parlare davanti a questa Camera alta – davanti al Parlamento della mia Patria tedesca, che si riunisce qui come rappresentanza del popolo, eletta democraticamente, per lavorare per il bene della Repubblica Federale della Germania.

Vorrei ringraziare il Signor Presidente del Bundestag per il suo invito a tenere questo discorso, così come per le gentili parole di benvenuto e di apprezzamento con cui mi ha accolto.

In questa ora mi rivolgo a Voi, stimati Signori e Signore – certamente anche come connazionale che si sa legato per tutta la vita alle sue origini e segue con partecipazione le vicende della Patria tedesca. Ma l’invito a tenere questo discorso è rivolto a me in quanto Papa, in quanto Vescovo di Roma, che porta la suprema responsabilità per la cristianità cattolica. Con ciò Voi riconoscete il ruolo che spetta alla Santa Sede quale partner all’interno della Comunità dei Popoli e degli Stati.

In base a questa mia responsabilità internazionale vorrei proporVi alcune considerazioni sui fondamenti dello Stato liberale di diritto.

Mi si consenta di cominciare le mie riflessioni sui fondamenti del diritto con una piccola narrazione tratta dalla Sacra Scrittura.

Nel Primo Libro dei Re si racconta che al giovane re Salomone, in occasione della sua intronizzazione, Dio concesse di avanzare una richiesta.
Che cosa chiederà il giovane sovrano in questo momento importante? Successo, ricchezza, una lunga vita, l’eliminazione dei nemici? Nulla di tutto questo egli chiede. Domanda invece: “Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male” (1Re 3,9)
. Con questo racconto la Bibbia vuole indicarci che cosa, in definitiva, deve essere importante per un politico. Il suo criterio ultimo e la motivazione per il suo lavoro come politico non deve essere il successo e tanto meno il profitto materiale.

La politica deve essere un impegno per la giustizia e creare così le condizioni di fondo per la pace. Naturalmente un politico cercherà il successo che di per sé gli apre la possibilità dell’azione politica effettiva. Ma il successo è subordinato al criterio della giustizia, alla volontà di attuare il diritto e all’intelligenza del diritto.

Il successo può essere anche una seduzione e così può aprire la strada alla contraffazione del diritto, alla distruzione della giustizia. “Togli il diritto – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” ha sentenziato una volta sant’Agostino.

Noi tedeschi sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio. Noi abbiamo sperimentato il separarsi del potere dal diritto, il porsi del potere contro il diritto, il suo calpestare il diritto, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione del diritto – era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio.

Servire il diritto e combattere il dominio dell’ingiustizia è e rimane il compito fondamentale del politico. In un momento storico in cui l’uomo ha acquistato un potere finora inimmaginabile, questo compito diventa particolarmente urgente. L’uomo è in grado di distruggere il mondo. Può manipolare se stesso. Può, per così dire, creare esseri umani ed escludere altri esseri umani dall’essere uomini. Come riconosciamo che cosa è giusto? Come possiamo distinguere tra il bene e il male, tra il vero diritto e il diritto solo apparente? La richiesta salomonica resta la questione decisiva davanti alla quale l’uomo politico e la politica si trovano anche oggi.

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Il solo libero pensatore è credente: gli increduli si sono rinchiusi nelle gabbie.

fonte: papapapale Ha scritto saggiamente Vittorio Messori: “È il razionalismo, semmai, che deve temere per la sua chiusura, per essersi autolimitato, rinserrato da solo in una cella. Il vero libre penseur non è l’incredulo, ma, al contrario, il credente. Pensiamo al miracolo, che fa parte di ciò che supera quel che il razionalismo può stabilire, …

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