La “riuscita” della mia vita mai dipenderà da questo, ma a noi cristiani è chiesto di dare un giudizio a partire dalla nostra fede, non di soggiacere al potere. Non servirà oggi dire della nostra fede . nessuno ci perseguiterà, almeno finora. Ma se toccheremo il potere e ciò che gli interessa cioè crescere e tornare a comandare su una massa troppo occupata ai propri privilegi e attanagliata dalla preoccupazione di perderli per parlare allora non ci sarà via di scampo. Non si accontenteranno solo dei soldi e di farci correre tutta la vita per poter vivere ma anche di toglierci ogni desiderio sostituendo i nostri bisogni veri.
sovranità monetaria e debito pubblico
Forse on si verrà mai a capo del problema delle banche nazionali in mano ai privati ma almeno quando la Banca d'Italia stampava moneta il governo italiano poteva far crescere il paese e impedire la recessione, ora non siamo padroni di nulla, e questo è contro la costituzione.
fonte "il giornale.it dicembre 2009 – titolo: "quella sovranità monetaria in mani private"
Abbiamo ricominciato a tremare per le banche. Abbiamo ricominciato a tremare addirittura per gli Stati, a rischio di fallimento attraverso i debiti delle banche. Si è alzata anche, in questi frangenti, la voce
di Mario Draghi con il suo memento ai governanti: attenzione al debito pubblico e a quello privato; dovete a tutti i costi farli diminuire.
Giusto.
Ma l’unico modo efficace per farli diminuire è finalmente riappropriarsene. Non è forse giunta l’ora, dopo tutto quanto abbiamo dovuto soffrire a causa delle incredibili malversazioni dei banchieri, di sottrarci al loro macroscopico potere? Per prima cosa informando con correttezza i cittadini di ciò che in grande maggioranza non sanno, ossia che non sono gli Stati i padroni del denaro che viene
messo in circolazione in quanto hanno delegato pochi privati, azionisti delle banche centrali, a crearlo. Sì, sembra perfino grottesca una cosa simile; uno scherzo surreale del quale ridere; ma è
realtà. C’è stato un momento in cui alcuni ricchissimi banchieri hanno convinto gli Stati a cedere loro il diritto di fabbricare la moneta per poi prestargliela con tanto di interesse.
È così che si è formato il debito pubblico:
Una domanda semplice, semplice: … ma con chi ci siamo indebitati?
Cari amici, oggi ho sentito Berlusconi che in una conferenza stampa ha detto che lui non vede questa crisi, l'industria produce , i ristoranti sono pieni, la gente ha la casa di proprietà… e allora? credo che sta rischiando grosso. La gente è ostile ed ora lo prenderanno per pazzo, uno anzi che se la …
La Quinta Via
Segnalo il seguente articolo di Marco Saba, espone con chiarezza alcune alternative a quelle proposte dalla BCE e dai vertici economici della UE, quantomeno altre possibilità dovrebbero non essere nascoste, ed i mezzi di informazione , parlarne:
( Articolo tratto da Stampa Libera )
Saba sfata la credenza che sia giuridicamente impossibile uscire dall’euro e dall’UE: niente di più falso, tale clausola di fuoriuscita è contemplata nel Trattato di Lisbona, – con grande rammarico della BCE – basta prevedere un preavviso di due anni (articolo 50 del Trattato).
E questa è la prima buona notizia: nessun ménage o nessuna unione che dir si voglia, converrete anche voi, può resistere a lungo se risentita come una costrizione senza via di uscita, e lesiva di quella autodeterminazione dei popoli e di quelle libertà di cui l’UE si ammanta, e sottoscrive tanto a parole.
Seconda buona notizia: la fuoriscuta dall’UE comporterebbe la restituzione della sovranità monetaria e di tutte le riserve cedute alla BCE.
Ma la terza vera buona notizia illustrata nell’articolo è che non è assolutamente necessario arrivare al punto di “rottura” con l’euro e l’UE, perché esiste la possibilità concreta di emettere degli strumenti finanziari (zero-coupon perpetual puttable security) senza chiamarli propriamente “banconote” o “moneta”, ma con gli stessi effetti all’atto pratico” o “biglietti di stato a corso legale”.
Una circolazione interna che affianchi quella dell’euro, descritta come possibilità legale da nientemeno che il consigliere dei Rotschilds (Julian D. A. Wiseman, consulente del banchiere Rohatyn, direttore di una società svizzera dei Rotschilds www.jdawiseman.com).
L’Italia ha la paternità di questo tipo di strumento – quarta buona notizia – come atto di autonomia costruttiva nei confronti dell’impero:
“L’iniziativa prima assoluta – a livello europeo – avvenne nel 1240 quando il Comune di Milano, a corto di moneta dì argento, emise cartamoneta a corso libero, diventando ben presto la capitale della Lombardia” (http://marcosaba.wordpress.com/2009/06/06/la-cartamoneta-di-milano-anno-domini-1240/).
Pertanto l’Italia ha i mezzi e le conoscenze, per mostrare la via.
Basta che rispolveri vecchie ricette accantonate in cantina e che ripulisca il cortile dietro a casa dai vari parassiti che succhiano la linfa vitale di questo piccolo grande paese da secoli immemori.
Prigionieri dei mercati e anestetizzati
Nell’Europa le due conquiste politiche più importanti sono state : la sovranità monetaria e la democrazia , ora entrambe le stiamo perdendo e nessuno sembra accorgersene. Anche Bussola quotidiana oggi si occupa dell’economia con l’articolo “il tramonto dell’economia nella miopia della politica” con un giudizio nettamente negativo sul nostro governo. Si rammarica che tutto ciò …
l'ottimismo basta da solo contro la speculazione?
L’ottimismo non e’ di moda – fonte: http://italian.ruvr.ru/2011/11/03/59818974.html Alla vigilia del G20 Papandreu ha deciso di portare sul tavolo del negoziato una torta indigesta, per non dire avvelenata. Il referendum sulle condizioni dell’aiuto europeo. Non e’ difficile immaginare come rispondera’ il popolo. Nessuno gli aveva mai chiesto se era d’accordo a stringere la cinghia, sui …
La crisi degenera cosa sta succedendo?
fonte: www.aldogiannuli.it – – 2.11.2011 – di Aldo Giannuli.it * I mercati sono in picchiata, lo spettro di un gigantesco effetto domino si para improvvisamente davanti: default della Grecia- crisi bancaria franco-tedesca- default italiano- fine dell’euro- fine della Ue, grande crisi mondiale. E tutto questo è stato innescato solo dall’annuncio di Papandreu di un referendum …