Il Papa all’Ucraina: abbiate il coraggio della bandiera bianca. Ma poi arriva la smentita dei ‘controllori’…

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In un contesto globale sempre più intricato ed in uno scenario di degenerazione e irresponsabilità dei leader mondiale con rari precedenti, le recenti dichiarazioni di Papa Francesco sulla guerra in Ucraina per un attimo hanno ridato speranza. Ma neanche a dirlo, subito dopo hanno scatenato il solito dibattito cristallizzato. Cosa è successo? Durante un’intervista rilasciata …

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Luce sulle ombre: un’analisi dettagliata del Rapporto ONU sugli attacchi a Gaza

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In questi giorni, i principali media hanno evidenziato i crimini commessi dalle milizie palestinesi e dai civili palestinesi unitisi a loro durante l’attacco a residenze civili in territorio israeliano e a un rave party. Ho fatto ricerche spinto da un articolo di Tempi “I seni amputati col taglierino. Così Hamas ha stuprato le donne israeliane” …

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Il caso Navalny: ora arriva la versione dell’ “avvelenamento lento”

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Oggi, alcuni media italiani hanno riportato che Aleksej Naval’nyj sarebbe stato lentamente avvelenato, una notizia che emerge diversi giorni dopo la sua morte che è avvenuta il 16 febbraio. Inizialmente il 19 di febbraio , la moglie Yulia Navalnaya aveva affermato che il marito era stato ucciso con il Novichok, successivamente i media parlato di …

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La Francia dopo l’aborto in costituzione, vuole fare la guerra coinvolgendo la Moldavia

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Una delegazione moldava, guidata dal Presidente Maia Sandu e dal Ministro della Difesa Anatolie Nosatii, è prevista oggi a Parigi. Questa visita si inserisce nel contesto delle azioni di Emmanuel Macron, che, dopo le recenti difficoltà in Africa, sembra volgere la sua attenzione verso l’area post-sovietica. Seguendo gli eventi in Armenia, che sembrano orientarsi verso …

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Aborto in Costituzione: altare di un nuovo credo repubblicano

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Con l’inserimento dell’aborto nella Costituzione, la Francia ha varcato una soglia pericolosa. Tale mossa sembra essere dettata da un intento di cristallizzare una “verità” incontrovertibile, precludendo ogni possibilità di revisione futura. Questa decisione, oltre a rendere vietata ogni forma di obiezione, si rivela pericolosa: trattare come indiscutibile ciò che invece appartiene all’ambito del dominio del …

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Victoria Nuland è costata cara all’Occidente

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Victoria Nuland si dimetterà nelle prossime settimane, ha annunciato il segretario di Stato Antony Blinken, senza tuttavia specificare il motivo. Come si conviene, il capo ha ringraziato il sottoposto per il suo servizio e per l’impronta che ha lasciato nel dipartimento. Ciò significa che le dimissioni sono definitive. Victoria Nuland ha lavorato nel dipartimento diplomatico …

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Gaza e guerra ucraina: rispondono Umberto Pascali e gen. Cesare Dorliguzzo

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Video molto interessante, intervista all’insuperabile corrispondente da Washington Umberto Pascali e al gen. Dorliguzzo (che non ha assolutamente ‘peli sulla lingua’ ed è critico delle politiche del governo italiano). Questi i punti principali trattati:

Situazione in Ucraina: E’ disastrosa, con soldati ucraini che non vogliono più combattere e una speranza di vita estremamente bassa sul campo di battaglia. La disperazione tra i soldati è palpabile, con molti che cercano di evitare il combattimento. La caduta di città chiave e la mancanza di vittorie significative sul campo hanno portato a una percezione dell’Ucraina come una nazione fallita.

Umberto Pascali discute le dimissioni di Victoria Nuland, si evidenzia il suo ruolo centrale come figura chiave nella politica estera americana, in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina e la strategia verso la Russia. Pascali interpreta le dimissioni di Nuland come un segnale di un possibile cambiamento di paradigma nella politica estera degli Stati Uniti, suggerendo che potrebbe essere stata rimossa o costretta a dimettersi a causa di una riconsiderazione delle politiche aggressive che ha promosso. Le dimissioni di Nuland sono viste come un momento significativo che potrebbe indicare una sconfitta per la fazione più guerrafondaia all’interno dell’amministrazione americana e un potenziale spostamento verso una posizione più diplomatica e meno conflittuale nei confronti della Russia e dell’Ucraina.

Tutto questo viene anche commentato in connessione con la strategia israeliana a Gaza in connessione con la  possibile rimozione di Netanyahu, visto che gli USA hanno convocato Benny Gantz a Washington e non il premier israeliano.

Produzione di armamenti in Russia: La Russia ha aumentato significativamente la sua produzione bellica, lavorando 24/7 e assumendo migliaia di operai, tecnici e ingegneri. Questo ha permesso alla Russia di mantenere un’elevata capacità produttiva nonostante le sanzioni occidentali, contrastando efficacemente le narrative occidentali sulla sua debolezza economica e militare.

Strategia di Putin e le elezioni USA: Quindi, la discussione tocca anche la strategia di Putin in relazione alle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, suggerendo che la Russia sta osservando attentamente gli sviluppi interni americani e potrebbe cercare di influenzare indirettamente l’esito in modo da favorire un ambiente geopolitico più favorevole.

Relazioni internazionali e dinamiche interne agli USA: Viene analizzata la situazione politica interna degli Stati Uniti, con particolare attenzione alla divisione all’interno del Partito Democratico e alla crescente opposizione alla guerra in Ucraina. La discussione evidenzia come le politiche estere e le decisioni belliche stiano influenzando la politica interna americana .