Tucker Carlson e Bret Weinstein analizzano l’agenda segreta di Big Pharma e le strategie globaliste dell’OMS

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N ell’ultima puntata del programma di Tucker Carlson, lui e il biologo di fama mondiale Bret Weinstein discutono sugli scopi a lungo termine dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questi scopi fanno parte di un più vasto schema di dominio orchestrato dai paesi occidentali. Lo schema include il controllo del sistema finanziario e bancario, che si lega agli obiettivi di dominio dell’OMS. Weinstein evidenzia come l’OMS miri a regolare i viaggi e il commercio, facendo parte di un piano più ampio che influisce sul modo in cui le persone utilizzano i propri soldi.

In un contesto più ampio, un’alleanza di nazioni occidentali sta cercando di gestire il comportamento globale sotto la maschera della tutela della salute, peraltro con effetti devastanti.

Durante l’intervista, l’esperto ha lanciato l’allarme sulla presa di potere dell’OMS e dell’ONU. Weinstein lascia Carlson sbalordito quando dichiara quante persone sono morte a causa delle iniezioni di mRNA di Covid.
Ha citato prove scientifiche che mostrano che 17 milioni di persone sono morte in tutto il mondo a causa dei sieri. Milioni di morti a livello globale.
Tucker: “È come il bilancio delle vittime di una guerra mondiale”.
Weinstein: “Sì. Assolutamente.”

Ma che senso ha? Il concetto fondamentale qui è il “controllo”. Questa è la chiave di lettura.

Fuori da questa alleanza, in una regione definita da alcuni come la “zona grigia”, si sta combattendo una resistenza contro questi meccanismi di controllo. Questa resistenza e il valore attribuito alla libertà sono le ragioni per cui nazioni come la Russia sono considerate avversarie dell’Occidente.

Tucker Carlson e Bret Weinstein non si limitano a discutere di decisioni isolate e sfortunate, ma piuttosto evidenziano come queste siano parti di un disegno più ampio e strutturato. Oggi, questo progetto coinvolge e riceve il sostegno di vari settori influenti, e con “settori influenti” intendo aree che esercitano un impatto significativo su ampie fasce della popolazione. È per questa ragione che i poteri globalisti hanno coinvolto anche la chiesa. Non mi riferisco alla chiesa eterna e immutabile, ma a quella storica, soggetta a errori, che si rinnoverà e risplenderà nel tempo.

Pertanto, affrontare singole questioni controverse e discutibili senza prima comprendere che la maggior parte di esse sono allineate a un progetto globalista massonico, chiaramente rappresentato dal Forum di Davos e adottato da tutti gli stati occidentali attraverso varie “agende”, sarebbe un controsenso. Le guerre stesse sono manifestazioni di questa involuzione e degenerazione umana, dove la chiesa ha spesso sostenuto e persino anticipato i principali progetti degenerativi.

Prima di esaminare questioni specifiche, come la Fiducia Supplicans, è essenziale avere una visione d’insieme. Questo aiuta a comprendere e amare di più la chiesa, ovvero a cercare la verità. Nonostante non sia la persona più qualificata a parlare di queste tematiche, sento il dovere di farlo in queste circostanze, per gratitudine verso ciò che ha trasformato la mia vita e mi sostiene ogni giorno.

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Fiducia supplicans, una analisi approfondita di Stefano Fontana per l’Osservatorio Cardinale Van Thuân

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Fiducia supplicans, una analisi approfondita di Stefano Fontana per l’Osservatorio Cardinale Van Thuân

Il Cardinale John Henry Newman, noto per il suo contributo al pensiero cattolico, sosteneva l’importanza del dibattito critico nella ricerca della verità. Egli affermava: “Per arrivare alla verità completa, è necessario ascoltare ciò che hanno da dire le parti opposte e considerare ogni punto di vista” (Parochial and Plain Sermons, 1834-1843). Questa visione rafforza l’idea che un dibattito sia significativo solo quando include una varietà di opinioni, comprese quelle critiche.
In questo senso propongo questo elaborato dell’Osservatorio van Thuan, dato che la posizione presa dal Vaticano è quella di relativizzare le posizioni prese a riguardo.

In sintesi, l’articolo dal titolo “Benedizione coppie gay: tutti gli inganni di Fiducia supplicans” scritto da Stefano Fontana per l’Osservatorio Cardinale Van Thuân, offre una valutazione critica della Dichiarazione “Fiducia supplicans”. Questo documento, pubblicato il 18 dicembre 2023 e firmato dal cardinale Victor Manuel Fernández e Papa Francesco, ha suscitato controversie per il suo approccio alla benedizione delle coppie omosessuali e irregolari.

La tesi centrale della Dichiarazione sostiene che la dottrina cattolica sul matrimonio e sulla sessualità rimane immutata, ma introduce nuove indicazioni pastorali che includono benedizioni in contesti non liturgici, considerate “privati” o “spontanei”. Fontana critica questa posizione, sostenendo che ogni benedizione impartita da un sacerdote è intrinsecamente liturgica e coinvolge la Chiesa, rendendo incoerente la distinzione tra benedizioni liturgiche e non liturgiche.

L’articolo mette in discussione anche l’uso del termine “coppia” per relazioni che non rispecchiano la visione tradizionale del matrimonio e della famiglia, sostenendo che ciò legittima implicitamente relazioni irregolari. Fontana afferma che la benedizione di tali coppie, senza pentimento e volontà di cambiare vita, va contro la dottrina cattolica.

Inoltre, l’articolo critica la presunta neutralità pastorale della Dichiarazione, sostenendo che ogni pratica pastorale deve essere coerente con la dottrina e che la “Fiducia supplicans” sembra proporre una nuova dottrina sotto il pretesto di un approccio pastorale. Fontana evidenzia anche come il documento sembri ignorare il contesto in cui viene applicato, specialmente in relazione alle benedizioni delle coppie omosessuali già in atto in alcune regioni.

Infine, l’articolo esprime preoccupazione per l’impatto della Dichiarazione sulla Dottrina sociale della Chiesa e sulla sua unità, temendo che possa portare a divisioni e confusione tra i fedeli. Fontana conclude che la “Fiducia supplicans” rappresenta un cambiamento significativo e potenzialmente divisivo nella prassi e nella dottrina della Chiesa.

Comunque il contenuto dell’elaborato dell’Osservatorio è assai più chiaro e ricco, per cui consiglio vivamente la sua lettura a chiunque voglia approfondire la questione, di particolare importanza perchè riguarda la famiglia, la concezione che ognuno di noi ha su questioni fondamentali la fede.

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