Papa Francesco riceve un premio giornalistico e chiede di non trasformare la comunicazione in slogan

Il Papa ha finalmente capito che la calunnia e la disinformazione nel giornalismo vengono dal maligno, cioè dal MALE nella sua forma più pura! Ha finalmente capito, ha visto che il livello di disinformazione e di censura praticato dai media mainstream è così grande da indurlo a intervenire addirittura alla ricezione di un premio.

Disinformazione, quando il giornalismo non informa o informa male; calunnia: spesso si ricorre ad essa e ad essa; la diffamazione non è calunnia, ma è distruttiva; e il quarto: “coprofilia”, amore per lo scandalo, per la sporcizia. Lo scandalo paga bene”, ha detto Francesco.

Nel suo discorso di Papa Francesco pronunciato ai giornalisti, in occasione dell’assegnazione del premio “E’ giornalismo”, il Pontefice pone una critica acuta e penetrante nei confronti di alcune pratiche giornalistiche che alimentano il male nella società. Attraverso un’esposizione accurata, il Papa ha sottolineato diversi aspetti cruciali riguardanti la disinformazione, la calunnia, la diffamazione e l’amore per lo scandalo nel giornalismo:

1. Disinformazione e il Male: Il Papa affronta l’importante questione della disinformazione, ritenendola il primo dei “peccati” o degli errori del giornalismo. Egli rileva che la disinformazione emerge quando il giornalismo non fornisce informazioni corrette o ne fornisce di distorte. Questa distorsione della realtà e la creazione deliberata di notizie false vengono ricondotte dal Papa alla loro fonte: il Male. Questo richiamo sottolinea l’aspetto moralmente problematico della disinformazione e ne sottolinea l’origine negativa.

2. Calunnia e Diffamazione: Papa Francesco distingue tra calunnia e diffamazione, entrambe pratiche dannose all’integrità e alla reputazione. Egli afferma che spesso si ricorre alla calunnia e alla diffamazione, dimostrando la consapevolezza del potere distruttivo di queste azioni. La calunnia viene definita come un’arma insidiosa usata per diffondere menzogne e danneggiare l’immagine delle persone. La diffamazione, sebbene diversa dalla calunnia, è descritta come altrettanto dannosa, poiché ha l’effetto di distruggere. Questa analisi mette in luce il danno morale e sociale che queste pratiche giornalistiche possono infliggere.

3. Amore per lo Scandalo e la Coprofilia: Il Papa identifica un altro aspetto problematico nella pratica giornalistica: l’amore per lo scandalo e la sporcizia. Egli rileva che lo scandalo vende, e in questa osservazione c’è una critica diretta all’attenzione morbosa verso gli aspetti negativi e sensazionalistici delle notizie. L’amore per lo scandalo, definito “coprofilia”, rappresenta un apprezzamento malsano per la sordida rivelazione, e Francesco avverte sulla sua influenza negativa sulla società. Questa condanna sottolinea l’importanza di una comunicazione etica e responsabile che non si lasci trascinare dalla ricerca del sensazionalismo a spese della verità.

Nel complesso, il discorso di Papa Francesco non solo solleva questioni cruciali relative alle pratiche giornalistiche problematiche, ma fornisce anche un richiamo potente e diretto a promuovere una comunicazione costruttiva, basata sulla verità, sulla dignità umana e sull’apertura verso gli altri. Le sue parole riflettono la sua profonda preoccupazione per il modo in cui il giornalismo può essere influenzato negativamente da motivazioni sbagliate e da dinamiche che portano al male e alla disinformazione.

Qui tutto il testo completo del discorso: https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/august/documents/20230826-premio-giornalismo.html

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