L’articolo intitolato “Pope Francis set to remove his ‘enemy’ Cardinal Burke’s ‘flat and salary’: report” di Michael Haynes su LifeSiteNews riporta che Papa Francesco avrebbe intenzione di sfrattare il Cardinale Raymond Burke dal suo appartamento a Roma e di rimuoverne lo stipendio.
Secondo fonti vaticane citate nel nuovo rapporto, il Papa avrebbe annunciato questa decisione durante un incontro con i capi della curia romana il 20 novembre, definendo il Cardinale Burke come suo “nemico”.
Non sono stati rilasciati dettagli specifici sull’incontro, che è un evento abituale, sebbene non frequente. Il New Daily Compass (NDC, che sarebbe la Nuova Bussola Quotidiana pubblicata anche all’estero in 27 lingue) ha riportato che queste informazioni sono giunte attraverso una “fonte vaticana” e che in seguito sono state confermate da altre fonti. Al momento della pubblicazione, sembra che il Cardinale Burke, ex prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica, non sia stato informato di questi presunti piani del Papa. LifeSiteNews ha chiesto chiarimenti a Sua Eminenza e aggiornerà l’articolo non appena riceverà una risposta.
LifeSiteNews riferisce che in precedenza, a fine febbraio, Papa Francesco aveva gettato le basi per rimuovere i cardinali da Roma, ordinando loro di pagare le tariffe standard, molto costose, per i loro alloggi in e intorno al Vaticano. Questo cambiamento si applicava agli individui che risiedevano in qualsiasi proprietà della curia o di qualsiasi entità governata dagli statuti della Santa Sede delineati nel Consiglio per l’Economia.
Il Cardinale Burke è emerso come figura chiave durante i quasi 11 anni di papato di Papa Francesco. Ha firmato sia i dubia iniziali su Amoris Laetitia rilasciati nel 2016, sia i dubia del 2023 su questioni relative al Sinodo sulla Sinodalità. I media mainstream e gli outlet cattolici eterodossi hanno costantemente vilipeso il cardinale americano, a causa della sua pronuncia dell’insegnamento cattolico, spesso posto in contrapposizione alle dichiarazioni di Papa Francesco.
Più recentemente, il Cardinale Burke ha continuato la sua precedente critica al progetto pluriennale del Papa, il Sinodo sulla Sinodalità, scrivendo la prefazione di un libro che evidenziava i pericoli nel sinodo. Il Cardinale Burke ha definito la “sinodalità” come una facciata per una “rivoluzione” che sta lavorando per “alterare radicalmente” la Chiesa Cattolica in linea con una “ideologia contemporanea” che rifiuta gran parte dell’insegnamento della Chiesa.
Proseguendo, LifeSiteNews riferisce che nel novembre 2014, Papa Francesco ha rimosso il cardinale dalla sua posizione di prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica, in una mossa ampiamente vista come una punizione per la sua critica ad alcuni elementi del pontificato di Francesco. Tuttavia, il Cardinale Burke ha costantemente invitato i cattolici a pregare per Papa Francesco e ha ugualmente costantemente affermato di ritenere Papa Francesco il papa, in seguito ad argomentazioni che suggerivano che l’elezione di Francesco potrebbe essere stata invalida.
Ha anche ripetutamente respinto l’affermazione di lavorare contro il Papa o di essere un “nemico” di Francesco, affermando che i suoi interventi sono per difendere l’insegnamento cattolico perenne piuttosto che per opporsi al Papa.
Se le segnalazioni si rivelassero vere, e il Cardinale Burke venisse effettivamente sfrattato dal Pontefice, ciò invierebbe un messaggio diretto a tutto il collegio dei cardinali e all’episcopato mondiale sulla lunghezza a cui il Papa è disposto ad andare contro chiunque non sia in linea con i suoi desideri. Il rapporto arriva anche poche settimane dopo la rimozione personale del Vescovo Joseph Strickland di Tyler da parte del Papa, in una mossa descritta come contraria al diritto canonico e dovuta al fatto che l’insegnamento della fede del Vescovo Strickland non era approvato da Roma.
Concludendo il rapporto del NDC (Nuova Bussola Quotidiana in lingua inglese), il direttore Riccardo Cascioli ha scritto: “E ora eccoci arrivati alla decisione annunciata del Papa di colpire direttamente il Cardinale Burke, togliendogli l’appartamento e lo stipendio, una misura grave e senza precedenti, in sfida ad ogni principio legale ed ecclesiale. Si può pensare che il vero scopo sia rimuovere Burke da Roma, indebolendo il campo di coloro che resistono alla rivoluzione in atto, in vista del Conclave, ma è anche un monito per chi lavora nella Curia romana. Il fatto è che la fine di questo pontificato somiglia sempre più, nei suoi metodi, a quella di una dittatura sudamericana”.