da Catholic Herald
Un portavoce della chiesa polacca ha respinto una minaccia di sanzioni dell’Unione europea se il parlamento del suo paese dovesse andare avanti con la legislazione, appoggiata dalla Chiesa polacca, per frenare gli aborti di feti portatori di handicap.
La Conferenza episcopale polacca sottolinea che il diritto alla vita è fondamentale per ogni essere umano, quindi dovremmo tutti proteggere questo diritto per i bambini indifesi”, ha detto padre Pawel Rytel-Andrianik, portavoce della Conferenza. Nessuno può togliere questo diritto, né le pressioni esterne nè quelle interne possono cambiare il fatto scientificamente provato che la vita umana inizia al momento del concepimento”.
Il Parlamento europeo ha detto che avrebbe richiesto un’azione [disciplinare] dell’UE se i legislatori procedessero con nuove restrizioni, che sono state appoggiate da 830.000 polacchi in una petizione presentata il 30 novembre al Sejm, la Camera bassa del Parlamento polacco.
In un’intervista dell’8 dicembre al servizio stampa cattolico, padre Rytel-Andrianik ha detto che sarebbe stato difficile “giudicare in anticipo” l’impatto delle minacce dell’UE, che sono state criticate come ingerenze da parte di alcuni politici nel paese tradizionalmente cattolico.
La ricerca ha dimostrato come i bambini si sviluppano prima della nascita, quindi non si tratta solo di religione, ma anche di scienza”, ha detto padre Rytel-Andrianik.
La risoluzione afferma che i membri del Parlamento europeo invocherebbero l’articolo 7 del trattato sull’Unione europea per chiedere la sospensione della Polonia dal Consiglio europeo intergovernativo, qualora procedesse con le controverse riforme giudiziarie e dei media, nonché con il divieto di abortire a causa di menomazioni fetali.
La risoluzione dell’UE ha affermato che le misure previste rappresentano una “grave violazione dei valori europei” e ha anche esortato la Polonia a “prendere una posizione ferma sui diritti delle donne, fornendo contraccezione libera e accessibile senza discriminazioni”.
Padre Rytel-Andrianik ha detto che il discorso sulle sanzioni dell’UE è arrivato durante una “situazione complessa e mutevole” in Polonia, dove la presidente del Consiglio Beata Szydlo, che ha appoggiato l’iniziativa a favore della vita, ha rassegnato le dimissioni il 7 dicembre.
Ha detto che i vescovi cattolici polacchi avrebbero continuato a sostenere la nuova legislazione, che sarà introdotta all’inizio del 2018.
La nostra legge attuale non protegge sufficientemente la vita umana; permette l’aborto di bambini non ancora nati quando si suppone che siano danneggiati o in qualche modo imperfetti, e nel 90 per cento dei casi questo si riferisce a bambini con sindrome di Down”, ha detto. Se i genitori decidono di non allevare un bambino, possono sempre fargli fare l’adozione, soprattutto quando tante famiglie sono pronte a prendersi cura di loro.
http://www.catholicherald.co.uk/…/european-parliament-thre…/
traduzione dalla pagina fb di Sabino Paciolla