Parole chiare per la vita

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«Esistono certi atti intrinsecamente malvagi e che è sempre proibito commettere. L’uccisione diretta di un essere umano innocente è sempre gravemente immorale. Di conseguenza, l’aborto, l’eutanasia e il suicidio assistito sono atti intrinsecamente malvagi. Il matrimonio è l’unione esclusiva e indissolubile di un uomo e di una donna e tutti gli atti sessuali al di fuori del matrimonio e tutte le forme di unione contro-natura sono intrinsecamente negativi e gravemente nocivi per gli individui e la società. L’adulterio è un grave peccato e coloro che vivono in adulterio non possono essere ammessi ai sacramenti della Penitenza e della Santa Comunione, fino a quando non si pentono e non modificano la loro vita».

Si legge così nella «Promessa di fedeltà all’insegnamento autentico della Chiesa dei leader dei movimenti pro-vita e pro-famiglia» diffuso oggi in tutto il mondo e che può essere letto e sottoscritto qui:

https://www.fidelitypledge.com/it/

«Fedeli alla vera dottrina, non ai pastori che sbagliano» è il significativo sottotitolo del documento, che si apre con una serie di constatazioni difficilmente contestabili: «Il numero di bambini innocenti uccisi dall’aborto nel corso del secolo scorso è maggiore di quello di tutti gli esseri umani che sono morti in tutte le guerre della storia umana. Gli ultimi cinquant’anni hanno testimoniato una continua escalation di attacchi alla struttura della famiglia come è stata progettata e voluta da Dio, capace di creare il miglior ambiente per una sana e vigorosa crescita dell’uomo e soprattutto per l’educazione e la formazione dei bambini. Il divorzio, la contraccezione, l’accettazione di atti e di unioni omosessuali e la diffusione dell’“ideologia di genere” hanno causato danni incommensurabili alla famiglia e ai suoi membri più vulnerabili».

Di qui la decisione di intervenire in campo aperto per denunciare una situazione ritenuta ormai insostenibile e richiamare i pastori ai loro doveri.

«Negli ultimi cinquant’anni il movimento pro-vita e pro-famiglia è cresciuto in dimensione e portata per far fronte a questi gravi mali, che minacciano sia il bene temporale che quello eterno dell’umanità. Il nostro movimento comprende uomini e donne di buona volontà provenienti da una grande varietà di ambiti religiosi. Siamo tutti insieme uniti nella difesa della famiglia e dei nostri fratelli e sorelle più vulnerabili, attraverso l’obbedienza alla legge naturale, impressa in tutti i nostri cuori (cfr Rm 2,15). D’altronde, in questa ultima metà di secolo il movimento pro-vita e pro-famiglia si è affidato in modo particolare all’insegnamento immutabile della Chiesa cattolica, che afferma la legge morale con la massima chiarezza».

«È quindi con grande dolore che negli ultimi anni abbiamo dovuto constatare che la chiarezza dottrinale e morale, su questioni legate alla tutela della vita umana e della famiglia, è stata sempre più sostituita da dottrine ambigue e persino direttamente contrarie all’insegnamento di Cristo e ai precetti della legge naturale».

I promotori del documento elencano le ormai numerose iniziative  che certificano il disagio espresso da settori sempre più ampi del mondo cattolico nei confronti di una dottrina parziale, confusa, contraddittoria, sbagliata. Iniziative verso le quali è stato alzato un muro di silenzio o di malcelato fastidio: «Una Supplica filiale consegnata a Papa Francesco nel settembre 2015, è stata firmata da circa 900.000 persone provenienti da tutto il mondo; nel 2016, è stata presentata una Dichiarazione di fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio. Il 19 settembre 2016 quattro cardinali hanno sottoposto cinque dubia a Papa Francesco e alla Congregazione per la Dottrina della Fede chiedendo chiarimenti su alcuni punti dottrinali contenuti nell’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris laetitia. Nel giugno 2017, i cardinali hanno reso pubblica la loro richiesta di essere convocati in udienza, presentata al Papa dal Cardinale Carlo Caffarra il 25 aprile 2017, ma, come i dubia, non hanno ricevuto alcuna risposta. Il 23 settembre 2017 una Correctio filialis de haeresibus propagatis è stata elaborata da 62 teologi e accademici cattolici “in merito alla propagazione di eresie causata dall’esortazione apostolica Amoris laetitia e da altre parole, atti e omissioni” di Papa Francesco. Il 4 novembre 2017, 250 teologi, sacerdoti, professori e studiosi di tutte le nazionalità hanno sottoscritto il loro sostegno alla Correctio. Le turbolenze in seno alla Chiesa sono in aumento, come testimonia una lettera inviata di recente a papa Francesco da un prominente teologo, che afferma: “C’è caos nella chiesa e Vostra Santità ne è una causa”».

«Come leader cattolici pro-vita e pro-famiglia, siamo tenuti a sottolineare numerose ulteriori dichiarazioni e azioni che hanno avuto un impatto particolarmente dannoso sul nostro lavoro per la protezione dei bambini non nati e della famiglia negli ultimi anni. Esempi rappresentativi includono: dichiarazioni e azioni che contraddicono l’insegnamento della Chiesa sul male intrinseco degli atti contraccettivi; dichiarazioni e azioni che contraddicono l’insegnamento della Chiesa sulla natura del matrimonio e sul male intrinseco degli atti sessuali al di fuori dell’unione matrimoniale; l’approvazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che richiedono fortemente agli Stati membri la realizzazione di un accesso universale all’aborto, alla contraccezione e all’educazione sessuale entro il 2030; l’approccio adottato riguardo l’educazione sessuale, in particolare nel capitolo 7 di Amoris Laetitia e nel programma The Meeting Point elaborato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia».

Ed ecco la conclusione: «Come leaders cattolici pro-vita e pro-famiglia dobbiamo restare fedeli a Nostro Signore Gesù Cristo, che ha affidato il deposito della fede alla Sua Chiesa. Noi “siamo obbligati, per fede, a rendere a Dio rivelatore piena sottomissione dell’intelletto e della volontà”. Aderiamo pienamente a tutte quelle cose “che sono contenute nella parola di Dio e si trovano nella Scrittura e nella Tradizione e che sono proposte dalla Chiesa come principi a cui credere perché divinamente rivelati, sia in base a suo solenne giudizio, sia per suo magistero ordinario e universale”. Dichiariamo la nostra completa obbedienza alla gerarchia della Chiesa cattolica nel legittimo esercizio della sua autorità. Tuttavia, nulla potrà mai convincerci od obbligarci ad abbandonare o contraddire qualsiasi articolo della fede e della morale cattolica. Se esiste conflitto tra le parole e gli atti di qualsiasi membro della gerarchia, compreso il Papa, e la dottrina che la Chiesa ha sempre insegnato, rimarremo fedeli all’insegnamento perenne della Chiesa. Se dovessimo abbandonare la fede cattolica, ci separeremmo da Gesù Cristo, a cui vogliamo essere uniti per tutta l’eternità. Noi, sottoscritti, promettiamo di continuare ad insegnare e propagare i principi morali sopra elencati e ogni altro insegnamento autentico della Chiesa cattolica e che mai, per nessuna ragione, ci allontaneremo da essi».

Qui ecco l’elenco dei sottoscrittori:

Bernard Antony, President of Chrétienté-Solidarité (France), Dame Colleen Bayer, DSG, Founding Director of Family Life International NZ (New Zealand), Judie Brown, President of American Life League (United States), Patrick Buckley, Director of European Life Network (Ireland), Georges Buscemi, President of Campagne Quebec Vie (Canada), Giorgio Celsi, President of Associazione “Ora et Labora in Difesa della Vita” (Italy), Dr. Anca-Maria Cernea, MD, Ioan Barbus Foundation (Romania), Greg Clovis, Director of Family Life International UK (United Kingdom), Rev. Linus F. Clovis, Spiritual Director of Family Life International St Lucia (St Lucia), Virginia Coda Nunziante, President of Associazione Famiglia Domani (Italy), Modesto Fernandez, President of Droit de Naître (France), Richard P. Fitzgibbons, M.D., Director of the Institute for Marital Healing (United States), Mathias von Gersdorff, Director of Aktion Kinder in Gefahr (Germany), Corrado Gnerre, Guida Nazionale, Il Cammino dei Tre Sentieri (Italy), Doug Grane, Chief Executive of Serviam (United States), Michael Hichborn, President of the Lepanto Institute (United States), Jason Jones, Founder of I am Whole Life, Founder of Movie to Movement (United States), John Lacken, Founder of Legio Sanctae Familiae, Secretary of the Lumen Fidei Institute (Ireland), François Legrier, President of Mouvement Catholique des Familles (France), Vittorio Lodolo D’Oria, President of Famiglie Numerose Cattoliche (Italy), Samuele Maniscalco, Director of Generazione Voglio Vivere (Italy), Christine de Marcellus Vollmer, President of Asociacion Provida de Venezuela (PROVIVE), President of Alianza Latinoamericana para la Familia (ALAFA), President of Alive to the World, Education in Integrity (Venezuala), Roberto de Mattei, President of Fondazione Lepanto (Italy), Jean-Pierre Maugendre, President of Renaissance Catholique (France), Thomas McKenna, President of Catholic Action for Faith and Family (United States), Anthony Murphy, Director of Catholic Voice (Ireland), Marisa Orecchia, President of Federvita Piemonte (Italy), Philippe Piloquet, President of SOS Tout-petits (France), Philippe Schepens M.D., Secretary-General of the World Federation of Doctors Who Respect Human Life (Belgium), John Smeaton, Chief Executive of the Society for the Protection of Unborn Children (United Kingdom), Molly Smith, President of Bringing America Back to Life, Executive Director of Cleveland Right to Life (United States), Guillaume de Thieulloy, Director, Le Salon Beige (France), Dr Thomas Ward, President of the National Association of Catholic Families (United Kingdom), John-Henry Westen, Co-Founder and Editor-in-Chief of LifeSiteNews (Canada), Mercedes Arzú Wilson, Founder and President of Family of the Americas Foundation (Nicaragua), Diego Zoia, Director of SOS Ragazzi (Italy).

Aldo Maria Valli

 

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