Per gli Anglicani è arrivato il “Battesimo Transessuale”

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Oggi la Chiesa D’Inghilterra ha fatto un nuovo passo “in avanti” verso l’accettazione della cultura LGBT suscitando indignazione dell’ala “conservatrice”
La Camera dei Vescovi infatti ha autorizzato una liturgia che, riprendendo il rito del battesimo, celebra le “transizioni” delle persone transgender sostenendo che una simile decisione è “radicata nelle Scritture”. Grazie al Cielo qualcuno non ci sta.

di Annarosa Rossetto

Il documento, pubblicato oggi dalla Chiesa d’Inghilterra, è una “Guida pastorale” che spiega il nuovo rito che “sarà incorporato nel Common Worship”, la liturgia ufficiale della Chiesa d’Inghilterra. Si chiamerà “affermazione della fede battesimale” e avrà lo scopo di “rinnovare gli impegni presi nel battesimo davanti all’assemblea e offrire a coloro che hanno subito questa importante transizione uno spazio in cui dedicare la propria vita a Gesù Cristo “

Nella guida pastorale appena emessa, viene chiesto al clero di chiamare gli uomini con i loro nuovi nomi femminili e le donne con i loro nuovi nomi maschili (oltre, naturalmente, di usare i loro pronomi preferiti) perché “Per una persona transessuale poter essere chiamata dal pastore per la prima volta col nome prescelto durante la liturgia, potrebbe essere un momento di grande coinvolgimento nella celebrazione”. La guida fa notare che “che l’imposizione o l’adozione di un nuovo nome ha una lunga storia nella tradizione giudaico-cristiana come testimoniato anche nelle Scritture. In alcuni gruppi cristiani, ad esempio, è consuetudine che alla Cresima i candidati adottino un nome aggiuntivo o di un Santo.” Si consiglia poi ai pastori di porre le mani sul candidato e pregare, usando il nuovo nome, naturalmente. I pastori inoltre possono aggiungere alla liturgia l’aspersione di acqua santa e l’unzione con olio.

Il vescovo Henderson, presidente del comitato di delegazione della Camera dei vescovi, ha supervisionato il processo che ha prodotto la guida e, usando le parole della liturgia del Battesimo ha dichiarato: “Questa nuova guida offre un’opportunità, radicata nelle Scritture, per permettere alle persone trans che sono venute a ‘Cristo come via, verità e vita’, di dichiarare la loro transizione alla presenza della loro famiglia ecclesiale che è il corpo di Cristo”.

È questa concessione di uno status canonico al “servizio di iniziazione per le persone trans gender” che ha portato i tradizionalisti a sostenere che si è ormai andati decisamente troppo in là nel dibattito su omosessualità e transgenderismo che infiamma da tempo la chiesa anglicana.

C’è chi dice che “la traiettoria devastante della Chiesa d’Inghilterra verso una totale negazione di Dio e della sua parola, sta minando ciò che significa essere battezzati e identificarsi con lui attraverso il battesimo” C’è chi sostiene che il rito sia una corruzione del servizio battesimale. “Il punto del battesimo è identificare una persona con Gesù mentre inizia una vita alla sua sequela. Usando la ritualità del battesimo per celebrare una transizione di genere se ne stravolge il senso e si incoraggiano le persone a seguire i propri sentimenti e vivere identità opposte a quelle con cui Dio li ha creati “, ha sostenuto.
C’è poi chi è convinto che “le cosiddette persone trans abbiano bisogno di un adeguato aiuto psicologico per riallinearsi al corpo con cui sono nate” e che la nuova guida rifletta una “psicosi collettiva” che “approva tacitamente e addirittura celebra ciò che ha portato molte persone alla mutilazione genitale e a terapie ormonali molto rischiose”, ha concluso.

Il vescovo Gavin Ashenden ha dichiarato: “In apparenza le nuove linee guida sul sostegno alla transizione di genere appaiono accoglienti e rispettose di scelte personali. Ma in realtà tacciono l’oscuro segreto che i progressisti fanno tutto il possibile per celare. Il numero enorme e non riconosciuto di ‘detransizioni’. Sotto l’apparenza di una preoccupazione pastorale i vescovi hanno sancito la promozione della malattia mentale resa crudelmente irreversibile dalla mutilazione genitale e dal bombardamento ormonale. Queste sono modalità per cui la chiesa sembra essere misericordiosa ed è invece crudele; e ha mescolato la crudeltà con incompetenza pastorale e teologica; una tragica combinazione per una chiesa che ha miseramente perso la saggezza di un tempo.”

Sui social media anglicani si è discusso se fosse stata effettivamente superata una qualche “linea di non ritorno” con un cambiamento del canone liturgico ufficiale e se questo verrà tollerato dalle frange più conservatrici. Ricordiamo che già l’ordinazione di sacerdoti omosessuali e donne hanno in varie ondate fatto allontanare dalla Chiesa Anglicana fedeli, pastori ed anche vescovi molti dei quali si sono riuniti alla Chiesa Cattolica grazie alla costituzione dell’ordinariato Anglicanorum Coetibus nel 2009.

Chissà se anche questo “strappo in avanti” della Chiesa d’Inghilterra porterà di nuovo alcuni Anglicani a chiedere di essere ammessi nella Chiesa Cattolica.

Chissà se, nella Chiesa Cattolica, si capirà che certi propugnatori di “ministeri LGBT,” con la complicità di pastori compiacenti o ignavi, stanno spingendo la Chiesa di Roma verso ritualità simili a quelle che oggi stanno ulteriormente devastando la Chiesa Anglicana, sempre più “in uscita” e sempre più vuota.

L’articolo Per gli Anglicani è arrivato il “Battesimo Transessuale” proviene da Il blog di Sabino Paciolla.

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