Le Monde nell’articolo del 2 gennaio che segue, rivela che la Federal Reserve USA ha finanziato segretamente le banche USA alla fine del 2008 per una cifra stratosferica.
“perchè dobbiamo pagare 600 volte di più delle banche?”
Fonte: Pourquoi faut-il que les Etats payent 600 fois plus que les banques ? di Michel Rocard e Pierre Larrouturou
Era noto che all’indomani del crack della Lehman Brothers il Dipartimento del Tesoro USA autorizzò la FED ad un prestito alle banche per 700 miliardi di dollari ma l’agenzia Bloomberg ha scoperto che il prestito fu ben più alto, ed è stato dato senza alcuna supervisione, senza alcun dibattito: nell’anno 2008 la Federal Reserve (FED) ha segretamente prestato alle banche USA la somma di 1.200 miliardi al tasso dello 0,01 %!!! Questa notizia veniva pubblicata negli USA il 28 novembre e non ha avuto tutto il rilievo che meritava, il perchè è facile immaginarlo, sarebbe stato un bel guaio per tutti.
Così dice l’articolo di “Le Monde”:
É normale che in caso di crisi, le banche private, che si finanziano abitualmente all’1 % presso le banche centrali, possano beneficiare di tassi allo 0,01 % mentre certi Stati sono al contrario obbligati a pagare tassi 600 o 800 volte più elevati? “Essere governati dal denaro organizzato è tanto pericoloso quanto esserlo dal crimine organizzato”, affermava Roosevelt. Aveva ragione. Noi stiamo vivendo una crisi del capitalismo non regolamentato che può rivelarsi un suicidio per la nostra civilizzazione. (…)
Gli articolisti dicono che bisogna finirla a d adottare due pesi e due misure e di ispirarsi al metodo della Federal Reserve rifinanziando i debiti ad un tasso vicino allo 0% , gli Stati Europei sono in difficoltà principalmente nel pagamento dei debiti passati a causa degli alti tassi di interesse.
Non c’è bisogno di modificare i trattati europei per metter in atto questa idea: certo, la Banca centrale europea (BCE) non è autorizzata a prestare agli Stati membri, ma può prestare senza limite agli organismi pubblici di credito (articolo 21.3 dello statuto del sistema europeo delle banche centrali) e alle organizzazioni internazionali (articolo 23 dello stesso statuto). Essa può dunque prestare allo 0,01 % alla Banca Europea degli Investimenti (BEI) o alla Cassa dei depositi ed esse, a loro volta, possono prestare allo 0,02 % agli Stati che si indebitano per rimborsare i loro vecchi debiti. (…)
E per quanto riguarda l’Italia:
l bilancio dell’Italia presenta un’eccedenza primaria. Esso sarebbe dunque in equilibrio se l’Italia non dovesse pagare dei costi finanziari sempre più elevati. Bisogna lasciare che l’Italia affondi nella recessione e nella crisi politica o bisogna accettare di porre fine alle rendite bancarie private? La risposta dovrebbe essere evidente per chi agisce in favore del bene comune. (…)
La BCE intervenendo, non sarebbe andata a contravvenire lo statuto:
Il ruolo che i trattati attribuiscono alla BCE è di quello di vegliare sulla stabilità dei prezzi. Come può non reagire quando alcuni paesi vedono i rendimenti dei loro buoni del Tesoro raddoppiare o triplicare in qualche mese? La BCE deve anche controllare la stabilità delle nostre economie. Come può non agire quando il prezzo del debito minaccia di farci cadere in un recessione che, secondo il governatore della Banca d’Inghilterra, sarebbe “più grave di quella del 1930”? (…)
e poi prosegue:
Se ci si attiene ai trattati, niente impedisce alla BCE d’agire con forza per far abbassare il costo del debito. Non solo non ci sono ostacoli che le impediscano di agire, ma anzi, ogni elemento la spinge in questa direzione. Se la BCE fosse fedele ai trattati dovrebbe far di tutto per diminuire il costo del debito pubblico. É parere comune che l’inflazione sia la cosa più inquietante. (…)
Quello che gli autori dell’articolo propongono è la negoziazione di un nuovo trattato europeo per costruire un’europa veramente democratica, un trattato di convergenza sociale e economica:
Tutto ciò è indispensabile. Ma nessun nuovo trattato potrà esser adottato se il nostro continente sprofonda in una “spirale negativa” e i cittadini iniziano a detestare tutto quello che viene deciso a Bruxelles. È urgente inviare ai cittadini un segnale molto chiaro : l’Europa non è nelle mani delle lobby finanziarie.
È al servizio dei suoi cittadini.
(formattazione: Vietato Parlare – neretto: citazione testo articolo)
altre fonti sull’argomento:
http://www.lettera43.it/economia/finanza/32558/fed-la-grande-truffa.htm