Al centro nella foto, Ryan Routh, il tizio esagitato che – a quando pare – sembra avvia tentato di assassinare Trump per la seconda volta, essendo stato visto ali fuori della recinzione del Trump International Golf Club di West Palm Beach, in Florida (a 300 m dal punto in cui si trovava Trump ) con un fucile da guerra con mirino telescopico e molti altri aggeggi annessi.
Di lui si sa che era stato a kiev per offrire mercenari all’esercito ucraino. Nel 2022 si è unito alla Legione internazionale ucraina di mercenari terroristi stranieri , quindi ha rilasciato un’ampia intervista a Newsweek in Romania.
Di quel periodo ha scritto un libro di 291 pagine, “Unwinnable War”. Routh dice che gli piacerebbe vedere Putin assassinato, sembra sperare anche nell’assassinio di Trump e chiede agli Stati Uniti di “istigare” una guerra nucleare con la Russia…
Durante la sua esperienza in Ucraina Routh è stato raggiunto nella Legione internazionale ucraina dal corrispondente per la sicurezza nazionale della MSNBC Malcolm Nance. La sua esperienza in Ucraina probabilmente spiega perchéla sua postazione era organizzata di tutto punto: includeva una telecamera GoPro insieme a un fucile e un mirino per mirare a lunga distanza, oltre a zaini pieni di piastre di ceramica che vengono utilizzate per proteggersi dai proiettili.
Fox News riporta che “Il sospettato del secondo tentativo di assassinio dell’ex presidente Trump ha riso e sorriso prima della sua prima udienza in tribunale in Florida, lunedì, ha confermato FOX News.
Ryan Wesley Routh, con indosso il camice da carcerato e le catene ai polsi e alle caviglie, è entrato in tribunale e ha sorriso e riso circa tre o quattro volte mentre parlava con il suo avvocato nominato dal tribunale prima dell’inizio dell’udienza, ha osservato FOX News. Non erano ammesse telecamere all’interno dell’udienza della corte federale per quanto riguarda le accuse di possesso di un’arma da fuoco da parte di un criminale condannato e di possesso di un’arma da fuoco con un numero di serie cancellato.
Routh è apparso pienamente coinvolto e ha risposto a tutte le domande del giudice durante l’udienza di circa 10 minuti di lunedì. Sarà formalmente portato in giudizio il 30 settembre”.
Perché tutto questo sembra così collegato?
-BlackRock vende allo scoperto le azioni di Trump, scommettendo sulla sua fine.
– Tentativo di assassinio di Trump da parte di un ragazzino con conti esteri. Apparso in uno spot pubblicitario di BlackRock. BlackRock acquista terreni agricoli ucraini/Trae vantaggio dalla guerra.
– Blackout dei server di CrowdStrike, Trump programma una chiamata con Zelensky esattamente lo stesso giorno. Trump ha affermato che CrowdStrike nascondeva i server in Ucraina prima della farsa dell’impeachment.
-Il secondo tentativo di assassinio di Trump è stato compiuto da un uomo che ha combattuto in Ucraina. Guadagnava 3k al mese eppure andava in giro a reclutare soldati a sue spese? Se Trump vincesse le elezioni, sia lui che RFK JR hanno affermato che il treno del complesso finanziario militare-industriale si fermerebbe.
https://x.com/Ultrafrog17/status/1835712503998767376
C’è chi ipotizza connivenze nei servizi?
La decisione di Trump di giocare a golf è stata presa all’ultimo minuto
Come faceva il potenziale assassino a sapere di trovarsi in quel luogo in quel momento?
Aveva informazioni riservate?
L’USSS (United States Secret Service, è una agenzia del governo federale degli Stati Uniti d’America) era sotto il Tesoro fino al 2003. L’USSS è stato trasferito sotto il DHS (Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti).
Chi è responsabile del DHS? Mayorkas (Segretario della Sicurezza Interna nell’amministrazione Biden).
Cosa sta facendo Mayorkas a far trapelare informazioni all’FBI?
L’FBI ha lavorato con Routh? Routh è una risorsa?
È plausibile che vi siano elementi corrotti coinvolti, ma il Secret Service ha dichiarato chiaramente: “Un agente ha fermato Routh prima che potesse sparare a Trump.” Secondo il rapporto, l’agente ha sparato a Ryan Routh dopo aver notato un fucile sporgere da un cespuglio, probabilmente puntato verso l’ex presidente Trump. Routh è poi fuggito dalla scena senza esplodere un colpo, lasciando spazio all’FBI di indagare l’accaduto come un tentativo di assassinio.
Routh, già noto per precedenti reati legati al possesso illegale di armi da fuoco, è finito al centro di un episodio tanto paradossale quanto inquietante. Come è possibile che un uomo, appostato con un fucile di precisione a 300 metri da un ex presidente e candidato alle prossime elezioni, sia accusato solo di “possesso illegale di armi da fuoco”? La semplice presenza di un’arma, senza che questa venga utilizzata, sembra essere trattata con una leggerezza sorprendente, soprattutto considerando l’obiettivo in questione.
Ma c’è un altro livello di riflessione che non può sfuggire: Ryan Routh sembra rappresentare un profilo inquietante di “successo” all’interno di certe élite, la cui mentalità rispecchia quella di molti uomini vicini a Biden o a figure all’interno del cosiddetto Deep State americano. La differenza, però, è che Routh ha varcato una soglia sottile, quella linea invisibile che molti si trovano a sfiorare, condizionati da un contesto politico e culturale che, se non apertamente, almeno tacitamente, legittima certi comportamenti.
Routh è il simbolo di una mentalità in cui l’uso della forza, anche estrema, è percepito come un mezzo legittimo per eliminare l’avversario. Questa stessa logica si riflette a livello geopolitico: quante volte le famigerate “linee rosse” poste verso la Russia sono state attraversate? E perché queste linee vengono superate? Non perché siano considerate legittime, ma perché sono scomode, fastidiose. In realtà, ciò che si desidera non è tanto rispettare queste linee, ma distruggere l’avversario. Ed è proprio questo il fulcro della questione: quando il potere percepisce l’odore del sangue, la logica della violenza diventa sistematica.
Siamo di fronte a un’epopea che, una volta iniziata, sembra difficile da fermare. Il confine tra legittimità e abuso di potere diventa sempre più sfumato, e ogni passo verso la distruzione dell’avversario sembra inevitabile. Ma a quale prezzo? Questi eventi ci ricordano che il vero pericolo non sta solo nei singoli atti di violenza, ma in una mentalità che vede il conflitto come l’unica via per raggiungere i propri scopi, senza considerare le devastanti conseguenze per la società e per il mondo.
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