Europa

Putin propone la pace con l’Ucraina secondo un progetto minimale: l’occidente rifiuta

Il presidente della Russia Vladimir Putin ha proposto all’occidente ed all’Ucraina una serie di misure per cercare di stabilire la pace in Europa. “Oggi presentiamo un’altra proposta concreta e reale per la pace”, ha affermato il leader russo. “La nostra posizione di principio è che lo status dell’Ucraina dovrebbe essere neutrale, non allineato e libero da armi nucleari”.

La proposta di pace di Vladimir Putin è stata avanzata in un momento particolarmente delicato, dopo il vertice del G7, un incontro che ha visto la partecipazione di vari leader mondiali in Italia. Durante il G7, le discussioni si sono concentrate su come affrontare la crisi in Ucraina e le tensioni con la Russia, con molti leader occidentali che sembrano cercare un’escalation del conflitto piuttosto che una risoluzione pacifica.

Putin ha avanzato la sua proposta in risposta a questa situazione di crescente tensione e conflitto, cercando di presentarla come un ultimo tentativo per evitare una catastrofe. La proposta arriva anche alla vigilia di un incontro in Svizzera, convocato per discutere di pace, ma che paradossalmente non includeva la Russia tra i partecipanti. Inoltre, Putin ha sottolineato che la situazione sul campo in Ucraina stava peggiorando, rendendo urgenti misure concrete per evitare ulteriori escalation.

La sua proposta include i seguenti punti principali:

  • Cessate il fuoco immediato: Putin ha suggerito che entrambe le parti cessino immediatamente le ostilità.
  • Ritiro delle truppe russe da certi territori: La Russia sarebbe disposta a ritirare le sue forze da alcune aree occupate.
  • Status neutrale per l’Ucraina: L’Ucraina dovrebbe adottare uno status neutrale, il che implica non aderire alla NATO e non dotarsi di armi nucleari.
  • Riconoscimento della situazione sul campo: Putin ha insistito che le condizioni di pace dovrebbero riconoscere le realtà sul terreno, comprese le regioni che sono entrate a far parte della Russia.
  • Architettura di sicurezza in Europa: La proposta include la creazione di un nuovo sistema di sicurezza europeo che tenga conto delle attuali realtà geopolitiche e garantisca la sicurezza per tutte le parti coinvolte.

In questo contesto, la proposta di Putin si presenta come un tentativo di mediazione per costruire una nuova architettura di sicurezza in Europa che tenga conto delle realtà geopolitiche attuali e delle preoccupazioni di sicurezza di tutte le parti coinvolte.

Pino Cabras in una intervista con Visione TV ha commentato il rifiuto occidentale della proposta di pace di Vladimir Putin, evidenziando diverse critiche e osservazioni chiave:

– Occidente sordo alla Pace: Cabras ha sottolineato come l’Occidente, invece di considerare seriamente la proposta di pace, l’abbia subito liquidata come una farsa, mostrando un atteggiamento di chiusura e mancanza di volontà di dialogo.

– Contraddizioni occidentali: Ha evidenziato le contraddizioni nei discorsi dei leader occidentali, che da un lato accusano la Russia di voler conquistare l’Europa, e dall’altro rifiutano qualsiasi offerta di pace senza proporre alternative concrete.

– Pace e sicurezza in Europa: Cabras ha ribadito che la proposta di Putin è incentrata sulla ricerca di una nuova architettura di sicurezza per l’Europa, che riconosca la situazione sul campo e garantisca la sicurezza di tutte le nazioni coinvolte.

– Insistenza sulla neutralità Ucraina: Ha rimarcato che la richiesta di Putin per un’Ucraina neutrale e non armata è stata fatta più volte, ma continua a essere ignorata dall’Occidente, che invece spinge per una maggiore militarizzazione e coinvolgimento dell’Ucraina nella NATO.

– Ultimo tentativo per la Pace: Cabras ha interpretato la proposta di Putin come un ultimo tentativo di evitare una catastrofe, cercando di preservare la legittimità morale anche in caso di escalation del conflitto, mostrando al mondo che la Russia ha fatto tutto il possibile per cercare la pace.

– Reazioni occidentali: Infine, Cabras ha previsto che molte forze politiche e mediatiche occidentali cercheranno di banalizzare e disinnescare la proposta di Putin, continuando a spingere per la guerra senza considerare seriamente le offerte di dialogo.

C’è da dire che l’occidente ha fatto la stessa cosa nel caso di richiesta di mediazione di Gheddafi, in Libia, In Iraq, in Serbia ed in ogni occasione in cui ha mobilitato il suo apparato militare.

Nonostante le proposte di pace di Putin, l’Occidente sembra determinato a continuare sulla strada della militarizzazione e dello scontro.

La richiesta di sicurezza di Putin è una richiesta chiave della Russia, ripetuta più volte nel corso degli anni.

Pino Cabras nell’interista citata con Toscano con riferimento al ministro della Difesa Crosetto, che ha espresso contrarietà all’invio di ulteriori fondi e armi all’Ucraina, suggerisce che l’incidente aereo di Crosetto (fumo improvviso nel vano bagagli ed atterraggio di emergenza) potrebbe essere un avvertimento per allineare l’Italia alle posizioni più bellicose della NATO.

Attualmente, l’infrastruttura energetica e altre infrastrutture critiche sono state seriamente danneggiate, rendendo l’Ucraina più vulnerabile. Questo potrebbe spingere la Russia a intensificare le sue operazioni militari.

E’ possibile che l’Occidente, in particolare gli Stati Uniti, possa utilizzare operazioni di “false flag” (attacchi sotto falsa bandiera) per giustificare un’escalation del conflitto. Questo tipo di operazioni potrebbe essere utilizzato per manipolare l’opinione pubblica e ottenere supporto per una maggiore azione militare.

In questa fase, osserviamo che gli impatti economici e geopolitici della crisi stanno aumentando, mentre stiamo assistendo ad un cambiamento nei rapporti di forza a livello internazionale e le alleanze che si stanno formando o rafforzando in risposta al conflitto.

L’ipotesi di un non casuale incidente occorso a Crosetto è detta seriamente. Tant’è che Cabras esprime solidarietà al ministro Crosetto e critica le pressioni internazionali sull’Italia per adottare una posizione più aggressiva. Sottolinea l’importanza di mantenere una politica estera indipendente e di lavorare per la pace piuttosto che per la guerra.

Ciò che si spera è che le imminenti elezioni in vari paesi europei e di come i risultati potrebbero influenzare le politiche verso la Russia e l’Ucraina e che i cambiamenti politici in paesi come la Francia e la Germania possano portare a una diversa dinamica nel conflitto.

Tuttavia ci troviamo in un pessimo contesto internazionale ed in questo momento sembra che alla guida del vascello in tempesta ci sia il cuoco mentre il capitano della nave è ubriaco.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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