Categories: Attualità

Quando si riuniscono contro il terrorismo c’è da aver paura!!!

di Vietato Parlare

Il 2 di febbraio si è costituito un nuovo gruppo di stati con l’obiettivo di ‘distruggere il terrorismo‘, questa volta limitatamente al terrorismo siglato Daesh o ISIS che dir si voglia. Il nocciolo duro sono sempre gli stessi, gli stessi Stati che hanno attaccato la Libia inscenando la solita scusa della difesa dei diritti ( ivi causando l’avvento di al Qaeda e poi di ISIS) .

Questa volta si riuniscono in funzione anti-ISIS.  Non è la prima iniziativa: lo hanno fatto già  con la coalizione anti-ISIS per quasi due anni senza alcun risultato. Fino all’intervento russo, che nel giro di pochi mesi, ha risolto quasi del tutto la crisi siriana, almeno sul campo di battaglia. Se non ci fosse stata la terribile voglia di democrazia (o non si sa chè) di questi stati che continuamente si riuniscono ‘per fare qualcosa di bene’, ora la Siria sarebbe in pace e prospera, non avremmo popoli in fuga, non avremmo il terrorismo a casa nostra.

Ma eccoli di nuovo qui a spese dei contribuenti a raccontarci falsità, a farsi paladini della giustizia, a ‘rimediare le cose’ (in realtà sempre aggravandole) che loro stessi hanno causato. C’è ancora da aver paura: il segretario di Stato americano John Kerry nel suo intervento allo Small Group anti-Isis riunito ieri a Roma alla Farnesina, ha detto che si dovranno  “aumentare gli sforzi” per vincere questa guerra”. “Il mondo si aspetta sicurezza da noi e noi distruggeremo l’Isis”

ed ha aggiunto:

[su_quote]La guerra sarà lunga, più di quelle guerre tra uno Stato ma è fondamentale se vogliamo soffocare Daesh e mettere a nudo le loro bugie. La crisi siriana peggiora giorno dopo giorno, 13,5 milioni di siriani hanno bisogno di assistenza umanitaria e 6 di essi sono bambini.

Assad adotti misure immediate per mettere fine all’assedio delle città dove i siriani muoiono di fame.

Finché i negoziati a Ginevra procedono, pretendiamo che ci sia un cessate il fuoco e un pieno accesso umanitario, lo dice una risoluzione dell’Onu votata anche dalla Russia,[/su_quote]

Qualche giorno prima gli ha fatto come al solito, da accompagnamento, il nostro ministro Gentiloni che in un Tweet, ha scritto:


[su_heading style=”modern-1-dark” size=”19″]Può bastare. Ora smascheriamo facilmente la cattiva coscienza e le bugie di questi nuovi ‘amici di merende’:[/su_heading]

[su_panel]1. OPPOSIZIONI – Chi è il portavoce a Ginevra?

Le opposizioni di cui parla il ministro Gentiloni sono rappresentate a Ginevra  da Mohammed Alloush, voluto fortemente da Ryad è il leader politico della milizia salafita Jaysh al-Islam (Esercito dell’Islam) colpevole di gravissimi crimini contro l’umanità . Il gruppo, presente soprattutto nella zona di Damasco, racchiude in sé più di 45 milizie , conta 20.000/25.000 uomini ed è sostenuto fortemente (sia finanziariamente che militarmente) dai sauditi .

Mohammed Alloush all’inizio della guerra siriana ha diffuso video di propaganda apertamente confessionali, sollecitavano l’espulsione di sciiti e alawiti da Damasco. Per ‘compensare’ queste sue note posizioni, russi e siriani hanno chiesto la presenza di altri gruppi di opposizione più moderati come negoziatori ma la proposta è stata respinta. Il mediatore per l’Onu è De Mistura che rilasciava questo tipo di interviste: ‘i missili e i mortai dei ribelli sono più precisi’. Certo in guerra vale la politica del compromesso: ma fino a che punto?!

2. CATASTROFE UMANITARIA – L’hanno causata proprio gli appartenenti al gruppo SMALL GROUP

Sì, lembargo ancora comminato proprio dagli stati appartenenti allo SMALL GROUP (Italia compresa) è la causa principale del disastro umanitario. L’embargo però non è operativo nelle aree controllate dai ribelli, compreso l’afflusso delle armi revocato nell’agosto del 2013.

Qui sono gli effetti nefasti di questo iniquo provvedimento: ‘‘L’embargo occidentale alla Siria, inumano ed illegale‘ (vedi anche anche qui ‘modeste proposte per aiutare i profughi siriani’qui interrogazione ministeriale , qui appello contro l’embargo delle monache trappiste, qui appello a parlamento tedesco).

Quindi è ipocrita strapparsi le vesti quando da subito si potrebbe fare molto per alleviare le sofferenze. La sola ragione per cui si preferiscono ‘ i corridoi umanitari’ è perchè questi favorirebbero i ribelli assediati dalla forze governative (come abbiamo visto a Mayada, quando arrivano gli aiuti i ribelli se ne appropriano e non li distribuiscono alla popolazione, usata abitualmente come ostaggio).   [/su_panel]

[su_heading style=”modern-1-dark” size=”19″]MA CHI SONO GLI STATI CHE COMPONGONO LO SMALL GROUP?- Ecco la nota con cui l’ONU ci fornisce l’elenco dei partecipanti alla (nuova?) coalizione:[/su_heading]

[su_quote]La nuova coalizione ”SMALL GROUP” raggruppa ”i paesi maggiormente impegnati nel quadro della Coalizione internazionale anti-Daesh, cui spetta un ruolo particolare di guida politica e strategica dello sforzo collettivo, è co-presieduto dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e da Kerry, e vede la partecipazione dei ministri degli Esteri di 23 paesi, europei, occidentali e della regione, e dell’Alto Rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini”.

[/su_quote]

Questo è l’elenco dei 23 paesi membri dello Small Group + Unione Europea:

Arabia Saudita – Australia – Bahrain – Belgio – Canada – Danimarca – Egitto – Emirati Arabi Uniti – Francia – Germania – Giordania – Iraq – Italia – Kuwait – Norvegia – Nuova Zelanda – Paesi Bassi – Qatar – Regno Unito – Spagna – Stati Uniti d’America – Svezia – Turchia[su_divider]

[su_heading style=”modern-1-dark” size=”19″]- E’ LA CONFERMA CHE E’ UNA PRESA IN GIRO – Nell’elenco noterete gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita, il Qatar, la Turchia. Gli Stati Uniti sono responsabili della nascita e del favoreggiamento di ISIS fino all’intervento russo.[/su_heading]

[su_panel]3. GLI STATI UNITI HANNO FAVORITO LA NASCITA DELLO STATO ISLAMICO (ISIS)  –

Lo SMALL GROUP è una gigantesca presa in giro, In un rapporto del 2012 della DIA , ora declassificato,  leggiamo chiaramente che l’occidente, gli stati del golfo e la Turhia dovevano supportare lo stabilirsi di ”un dichiarato o non dichiarato principato salafita nell’est della Siria”,  (Hasaka e Der Zor ), allo scopo di far cadere ‘il regime siriano’

E proseguendo leggiamo: “l’occidente dovrà facilitare l’ISIS per far cadere Assad” il suo compito sarà di  “Stabilire un Principato salafita in Siria”, Facilitare la nascita di uno Stato islamico , al fine di isolare il regime siriano”[/su_panel]

[iframe src=”http://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2015/09/Pg.-291-Pgs.-287-293-JW-v-DOD-and-State-14-812-DOD-Release-2015-04-10-final-version11.pdf” width=”100%” height=”500″]

[su_panel] 4. I PRINCIPALI SOSTENITORI DELLO SMALL GROUP SONO ANCORA I PIU’ ATTIVI  NELLA DESTABILIZZAZIONE DEL MEDIORIENTE – 

Gli Stati Uniti, inoltre sono gli ideatori di al-Qaeda in funzione antisovietica negli anni 90′ e finanziatori dei gruppi jadisti siriani e iracheni.

Il New York Times (qui pdf) ha  rivelato che l’Arabia Saudita ha finanziato per “diversi miliardi” la guerra segreta della CIA in Siria.

Altri collaboratori  a questa campagna della CIA sono stati citati dal giornale. Questi collaboratori sono ancora una volta: la Turchia (…prove? vedi qui, qui e qui) la Giordania e il Qatar. Di questi, il principale finanziatore è l’Arabia Saudita .

Secondo il New York Times, «gli alti funzionari degli statunitensi non hanno rivelato l’importo del contributo saudita, che è di gran lunga il più grande finanziamento estero del programma di fornitura di armi ai ribelli che combattono le forze presidente Bashar Assad.[/su_panel]

Alla fine della conferenza stampa, una giornalista che dopo aver chiesto ripetutamente la parola, ha detto semplicemente ‘voi avete creato Daesh’ è stata prontamente zittita e accusata di azione illegale e di ‘manifestazione non autorizzata’.

A voi, le debite conclusioni.[su_spacer]

 

 

 

 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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