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… Quanto "debito" hai?

Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi, e non i capi del governo, controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve… Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo, né decenza: il loro unico obiettivo è il profitto. – Napoleone Bonaparte, 1815

“Il debito pubblico” è stato  inventato da politici e banchieri in modo da arricchire  gli speculatori privati delle Banche Centrali qui in Italia come negli altri sistemi bancari tradizionali.

Quando lo Stato chiede soldi alla Banca Centrale, egli paga il costo del valore nominale con titoli e beni del debito pubblico (e non solo i costi tipografici), in pratica commissionando a se stesso il bisogno di imporre tasse sempre più crescenti a cittadini e aziende. Il valore della moneta lo decide la Banca Centrale che ha deciso parametri convenzionali. Per questi parametri convenzionali noi abbiamo già cominciato male, accettando un cambio non giusto lira – euro  perdendo cifre folli.

Tutto accade attraverso la Banca Centrale Europea,  esente da qualsiasi controllo democratico, uno stato sovrano sopra qualsiasi persona.

Così è il sistema monetario mondiale , è fondato sul debito, è stato necessario ed è stato inventato dagli USA nel dopoguerra per far risalire l’economia americana e finaziari i vari piani Marshall, ma è un guaio quando non si ha la sovranità della moneta, è l’europa l’unico caso che uno stato nazionale non ha sovranità monetaria, a questo punto a che serve un ministro dell’economia se non ha voce sulla banca centrale e sulla possibilità di stampare moneta?

Si sta guardando al problema in un modo sbagliato, dentro un recinto, in cui ci hanno messi tutti.  E’ il sistema di eurolandia che non funziona. E’ più giusto che ognuno faccia la sua moneta e che ogni comunità nazionale, ogni stato abbia la sovranità monetaria, se uno non ha proprietà della moneta non può innescare un momentaneo meccanismo inflattivo che può risolvere momentanei momenti di stasi nella crescita rilanciando i consumi.

debito pubblico?

Questo in italia è stato fatto per anni. Direte … “e quardate che debito ci ritroviamo!!!  ”  , guardate che il problema italiano non è il debito ma il debito riferito al prodotto interno lordo, che non deve essere superiore al debito. Lo stato italiano ha risolto il problema sempre svalutanto la moneta e rilanciando l’economia. Oggi,  la Germania in testa e la BCE,  non vuole che questo avvenga. Perchè’ Perchè loro non ne hanno bisogno. Preferiscono che noi ci salassiamo. Chiaro no? Ma così facendo non è detto che si risolva il problema perchè oltre un certo limite si va in recessione. Che significa che entra denaro nelle casse dello stato ma diminuiscono i consumi e le imprese vanno all’estero.

Abbiamo due diverse monete : la moneta proprietà e la moneta debito. La moneta proprietà era la moneta d’oro e la moneta d’argento. La moneta basata sul simbolo intrenseco alla moneta che stava in mano al portatore( valore intrinseco oro e argento) . Questa moneta non c’è più. Questa moneta non era controllabile dalle banche centrali. Ora quando la BCE emette denaro espropria e indebita la collettività nazionale. La moneta è un titolo di debito e perciò le comunità nazionale devono CORRERE come nell’esempio fatto inizialmente per arrivare ai parametri decisi dalla BANCA CENTRALE.

La BCE non può fare la stessa politica per tutti.  Non si può correre in un gruppo di persone alla velocità del più forte. In una famiglia normale si diminuisce la velocità, se si vuole proseguire insieme. Altrimenti ognuno va per conto suo e poi si aspetta che arrivino agli altri, ritrovandosi alle tappe. Quindi questa politica non va bene sin dal concetto.

La banca centrale europea è l’unica che decide sull’emissione della moneta e presta il denaro creando debito. Come si restituisce questo debito con il prelievo fiscale, alle industrie, alle famiglie, alle imprese, sui consumi etc. Quindi le spinte inflazionistiche o deflazionistiche sono programmati dai creatori della moneta.

Domanda : perchè non si svaluta un pò l’euro per far riprendere i consumi e risollevare le economie dato che anche la Germania non se la passa così bene?

E non bisogna credere e liquidare queste cose che ” è roba da tecnici”, è ciò che ci vogliono far credere. Non è vero.  Sono meccanismi elementari. Sfatiamo questi miti che fanno comodo solo al potere finanziario.

E per quanto riguarda i rimedi alla crisi attuale , è ormai da “Bar sport” insistere ancora sull’intervento sulle pensioni come unico ritornello, come “toccasana”, come soluzione “definitiva”.
Invece  è inutile intestardirsi a difendere l’euro come “moneta forte” e sulla deflazione , sarebbe una cosa logica che anche un bambino può capire, ma i burocrati di eurolandia non lo capiscono.

Nel seguente articolo lo dice autorevolmente ,  il proff. Paul Robin Krugman , premio Nobel per l’economia 2008 , (autore di numerosi volumi, dal 2000 collabora con il New York Times scrivendo editoriali d’opinione (op-ed) bisettimanali. Attualmente professore di Economia e di Relazioni Internazionali all’Università di Princeton:

... “tutte le misure necessarie” per evitare il collasso dell’Eurozona hanno imboccato una strada sbagliata. “

Perchè se si ammette la speculazioni per cui in una sola giornata si distruggono 25 milioni di euro di valore REALE, con strumenti NON REALI la BCE si rifiuta di agire su qualcosa che è solo valore NOMINALE? Perchè si è scelto che l’Italia non potesse avere alcun titolo nel decidere la politica della BCE? Perchè la BCE è formata dalle Banche Nazioali, che a loro volta sono formate da banche private?

Se la moneta di oggi non è garantita più dall’oro, le monete non sono convertibili e i costi relativi alla stampa sono praticamente inesistenti, la moneta è un valore convenzionale che esiste solo perchè circola, la moneta è nominale al 100%, cioè è accetta per convenzione dai vari stati.

Quindi la crisi è voluta e realizzata dalla politica della  Banca Centrale Europea che non vuol intervenire sul valore dell’euro, ma preferisce accettare di mettere nelle costituzioni il pareggio di bilancio. Chè è una cosa mostruosa: la costituzione da garanzia a tutela dei cittadini diventa una garanzia verso le banche.

Pensate che cosa vorrebbe dire in un’impresa questo o in una in una famiglia?

Se qualcuno di voi è pratico di economia capirà che non sono sciocchezze ma che questo è il punto  (da sviluppare  e approfondire, ma pur sempre  il punto). Perciò la crisi per me ha due evidenze : la prima è che si preferisce indebitare le famiglie che stampare più moneta abbassando il valore a livello internazionale ( il dollaro ne ha guadagnato perchè le esportazioni sono aumentate in un primo tempo , poi capirete che è successo perchè non sono seguite politiche di sostegno e di rilancio), la seconda è la tentazione  di  arrivare ad un’europa unita più velocemente. Se la BCE effettua prestiti  le economie nazionali si indebitano con la BCE che fa prestiti come in Grecia , non si diceperò  che la Grecia con gli interessi deve però restituire il 97% del prestito stesso)  .

Una collettività impaurita di veder tramutare in fumo tutti i frutti e le prospettive  del proprio lavoro accetterà ogni cosa, ogni imbroglio, ogni “salvataggio e aiuto” che in realtà accellererà  in maniera antidemocratica una integrazione europea che priviligerà senza alcuna discussione una centralità del parlamento europeo e le relative  leggi  approvate in clima d’emergenza sull’onda dell’emotività e della paura non rispettose delle diversità nazionali  e delle tradizioni dei vari popoli.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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