Questa civiltà è infuriata e se la prende anche con la sirenetta

Da epidemia infettiva alle vie respiratorie sembra che il coronavirus si stia trasformando in una grave epidemia mentale. Altrimenti, come valutare le notizie su chi i combattenti contro la discriminazione ora se la prendono con ogni tipo di statua, ma non solo i personaggi storici ma anche quelli delle favole?

La Danimarca si è svegliata venerdì dalle parole” pesce razzista” scritto sulla base della Sirenetta, una statua di bronzo in onore della famosa fiaba di Hans Christian Andersen, che si trova su una roccia in mare sul molo di Copenaghen.

Hmm. Si scopre che la Sirenetta è razzista, ma qual è il suo razzismo? Forse si stava nutrendo esclusivamente di piccoli pesci neri?

E a Portland il 2 luglio hanno demolito una statua di un alce, eretta nel 1900 in memoria degli animali che c’erano nelle foreste dove apparve Portland

monumento alle alci a Portland
monumento alle alci a Portland

Quindi un’alce razzista. Ma, di cosa è colpevole l’alce?! Forse non è colpevole di niente: è chiaro che la mandria è andata in collera perché i monumenti ai politici ed ai personaggi storici sono finiti e così ora cercano qualcos’altro.

È difficile che la follia si fermi, a meno che non venga fermata con la forza. Ma ciò non accade e ciò vuol dire che questa passione è condivisa da tutti.

Intanto anche la metropolitana di Berlino sconvolge i Mori. Così a Berlino la stazione della metropolitana “Street of the Moors” sarà ribattezzata .

Precisamente, la stazione della metropolitana “Street of the Moors” a Berlino sarà ribattezzata in “Glinka Street” in onore del compositore russo Mikhail Glinka. Lo ha riferito Venerdì 3 luglio, la compagnia di trasporti di Berlino BVG. La decisione è stata presa dopo un lungo dibattito sulla natura discriminatoria del nome “Streets of the Moors”. “Comprendendo le controversie sul nome “Streets of the Moors”, BVG ha deciso di non utilizzarlo più come nome per la stazione”, afferma la nota.

A proposito, in Germania, iniziarono un dibattito che ha a tema se varrebbe la pena rimuovere il monumento a Bismarck , perché è anche un razzista e fondatore delle colonie tedesche. Bene, in realtà sono apparse dopo di lui, ma di questi tempi non ci farà caso nessuno…

Comunque in questo caso l’idea non è stata di un beota manifestante ma di un pastore dell’Accademia teologica evangelica di Amburgo, Ulrich Hentschel, che ha proposto di tagliare la testa al monumento al “cancelliere di ferro” della Germania Otto von Bismarck ad Amburgo.

“È estremamente importante abbattere la monumentalità e la forza di questo monumento”, ha sottolineato il pastore. “Alla fine, il vecchio Bismarck non dovrebbe più dominare la sua posa eroica con la spada di Amburgo. È noto che dopo l’esitazione iniziale ha fondato la politica coloniale della Germania. Alla conferenza di Berlino, da lui convocata, si trovò con gli altri chinati sulla mappa dell’Africa, e divisero il continente tra loro, come una banda di ladri ”, ha affermato Hentschel. 

bismark

Nel frattempo, i Paesi Bassi intendono escludere l’indicazione del genere dalle carte d’identità. Ora gli olandesi possono considerarsi chiunque, ovvero de-generati furbi asessuati.

Precisamente le carte d’identità dei cittadini olandesi in futuro non includeranno il genere. Questo cambiamento dovrebbe essere attuato dal 2024 al 2025, secondo una lettera del ministro dell’Istruzione, della cultura e della scienza dei Paesi Bassi Ingrid van Engelshoven, inviata sabato 4 luglio al parlamento del paese. Secondo lei, in tal modo il governo vuole “ove possibile, abbandonare la registrazione facoltativa del sesso”. Così, i cittadini dovrebbero “creare la propria identità e vivere in completa libertà e sicurezza”, ha spiegato il ministro.

Naturalmente non tutti i cittadini europei sono entusiasti di tali innovazioni, che sconvolgono notevolmente la mente dei rappresentanti  del nostro governo.

Sì perchè, anche in Italia – come sappiamo – è in attesa la legge sulla trans-omofobia. Una accelerazione per il COVID 19. Ma tutto questo che c’entra con la pandemia e come mai  questa passione è ritenuta più urgente dell’imminente tracollo definitivo della nostra economia?

Degenerazione in marcia, diretta verso la fine assordante e senza gloria della civiltà occidentale, in cui il potere detta le nuove direttive ai non morti.

G.C.

Lascia un commento