Un radicale islamico ha ucciso tre fedeli nella basilica di Notre-Dame, al grido di “Allah Akbar” . Secondo il rapporto della polizia ed i testimoni, una donna di 70 anni è stata decapitata, altre due persone uccise , e diverse sono state ferite.
L’aggressore, un immigrato tunisino arrivato da poco in Francia via Lampedusa, è stato ferito durante l’intervento della polizia e portato in ospedale. Secondo il sindaco di Nizza Christian Estrosi, “continuava a ripetere davanti a noi “Allah Akbar” mentre era medicato sul posto”.
L’aggressore evidentemente ha colpito per odio religioso e probabilmente si è mosso per la stretta legislativa di Macron (altro movente possono essere le vignette di Charlie Hebdo), probabilmente essendosi reso conto del punto di non ritorno.
Per tutta risposta non è stato attaccato lo stato ma persone inoffensive in una chiesa.
L’orrore nella Cattedrale di #Nizza senza senso… una preghiera per le vittime del vile attentato #Nizza #Nice06 #niceattentat #nice pic.twitter.com/ZA1cuHc3BE
— Marco Ferraglioni (@MFerraglioni) October 29, 2020
L’episodio è stato classificato come atto di terrorismo. Da tempo la Francia sta provando ad eradicare il terrorismo alla radice ma senza riuscirci. Ogni piccolo passo di cambiamento, scatena l’ira di chi dice di rappresentare il vero islam… Erdogan ha dato un segnale molto chiaro, Macron è stato del tutto delegittimato e sarebbe un pazzo ‘che si deve far curare’ . Questo messaggio è stato recepito.
Non migliore di quella francese, la situazione degli altri paesi europei dove la subordinazione degli stati laici nei confronti dell’Islam è totale (e non parlo l’Islam più moderato ma dell’Islam saudita, wahabita e quello dei Fratelli Musulmani).
È questo l’esito di un occidente che prova odio contro sé stesso e vuole emanciparsi dalle sue origini , ma più se ne distacca e più sprofonda in un limbo in cui solo la forza della vigilanza e una società militarizzata potrà evitare il peggio.
Le reazioni:
- il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha annunciato su Twitter la convocazione di una “riunione di crisi” a Place Beauvau mentre l’Assemblea nazionale ha deciso di osservare un minuto di silenzio in solidarietà con le vittime .
- Il primo ministro Jean Castex ha lasciato frettolosamente l’Assemblea nazionale per recarsi anche sul posto.
- La Conferenza dei vescovi di Francia (CEF), ha descritto questo attacco come un atto “indicibile” ed ha annunciato che alle 15:00 le campane delle chiese in Francia avrebbero rintoccato a morto, perchè – ha detto – “i cristiani non devono diventare un bersaglio da uccidere”.
- la Santa Sede – per mezzo del portavoce vaticano Matteo Bruni – ha condannato il massacro dei fedeli nella chiesa di Notre Dame di Nizza affermando che “il terrorismo e la violenza non possono mai essere accettati”.
- Il comunicato aggiunge che “Il Papa è informato della situazione ed è vicino alla comunità cattolica e prega per le vittime e i loro cari, affinché la violenza si fermi, in modo che possiamo ancora una volta essere considerati fratelli e sorelle e non come nemici, in modo che l’amato popolo francese possa reagire unito al male con bene ”,
Le prime dichiarazioni:
- il sindaco di Nizza Christian Estrosi, spera “che la Francia si esoneri dalle leggi di pace per annientare definitivamente l’islamofascismo [islamofascismo? NdA] del nostro territorio”, così ha detto chiedendo che “tutte le chiese siano messe sotto sorveglianza o chiuse, così come tutti gli altri luoghi di culto della città ”.
- Il Consiglio francese del culto musulmano ha emanato un comunicato in cui condanna fermamente l’attacco terroristico avvenuto vicino alla basilica di Notre-Dame a Nizza. Inoltre annuncia di annullare i festeggiamenti della festa di Mawlid in segno di lutto e solidarietà con le vittime e i loro parenti.
Scatta il piano Vigipirate
Ora in base al piano Vigipirate (acronimo di VIGIlance et Protection des Installations contre les Risques d’Attentat Terroriste à l’Explosif, vigilanza e protezione dei servizi contro il rischio di attentati terroristi esplosivi) , un piano di sicurezza ideato nel 1978 dal Presidente della Repubblica francese la sicurezza degli edifici, dei trasporti e dei luoghi pubblici, saranno protesi da presidi delle forze di sicurezza.
Si tratta di una intensificazione della vigilanza che viene presa subito dopo un atto di terrorismo per un tempo limitato, ovvero per il tempo di gestione di una crisi. Vedremo a questo punto se la Francia metterà in atto ancora palliativi o passerà a misure più radicali, comprese – si spera – una differente valutazione della propria politica estera riguardo la Siria..[/su_section]
Domani si svolgerà un consiglio di difesa, presieduto da Emmanuel Macron, al palazzo dell’Eliseo mentre il piano Vigipirate è stato elevato al grado massimo.
Nizza era già stata colpita da un atto di terrorismo il 14 luglio 2016 nel lungomare Promenade des Anglais da un camion che piombò sulla gente uccidendo 86 persone.
Con l’attentato odierno i morti per intolleranza religiosa conteggiati dal 1015, salgono a 262 . Naturalmente tutti sono stati compiuti da islamici e non da cristiani.
Altri due attentati ad Avignone e Jedda
Sempre nella mattinata anche in un’altra città della Francia, Avignone, un uomo armato di coltello è stato ucciso dalla polizia dopo aver tentato di attaccare gli agenti per strada al grido di “Allah Akbar”
Attacco anche a Jedda in Arabia Saudita al consolato francese dove un uomo ha attaccato la guardia con un coltello. La guardia ha riportato ferite ed è stata portata in ospedale.
Conclusione
Tutti i tre episodi in mattinata. Quattro morti per una caricatura in due settimane.
La Francia come tutta l’Europa e l’occidente metterà in atto l’emergenza di routine e una fugace indignazione.
E’ inutile spiegare loro che non c’è nessun legame tra Charlie Hebdo e una chiesa … per loro un koufar è un koufar.
Per loro Charlie Hebdo o una qualsiasi chiesa sono i due lati dell’Occidente.
Arriveranno da parte islamica le condanne ma di solito sono il “Condanno questo attacco ma ..”
Eppure molti musulmani, vogliamo sradicare questo male, ma sono cittadini comuni senza un’influenza sufficiente per farlo.
Allo stesso modo, la stragrande maggioranza di francesi vorrebbero fare qualcosa ma i cittadini sono diventati sudditi , vittime dell‘informazione di istruzione e delle politiche decise da piccole oligarchie che governano in nome di una malinteso concetto di ‘democrazia’.
In definitiva, sono le cattive compagnie e le scelte dei governi che provocano le emergenze. Parlare di implementare decisioni nel senso di fermare o almeno limitare l’immigrazione dai paesi musulmani, equivarrebbe ad essere bollati come fascisti e reazionari o duramente sanzionati con le varie leggi contro l’odio…
L’unica cosa seria è una preghiera per le vittime, per la chiesa, i governanti e tutti noi..
@vietatoparlare