Rapporto speciale: La verità su Srebrenica 20 anni dopo

Su Srebrenica a distanza di anni non si è chiarito ancora sulle responsabilità, presento una versione diversa da quella che tutti conosciamo, perché ognuno si faccia una sua idea su quei fatti.
Alla luce di tutte le guerre compiute dalla Nato e Company, qualche dubbio è bene averlo, a maggior ragione se un lavoro è supportato sempre da elementi non propagandistici ma documentali.
Mi discosto comunque dall’uso da ogni gergo che richiama alle ideologie come l’uso di parole come  ‘anglo-sionista’ o ‘imperialismo’, ‘masse’ ovvero da tutto l’armamentario lessicale da cui traspare un certo armamentario ideologico di qualunque colore esso sia, perché non mi è mai piaciuta la storia dei buoni e dei cattivi ‘a prescindere’ ed ‘una volta per tutte’. Propongo perché la documentazione è ben fatta ed il lavoro indubbiamente ottimo.

Vietato Parlare

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”18″ align=”left”]Rapporto speciale: La verità su Srebrenica 20 anni dopo[/su_heading]

Che cosa è stato irrefutabilmente stabilito, e che cosa non lo è stato

Per ben 20 anni, il quadro completo di quello che è accaduto, e non è accaduto, dentro e intorno alla presunta “zona di sicurezza” delle Nazioni Unite nella città di Srebrenica in Bosnia-Erzegovina nel luglio 1995 è stato soppresso. È arrivato il momento di sollevare la nebbia di segretezza e di disinformazione.

La scorsa settimana è stato ricordato al mondo che sono passati 20 anni dagli eventi successivi all’ingresso dell’esercito serbo-bosniaco a Srebrenica, e oggi sto postando un rapporto speciale su questo evento, che considero di importanza assolutamente cruciale nella storia del mondo, non solo a causa del gran numero di persone morte in questo evento, ma anche perché è servito come pretesto per la prima guerra di aggressione completamente illegale  da parte degli USA / della NATO, che hanno attaccato i serbo-bosniaci in violazione dello Statuto delle Nazioni Unite. Tutte le successive guerre di aggressione dell’Impero Anglo-Sionista (Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, Yemen, ecc.) hanno il loro prototipo nella guerra contro i serbi di Bosnia.

Posso personalmente testimoniare che sono stati espressi dubbi su ciò che è realmente accaduto (o non è accaduto) a Srebrenica all’interno di, diciamo, “circoli ben informati”, nei giorni della conquista serbo-bosniaca della città. Non posso dare un nome a questi circoli, ma diciamo solo che sto parlando di persone con accesso diretto ad informazioni riservate provenienti dalla Bosnia. Una cosa è stata stabilita immediatamente: che un gran numero di uomini armati bosniaco-musulmani aveva tentato uno sfondamento da Srebrenica a Tuzla e che 1) molti erano stati uccisi *in combattimento* con i bosniaco-serbi e che molti effettivamente ce l’avevano fatta ad arrivare a Tuzla.

[Integrazione: Srebrenica era stata dichiarata “zona sicura” dalle Nazioni Unite. Ciò significava due cose principali: in primo luogo, che i bosniaco-musulmani dovevano demilitarizzare totalmente l’intera città, mentre i bosniaco-serbi dovevano smettere di attaccarla, e non pensare neppure di entrarvi. Questi “rifugi sicuri” delle Nazioni Unite erano destinati solo ai civili. In realtà, però, i bosniaci-musulmani mantennero un’intera Divisione di Montagna a Srebrenica e continuarono a rinforzarla sia via terra che per via aerea. A rendere le cose ancora peggiori, i bosniaco-musulmani utilizzavano costantemente Srebrenica come base sicura per attaccare le posizioni bosniaco-serbe attorno alla città. All’inizio della guerra, i bosniaco-musulmani avevano già bruciato tutti i villaggi bosniaco-serbi attorno a Srebrenica e massacrato la maggior parte dei civili che vi avevano trovato vivi (stiamo parlando di diverse migliaia di civili). I bosniaco-serbi locali avevano promesso che un giorno si sarebbero vendicati per questi massacri e alcuni di essi lo hanno fatto davvero quando i bosniaco-serbi sono entrati a Srebrenica. Inutile dire che nulla di tutto questo è stato mai segnalato dalla corporazione dei media sionisti occidentali].

L’altro fatto che tutte le persone “ben informate” sapevano è che c’erano stati diversi massacri “sotto falsa bandiera” a Sarajevo, in particolare i cosiddetti “massacri del mercato di Markale” (nel 1994 e nel 1995), entrambi non attribuibili ai serbo-bosniaci, cosa che la UNPRFOR sapeva, ma non poteva dire pubblicamente.

Anche se sono convinto che la narrativa ufficiale su Srebrenica (che parla di un deliberato omicidio di massa o persino di un genocidio organizzato dai bosniaco-serbi) sia falsa, sono anche giunto a credere che non sia stato neppure un “semplice” attacco sotto falsa bandiera. Srebrenica è stata una combinazione simultanea dei seguenti fattori:

1. Le operazioni di combattimento tra le forze regolari bosniaco-serbe e le forze bosniaco-musulmane che cercavano di uscire da Srebrenica.

2. L’esecuzione “spontanea” di un certo numero di civili e prigionieri di guerra da parte di bosniaco-serbi in cerca di vendetta.

3. L’esecuzione deliberata di un certo numero di civili e prigionieri di guerra non ordinata dai bosniaco-serbi, ma da alcuni funzionari jugoslavi (federali).

4. Una deliberata operazione di guerra psicologica degli USA per gonfiare grossolanamente il numero delle vittime e darne la colpa ai bosniaci-serbi.

Devo dire qui che ho appreso il punto 3 solo molto recentemente da un contatto ben informato serbo, nel quale ripongo piena fiducia. Mentre non posso corroborare la sua affermazione, questa si ‘adatta’ perfettamente a quello che so. Questo contatto è attualmente riluttante a entrare nei dettagli o a fare nomi, ma sono fiducioso che la verità su questo verrà fuori molto presto.

Ciò che non è meno importante di quello che è stato Srebrenica, è precisare ciò che non è stato.

1. Non è stato un genocidio, neanche secondo la definizione più inclusiva di questa parola. In primo luogo, i bosniaco-serbi e i bosniaco-musulmani sono esattamente lo stesso gruppo etnico e ciò che li differenzia è la loro religione. Quindi, qualsiasi discorso di “pulizia etnica” è privo di senso nel contesto bosniaco.

2. È del tutto evidente che né Radovan Karadžić né Ratko Mladić hanno mai dato alcun ordine di commettere massacri. Se avessero voluto dare tali ordini, si sarebbero tenuti lontani dalla scena e non avrebbero fatto quello che Mladić ha fatto quel giorno: far arrivare diversi autobus carichi di giornalisti e poi andare in tv a promettere pubblicamente ai civili bosniaco-musulmani che lui garantiva personalmente la loro sicurezza. È assolutamente chiaro che Mladić e i bosniaco-serbi sono caduti in una trappola accuratamente predisposta dagli Stati Uniti.

3. Tuttavia, ci sono ora prove che sono arrivati ordini da Belgrado di “consegnare” un certo numero di vittime innocenti, che, a loro volta, avrebbero fornito agli USA / alla NATO un pretesto per intervenire. Sì, avete letto bene. Sto affermando che alcuni funzionari di Belgrado stavano operando mano nella mano con gli Stati Uniti.

[Integrazione: per coloro che potrebbero mettere in dubbio che (almeno alcuni elementi) a Belgrado e Washington stessero segretamente lavorando assieme, vorrei ricordare che le autorità federali jugoslave (Milošević) avevano davvero aderito al blocco anglo-sionista contro i bosniaco-serbi, e che quando gli Stati Uniti / la NATO avevano attaccato i bosniaco-serbi, Milošević aveva ordinato alle forze jugoslave di ritirarsi e di tradire i bosniaco-serbi che avevano avuto fiducia in loro {Nota: mi è stato detto da un lettore che, mentre quel tradimento è avvenuto davvero, sotto forma di un blocco, non c’erano invece unità jugoslave sulla linea del fronte nel 1995. Erano state ritirate nel 1992, quando avevano subito pesanti perdite ritirandosi da Sarajevo. Questo potrebbe essere vero – sono passati 20 anni e io scrivo a memoria}. Allo stesso modo, Milošević ha anche tradito i serbi in Kosovo, quando ha ordinato al suo esercito di ritirarsi, anche se questo era sopravvissuto ai bombardamenti della Nato quasi completamente illeso].

Il problema principale nello stabilire la verità su quanto è accaduto a Srebrenica è che letteralmente tutti, compresi gli USA, la NATO, i Paesi europei, e anche la Russia sotto Eltsin e la Jugoslavia sotto Milošević, avevano un grande interesse ad attenersi alla storia ufficiale. Tutte queste forze volevano porre fine alla guerra e gli ostinati bosniaco-serbi non erano disposti ad arrendersi. Così tutti avevano bisogno di un pretesto perché gli Stati Uniti / la NATO attaccassero direttamente i bosniaco-serbi e questo è ciò che è diventata Srebrenica: una parola d’ordine per giustificare un attacco completamente illegale (e, direi, immorale) di una superpotenza e di un’alleanza militare contro una piccola, in gran parte rurale, minoranza religiosa che era colpevole di non aver obbedito all’ordine dell’Egemone quando le è stato detto di farlo.

La mia speranza è che, 20 anni più tardi, questo potrebbe cambiare, e che il più grande cambiamento potrebbe venire dalla parte meno attesa: il mondo musulmano.

Perché?

Per un certo numero di motivi:

In primo luogo, mentre l’Impero Anglo-Sionista ha preteso di agire in difesa dei musulmani in Bosnia e in Kosovo, poi si voltò verso esattamente lo stesso insieme di PSYOPS per attaccare Paesi musulmani come Libia, Iraq, Afghanistan, Siria, Yemen, Sudan, Somalia, ecc. All’inizio erano i “cetnici serbi” che facevano la parte dei cattivi contro “l’Impero della gentilezza” e le sue operazioni di “responsabilità di proteggere” (R2P), ma dopo Bosnia e Kosovo, tutti gli altri “nuovi Hitler” sono stati di Paesi islamici. Vi ricordate le assurdità su “Gheddafi che dava il Viagra ai suoi soldati per stuprare le donne dell’opposizione”? Non vi ricorda lo “stupro come arma di pulizia etnica” della narrativa bosniaca? E il “massacro di Hula” in Siria? Non è come il “massacro di Markale”? Ora che i musulmani sono essi stessi vittime esattamente degli stessi vecchi sporchi trucchi, potrebbero essere molto più disposti a mettere in discussione la versione ufficiale su Srebrenica rispetto a prima.

In secondo luogo, un gran numero di musulmani è davvero morto a Srebrenica. Alcuni in combattimento “legittimo”, ma altri sono stati davvero giustiziati. Gli amici e i parenti di questi musulmani assassinati vorranno sapere chi ha ordinato veramente questi omicidi. Mentre potrebbe essere di conforto per loro vedere Karadžić e Mladić in carcere all’Aja, potrebbero non essere così felici all’idea che i veri colpevoli sono ancora liberi, soprattutto se alcuni di questi colpevoli comprendono funzionari bosniaco-musulmani nel governo di Sarajevo.

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Il massacro di Timișoara non è mai accaduto e la cifra originale di 4.630 “vittime del massacro” è stata successivamente ridimensionata alla molto più piccola, ma ufficiale, cifra di 93. La cifra reale è probabilmente ancor più bassa [NdT:in inglese]

La storia completa e reale di Srebrenica non è ancora emersa, ma la buona notizia è che è finalmente oggetto di ricerca e di discussione. Ancora più importante, musulmani e cristiani ortodossi hanno cominciato a fare ricerche congiunte su questi eventi (vedi sotto). Ciò che è fondamentale in questo momento sono due questioni distinte:

a) L’indagine degli eventi reali sul campo, ciò che realmente è accaduto a Srebrenica e l’istituzione dell’elenco completo dei responsabili dei massacri di civili e prigionieri di guerra, indipendentemente dal luogo in cui sono stati o in cui sono.

b) L’analisi dell’uso che è stato fatto degli eventi di Srebrenica da parte dell’Impero anglo-sionista.

Si tratta di questioni diverse che devono essere affrontate separatamente. Entrambi questi problemi, però, ci obbligano tutti e assolutamente ad accettare di mettere in discussione la versione ufficiale (che, francamente, non ha proprio alcun senso) e di cercare la verità, qualunque essa sia, e a ogni costo.

Come parte di questa ricerca della verità attraverso un dibattito franco e aperto vi presento una serie di documenti molto importanti:

1) Una “Lista dei fatti di Srebrenica” preparata da Stefan Karganović e Aleksandar Pavić.

2) Un rapporto dal titolo “Srebrenica quindici anni più tardi – La questione delle prove“, scritto da George Bogdanich e Jonathan Rooper.

3) Un rapporto intitolato “Una sfida responsabile alla narrativa di Srebrenica” circa una recente conferenza a Banja Luka sul tema “Può Srebrenica, divenuta arma politica, essere trasformata in uno strumento di pacificazione?

4) Il video del discorso dello sheikh Imran Hussein alla Conferenza di Banja Luka.

5) Il video del discorso del professor Aleksandr Dugin alla Conferenza di Banja Luka.

6) Il video di un appello ai bosniaco-musulmani da parte dello sheikh Imran Hussein.

7) Un’analisi dal titolo “La riconciliazione al modo dell’Impero” di “S.P.” circa gli eventi attorno al veto russo al Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla risoluzione “Il genocidio di Srebrenica”, presentata dal Regno Unito.

Per coloro che non li hanno visti, mi piacerebbe rimandarvi anche a questi articoli del passato riguardanti la guerra in Bosnia [NdT:in inglese]:

La verità su Srebrenica, finalmente?

Srebrenica: requiem per un romanzo di propaganda

Il mito del genocidio: usi e abusi di “Srebrenica”

Intervista di Saker a Nebojsa Malić alias “Falco grigio”

Risposta da un bosniaco musulmano

Di chi è comunque la Bosnia?

Risposta a un bosniaco musulmano

C’è molto da leggere, lo capisco, tuttavia credo fermamente che l’argomento sia abbastanza importante da meritare un’analisi e una discussione approfondita e dettagliata.

Voglio anche ripetere che, mentre la mia posizione personale su ciò che è realmente accaduto a Srebrenica è abbastanza chiara, invito coloro che non saranno d’accordo con tale posizione, o con uno qualsiasi dei documenti presentati qui, a presentare le proprie prove e analisi. Mentre non saranno assolutamente tollerati argomenti ad hominem di alcun tipo, io incoraggio un dibattito vigoroso e a conclusioni aperte su questo, e su qualsiasi altro, argomento.

Molta gente ha fatto molti sforzi per presentarvi tutte queste informazioni e spero che le troverete utili e che ne farete buon uso. A tutti coloro che hanno contribuito a preparare questa relazione – il mio più vivo ringraziamento per tutto il vostro tempo e i vostri sforzi!

Srebrenica ha avuto luogo 20 anni fa, ma è ancora oggi utilizzata come arma primaria per coloro che vogliono opporsi ai musulmani e ai cristiani ortodossi. Fintanto che tutti accettiamo di giocare ai “cetnici contro wahabiti”, continueranno a dividerci e a conquistarci. Coloro che insistono contro ogni evidenza che questo racconto sia vero dovrebbero chiedersi chi trae beneficio da questa dinamica. Io sostengo che il vero colpevole è quello che in realtà ha creato tutte le condizioni perché Srebrenica accadesse, e che ha lavorato a questo piano non a Pale e a Sarajevo, ma a Belgrado e a Washington DC. Mi auguro che le informazioni qui sotto contribuiranno a stabilire questa verità.

Saker

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Ho suddiviso (per una migliore leggibilità)  l’articolo originale riportato da  SAKER in 4 parti (compresa questa pagina) di autori diversi:

Rapporto speciale: La verità su Srebrenica 20 anni dopo (questa pagina)

SREBRENICA 1995-2015: Solo i fatti, senza propaganda o abbellimenti

Srebrenica quindici anni dopo – la questione delle prove

Una sfida responsabile alla narrativa di Srebrenica

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