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Rischio Imminente in Europa: al potere una Leadership Pro-Guerra e Escalation della postura aggressiva della NATO

In occasione dell’assunzione della presidenza del Consiglio europeo da parte dell’Ungheria, il leader dell’Unione Europea e membro del blocco militare della NATO, il Primo Ministro ungherese Viktor Orban, ha avvertito: “L’Europa viene sempre più trascinata in una guerra, in cui non ha nulla da guadagnare e tutto da perdere… I burocrati di Bruxelles vogliono questa guerra, la vedono come propria e vogliono sconfiggere la Russia… Continuano a inviare denaro del popolo europeo in Ucraina, hanno sparato alle aziende europee sui piedi con sanzioni, hanno fatto salire l’inflazione e hanno reso difficile la vita a milioni di cittadini europei”.

A questo avvertimento ha fatto eco quello del Capo di Stato Maggiore bielorusso Pavel Muraveiko, che ha dichiarato: “Oggi abbiamo 10 gruppi tattici di battaglioni della NATO con una forza totale di oltre 20.000 persone dislocati vicino al nostro confine… Sei di questi gruppi sono americani… Perché volare qui dall’estero e schierare un contingente qui?… Hanno detto che era temporaneo… Niente è più permanente di qualcosa di temporaneo”. A questo si aggiunge la notizia che “diverse basi militari degli Stati Uniti in Europa, compreso il Comando europeo degli Stati Uniti con sede a Stoccarda, hanno innalzato il livello di allerta alla Condizione di protezione della forza ‘Charlie’, una significativa misura di sicurezza non utilizzata da oltre un decennio”.

A fronte di queste notizie allarmanti, dal giornale online Nord Est si apprende che “la Base USAF di Aviano ha registrato un innalzamento del livello di sicurezza al grado Charlie, il terzo di quattro possibili. Tale livello viene impostato quando vi sono indicazioni di possibili azioni terroristiche o attacchi imminenti contro il personale o le infrastrutture. Una nota è stata diffusa oggi domenica 30 giugno a tutte le basi militari statunitensi in Italia e in Europa“. Secondo il giornale, le basi statunitensi sarebbero in allerta a causa del maggior afflusso estivo dei vacanzieri nella base.

Ma la situazione purtroppo che è fotografata, è peggiore di ciò che si rappresenta. I voli dei jet militari sono aumentati da almeno un mese e segnalati in molte zone della nostra penisola. Il Messaggero riporta la reale provenienza della minaccia: “Le basi militari statunitensi in Europa sono state messe in stato di massima allerta durante il fine settimana. Dal quartier generale del Comando europeo degli Stati Uniti a Stoccarda è stato emesso un avviso comunitario in cui si comunicava che il livello di minaccia per la protezione delle forze era stato elevato alla condizione ‘Charlie’ fino a nuovo avviso”. Il livello di minaccia Charlie “si applica quando si verifica un incidente o si ricevono informazioni che indicano la probabilità di un’azione terroristica o di un attacco contro il personale o le strutture”, secondo il sito web dell’Esercito.

In realtà, la NATO sta assumendo una postura più aggressiva nei confronti della Russia e, di conseguenza, si aspetta ritorsioni sotto forma di guerra ibrida. Questo vuol dire sabotaggi o attentati nelle basi NATO.

Intanto, la rivista russa Sputnik rivela che dieci gruppi tattici di battaglioni della NATO restano di stanza nei pressi del confine della Bielorussia con gli stati membri dell’Unione Europea, ha affermato domenica il capo di stato maggiore bielorusso Pavel Muraveiko. “Oggi abbiamo 10 gruppi tattici di battaglioni della NATO con una forza complessiva di oltre 20.000 persone, situati vicino al nostro confine”, ha detto il Primo Vice Ministro della Difesa ad All-National Television. “Sei di questi gruppi sono americani. Perché volare qui dall’estero e schierare un contingente qui? Hanno detto che era temporaneo“. Muraveiko ha ricordato che esiste un adagio che recita “niente è più permanente di qualcosa di temporaneo”, aggiungendo che tale vicinanza è “fastidiosa e stressante”. Il funzionario militare ha aggiunto che la situazione incoraggia la Bielorussia a valutare attentamente ogni azione intrapresa dalle truppe della NATO, affermando che il Paese sta “studiando le tecniche e i metodi” da loro impiegati.

La mia impressione è che l’establishment progressista, che domina in Occidente e si autoreplica occupando le cariche più importanti della NATO e dell’Unione Europea, si stia preparando alla guerra. Queste cariche sono usurpate da leader scartati dalle elezioni, come la Callas al ministero degli esteri europei o l’olandese Rutte, anch’esso perdente nelle elezioni del suo paese. Sembrano pronti a compiere un gesto inconsulto per limitare ed arginare la debacle che sta avvenendo in Francia ed in tutta Europa.

Vogliono mettere davanti alla presidenza ungherese, che è appena iniziata, un fatto compiuto. Sanno di perdere, che il loro consenso è ai minimi termini, pertanto stanno adottando la repressione e l’usurpazione.

“Le Pen è più potente: il raduno nazionale conservatore schiaccia Macron e i socialisti nel primo turno delle elezioni francesi” e “Macron è già finito. Qualcuno può fermare Le Pen?”(Politico) Sì, può fermarla un’ulteriore menzogna ai francesi, incentivando quel sentimento irrazionale che è la paura. Sia essa il rischio di una ‘ultradestra’ al potere, sia una situazione di caos, un’escalation, o un coinvolgimento della NATO in Ucraina.

Come ha avvisato il leader serbo Aleksandar Vučić, questo è un pericolo imminente. Vučić ha dichiarato che la situazione in Europa è tesa e che ulteriori provocazioni potrebbero portare a una guerra più ampia. Ha anche sottolineato come la NATO stia aumentando la sua presenza militare vicino ai confini russi e bielorussi, creando una situazione esplosiva. Secondo Vučić, questa escalation potrebbe verificarsi nei prossimi giorni, forse addirittura prima delle elezioni francesi del 7 luglio. Senza dimenticare che anche in Gran Bretagna il 4 luglio ci saranno elezioni importanti.

Il rischio è che l’establishment progressista utilizzi questi eventi per consolidare il proprio potere, sfruttando la paura e la destabilizzazione per giustificare ulteriori interventi militari e restrizioni delle libertà civili.

Altro fattore per cui i progressisti illuminati, autori e sostenitori delle più strampalate teorie antiumane perché gnostici e non credenti, ed attaccati al potere, sentendo la missione innovatrice di cambiare il mondo in modo bio-ingegneristico ed egemone, è la debacle di Biden durante il confronto con Trump. Quindi sono tentati di realizzare uno scenario per cui poi Trump, se a novembre sarà eletto, difficilmente potrà sbrogliare la matassa di un caos realizzato volutamente.

Questa situazione è molto grave, perché la gente non è cosciente ed è divisa, adottando vecchie categorie per affrontare tempi del tutto nuovi e pericolosi.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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