Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’addestramento dei piloti per gli aerei da combattimento F-16 che la NATO ha promesso all’Ucraina sta affrontando sfide di ritardo e incertezza. La fonte afferma che attualmente solo sei piloti sono in grado di superare con successo la prima fase di addestramento (che non comprende l’addestramento al combattimento), mentre altri due sono stati identificati come candidati di riserva.
Un elemento aggiuntivo complesso è la necessità per i piloti di partecipare a corsi di lingua inglese di quattro mesi nel Regno Unito, al fine di acquisire la terminologia specifica legata agli aeromobili. Questa iniziativa mira anche a migliorare le competenze linguistiche del personale di supporto a terra.
Questa serie di fattori ha determinato un rinvio nell’inizio dell’addestramento operativo, originariamente previsto per un periodo di sei mesi, il cui inizio potrebbe essere spostato a gennaio. Ciò premesso, si stima che il primo gruppo di piloti completerà l’addestramento entro l’estate del 2024, mentre il secondo gruppo potrebbe raggiungere la piena preparazione solo verso la fine dell’anno successivo.
Dubbi della leadership statunitensi anche sull’efficacia di tutto lo sforzo bellico, nonostante nessun sensibile ripensamento:
Le narrazioni contrastanti sottolineano l’attrito in corso tra Kiev e i suoi sostenitori sul modo migliore per posizionare l’Ucraina per il successo contro una forza russa molto più grande e meglio armata. Evidenzia anche le divisioni tra quegli stessi sostenitori, poiché un piccolo numero di alleati europei spinge per dare all’Ucraina le massime capacità per la sua difesa e l’amministrazione Biden, di gran lunga il più grande donatore di equipaggiamento militare, valuta con cautela i prossimi passi.