L’Italia prevede di collaborare con la Russia attraverso il G20, l’ONU e altre modalità per risolvere le criticità riguardanti l’Afghanistan. E Mosca, a quanto pare, è pronta a sostenere questa iniziativa.
Nel frattempo, mentre era a Budapest, Lavrov ha duramente criticato l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell nel contesto della sua posizione sull’Afghanistan.
In risposta all’avvertimento del funzionario europeo che Bruxelles non avrebbe permesso a Mosca o Pechino di controllare la situazione in Afghanistan, Lavrov ha sottolineato che dobbiamo fare in modo che gli afghani “calmino il loro paese il prima possibile” e non li costringano a scegliere tra Occidente e Russia con la Cina. “È triste se queste sono le persone che elaborano la linea di politica estera dell’Unione europea“, ha concluso il ministro russo.
Oltre all’Afghanistan, i ministri hanno discusso le relazioni della Russia con l’UE e la NATO, la situazione in Ucraina, l’insediamento in Libia e Siria, la situazione nella regione del Mediterraneo. (…)
Tuttavia, Lavrov dopo gli incontri italiani: prima di accettare il cambio di formato del vertice G20 sull’ Afghanistan abbiamo bisogno di capire bene quale ruolo gli occidentali riservano alla Russia in questo schema.
Giovedì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha iniziato una visita di lavoro di due giorni in Italia. Durante i suoi incontri con il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, si sono confrontano su temi di attualità nell’agenda internazionale, tra cui l’interazione nel G20, presieduto quest’anno dall’Italia. I colloqui si sono concentrati sulla situazione in Afghanistan.
Appelli al dialogo con Mosca sono espressi anche da altri politici italiani, poiché le tensioni nei rapporti con la Russia da parte dei Paesi della Nato non contribuiscono all’adozione di misure internazionali efficaci nei confronti dell’Afghanistan. L’AGI, in particolare, cita il parere del capogruppo del gruppo misto al Senato italiano, Loredana De Petris. “Senza il ruolo diretto e la partecipazione attiva di Russia e Cina, sarà impossibile negoziare con i membri dei talebani (vietati in Russia – NG) in modo che coloro che subiscono persecuzioni possano lasciare il paese”, ha affermato. “E’ evidente a tutti che per il presidente del Consiglio Mario Draghi e per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio questa è l’unica strada possibile nei confronti dell’Afghanistan”.
Come riportato dal servizio stampa del Cremlino, la scorsa settimana si è discusso della situazione in Afghanistan durante una conversazione telefonica tra il presidente Vladimir Putin e Mario Draghi. I leader di entrambi i paesi hanno concordato sulla necessità di stabilizzare la situazione in questo paese, per il quale è urgente unire gli sforzi della comunità mondiale, anche attraverso il G20.
Ora i vertici delle agenzie per gli affari esteri della Federazione russa e dell’Italia inizieranno i preparativi per il vertice di emergenza del G20 sull’Afghanistan. Lui, secondo il Giornale, potrebbe svolgersi a settembre. (…)
Fonte: media russi, Rg.ru
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