Il ruolo dell’ESM secondo Regling

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Klaus Regling è il direttore tedesco del fondo salva stati ESM, il potente fondo europeo saldamente in mano tedesca che secondo i piani di Schäuble dovrebbe trasformarsi nel nuovo fondo monetario europeo con una funzione di controllo. La FAZ ci spiega come dovrebbe funzionare il nuovo ESM secondo Regling. Dalla FAZ.net
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Il fondo di salvataggio ESM dovrebbe ottenere nuovi poteri. E’ la proposta avanzata dal direttore generale dell’ESM Klaus Regling in occasione della seduta autunnale del FMI e della Banca Mondiale a Washington. Secondo la proposta in futuro il fondo di salvataggio dovrebbe ricevere il compito di monitorare tutte le economie dell’unione monetaria. Cio’ è necessario per poter creare rapidamente dei pacchetti di salvataggio per tutte le economie della zona euro.
Il cambiamento dovrà essere approvato da tutti i governi in quanto richiede una modifica del trattato ESM. Secondo Regling cio’ dovrebbe avvenire nel 2018, dato che nel 2019 sono previste le elezioni per il parlamento europeo e la nomina di una nuova commissione europea.
Contro ogni automatismo
Il capo dell’ESM ha tuttavia sottolineato che la modifica alla fine “non sarebbe cosi’ rivoluzionaria”. Già ora la metà dei paesi della zona Euro viene monitorata dal fondo di salvataggio. Nel caso della Grecia, dell’Irlanda, del Portogallo, della Spagna e di Cipro cio’ già avviene nell’ambito dei pacchetti di aiuto che questi paesi hanno ricevuto nel corso della crisi. Per altre ragioni vengono osservate anche le economie piu’ grandi dell’Eurozona, ossia la Germania, la Francia, e l’Italia
Per poter prendere le proprie decisioni di investimento, l’ESM deve “capire cosa sta succedendo in Europa”. Regling sottolina che non si tratta di assumere le competenze di controllo della Commissione, ma di una cooperazione reciproca fra i due organi.
E’ soprattutto la Germania ad insistere per dare all’ESM un ruolo piu’ importante. Per questo motivo il fondo salva stati dovrà essere trasformato in un fondo monetario europeo in grado di monitorare la politica finanziaria dei governi. La proposta tedesca comprende anche un meccanismo di ristrutturazione del debito per i paesi della zona euro finiti in difficoltà finanziarie che chiedono aiuto all’ESM.
Sull’argomento Regling ha affermato che in situazioni simili avere a disposizione una procedura ordinata e trasparente è sicuramente un buon obiettivo. Resta tuttavia contrario ad un meccanismo automatico che potrebbe finire per esacerbare la crisi. “Se dovesse spargersi la voce che un paese sta per chiedere aiuto all’ESM tutti inizierebbero a ritirare i loro soldi”, ha spiegato il capo tedesco dell’ESM.

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