Samizdatonline risponde all’accusa di ‘fondamentalismo cattolico’.

[su_panel]Riporto qui la risposta del presidente di SAMIZDATONLINE (associazione di bloggers cattolici a cui “Vietato Parlare” fa parte da anni) all’articolo “FONDAMENTALISMO CATTOLICO, IL PANORAMA ITALIANO” di Vitali Maurizio pubblicato su “La Nuova Europa” – martedì 27 settembre 2016
Vietato Parlare[/su_panel]

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”27″]Fondamentalmente[/su_heading]

Devo confessare che quando l’ho saputo mi è scappato un po’ da ridere. In un articolo su Nuova Europa dedicato ai fondamentalismi cristiani è finito incluso anche il sito di Samizdatonline. Dopo un elenco di persone e siti che conterrebbero pericolosi riferimenti al cardinale Caffarra, monsignor Schneider e Stanisław Grygiel, troviamo scritto questo:

Il cardinale Burke ha affermato che nel caso dell’Amoris Laetitia, «non si tratta di magistero». Come dire: non vincola nessuno. La sua intervista a Repubblica del 10 aprile 2016 ha trovato spazio, oltre che sui siti fondamentalisti tipo Corrispondenza romana, Riscossa cristiana ecc., su una miriade di altri siti di cattolici che si mostrano più o meno scandalizzati da papa Francesco: lafedequotidiana, chiesaepostconcilio, apostatisisidiventa, lamadredellachiesa, samizdatonline, si si no no, unavox, ilgiudiziocattolico e moltissimi altri. Naturalmente anche sul sito di Magister e su La bussola quotidiana; ma in questi due casi anche per dovere di cronaca.

Intanto non si capisce se Samizdatonline è più scandalizzato o meno scandalizzato. Scandalizzato così-così? Del tipo “O mi mi signora Gina”? Naah, se siamo nell’elenco siamo certo nei cattivi. Il che mi obbliga a qualche precisazione, dato che di Samizdatonline sono, a causa della mia mancanza di riflessi nel tirarmi indietro in tempo, presidente indegno ormai da qualche anno.

La nostra associazione è nata una dozzina di anni fa per raccogliere quanti cercano di mantenere una presenza cattolica su internet. E’ un’insalata mista di tante sensibilità ma, come descritto anche nello statuto, “riconosce l’autorevolezza morale dell’insegnamento della Chiesa Cattolica, come formulato dal Magistero ed espresso dal Pontefice”. Sensibilità diverse, ho detto: infatti nel giro delle nostre mailing list ci siamo tante volte accapigliati in discussioni accese su questo o quell’argomento. Ma, credeteci, riconoscendo sempre di avere per Madre la Chiesa.

Il nostro sito è un riflesso di questa diversità: e se ora che i blog sono un poco passati di moda non riusciamo neanche a mantenerlo tanto e gestire molti contributi originali, non mi risulta che sia mai apparso in esso qualcosa di “scandalizzato” nei termini riportati.

Mi dicono che il problema sono i link: nella fattispecie, uno ad un articolo critico di Magister. Ossignùr! Chi mantiene un sito sa bene la storia dei link: li metti, e poi li dimentichi. Quelli sulla home page del mio blog metà sono morti, ed un paio li dovrei effettivamente levare. Si sa: la gente cambia. Fino a ieri Magister era un vaticanista riverito; ma da un po’ risulta alquanto sgradito a certuni. Pare che il fondamentalismo sia come la lebbra: basta il minimo contatto e ti si appiccica. Dovrebbero andare in giro con un campanellino, quelli.

E qui apriamo una certa parentesi. Il link a Magister c’è e io lo lascerei. Perché dice cose interessanti; perché è spesso informato; perché non si limita a rimandare la velina come fanno tanti altri. Devo vergognarmi di lui? Samizadtonline è stata fatta per parlare con chiunque; nel momento in cui abbiamo un Papa che accoglie in Vaticano eretici espliciti come i luterani e imam musulmani, mi sembrerebbe strano censurare chi si professa cattolico e fedele al magistero, se pur non sono a volte d’accordo con quello che dice.

Devo dire che non sono avvezzo a sentirmi dare del fondamentalista, anche se rientra nel novero degli aggettivi che mi sono stati rivolti nel corso di innumerevoli discussioni, spesso da mangiacristiani incalliti. Ero molto più abituato ad “integralista”: era l’insulto comune con cui i mezzi di comunicazione laicisti indicavano me e il movimento al quale appartengo. Non solo da loro: anche da alcuni fratelli cattolici che vivevano e vivono un’appartenenza al cristianesimo con una visione diciamo un poco differente, quelli che uno di loro ha chiamato “cristiani adulti”; a volte così adulti da non essere nemmeno più cristiani. Poiché l’estensore dell’articolo ha, in passato, condiviso con me l’essere il bersaglio di questo epiteto mi sarei aspettato un poco più di prudenza prima di usare etichette da applicare a mo’ di francobollo su tutto ciò che è reo di non attenersi pedissequamente ad una certa vulgata contemporanea.

Come tutte le definizioni un po’ fasulle e vaghe, “fondamentalista” va parecchio stretto a chiunque: a me tira sul cavallo e prude un sacco. Vorrei rassicurare: qui si è fondamentalmente fedeli alla Chiesa, quella che a sua volta ha come fondamento gli apostoli e i profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. Non abbiamo intenzione di ereticizzarci o di diventare scismatici.

Si cerca di essere cristiani al meglio che si può, e se questo significa essere perseguitati anche dai fratelli nella fede, oh beh, condividiamo il fardello con parecchi personaggi illustri: da Don Giussani a Padre Pio. Loro santi, noi indegni cristianelli che cercano il vero, il bello e il giusto: tenetene conto, voi giudici.

Berlicche  socio di  SamizdatOnLine

articoli correlati:

la risposta del vescovo di Ferrara Negri: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-parlano-di-ponti-e-nella-chiesa-mettono-i-muri-17699.ht

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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