L’anniversario della valuta europea e i funerali del taglio da 500 euro [e affini]
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Cosa c’è dietro la liquidazione della banconota «Bin Laden»
Venti anni fa una nuova valuta ha visto la luce. Il 1 ° gennaio 1999, la Banca Centrale Europea (BCE), istituita poco prima, ha iniziato a emettere euro non in contanti, che sostituiva le valute nazionali dei principali Paesi dell’UE. Dal 2002, è stata avviata l’emissione dell’euro in contanti, e nello stesso anno il denaro nazionale è stato ritirato dalla circolazione. Oggi, l’euro è la valuta ufficiale di 19 Paesi dell’Unione Europea, che formano l’eurozona.
Sono state messe in circolazione banconote del valore di 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 €, così come monete da 1 e 2 euro e monete più piccole da 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi. A dicembre 2018, più di 22 milioni di banconote euro erano in circolazione in tutto il mondo. In termini di valore si tratta di 1.231 miliardi di euro.
Può essere che in merito al ventesimo anniversario della moneta comune europea sia stato detto di meno,rispetto a un evento come la cessazione dell’emissione della banconota da 500 euro. In quest’ultimo non è stato percepito un buon segno: non avrebbe fatto seguito la morte dell’euro nel suo complesso? Il sistema di integrazione dell’eurovaluta vacilla. La Grecia e l’Italia hanno già minacciato di tornare alle valute nazionali. E se queste minacce vengono realizzate, le conseguenze per il destino della moneta comune europea sono difficili da prevedere.
Ma torniamo all’emissione del taglio da 500 euro. È una dei tagli più costosi al mondo. All’inizio del 2019, corrispondeva a circa 572 dollari, a 450 sterline o 563 franchi svizzeri. Naturalmente, si possono trovare al mondo anche banconote più costose, ma il vantaggio di una banconota da 500 euro è che l’euro è una valuta di riserva facilmente convertibile in altre principali valute del mondo.
Tutte le banconote in euro sono ampiamente utilizzate, dal momento che è la valuta ufficiale di 23 Paesi con una popolazione totale di circa 343 milioni di persone. Sebbene la principale valuta mondiale rimanga il dollaro USA, tutti i suoi valori record (quota delle riserve mondiali, pagamenti e conti internazionali, operazioni sul mercato valutario FOREX, ecc.) riflettono la posizione del dollaro non in contanti. Ma gli euro in contanti in circolazione sono comparabili, in termini di volume,ai dollari USA in contanti. È emersa una situazione interessante: la banconota da 500 euro è risultata essere più richiesta, non nella zona euro e nemmeno in tutta l’Unione Europea, ma fuori dai confini dell’Europa unita. Secondo le stime della Bundesbank (Banca Centrale Tedesca), il 70% dei tagli da 500 euro emessi in Germania, nel periodo dal 2002 al 2009,sono finiti dalla eurozona e quasi la metà in Russia. La maggior parte del contante in euro, conservato nelle banche russe e sotto i materassi russi, ha tagli di valore 100, 200 e 500 euro.
Per un po’ di tempo hanno iniziato a comparire pubblicazioni sui media occidentali, in cui si esprimeva la preoccupazione che la questione di una banconota da 500 euro fosse dannosa. Si diceva che tali banconote sono un aiuto allo sviluppo dell’economia sommersa e all’evasione fiscale delle imprese, servono come strumento di corruzione e narcotraffico, con il loro supporto si realizza il finanziamento del terrorismo. La banconota da 500 euro è stata persino chiamata «Bin Laden».
Tuttavia, penso che le vere ragioni delle critiche a una banconota da 500 euro siano più profonde, e le preoccupazioni di cui sopra servono da distrazione. Le istituzioni sovranazionali dell’UE, che esprimono gli interessi dell’Internazionale della finanza (i maggiori banchieri), organizzano una campagna per liquidare tutta la circolazione di denaro in Europa e iniziano dal taglio più grande. Quando si concluderà con la banconota da 500 euro, colpiranno la banconota da 200 euro, ecc. Chiedete il perché?
Il punto è che il mondo, dopo la crisi finanziaria del 2008-2009, è entrato nella zona dei tassi di interesse minimi, nulli e persino negativi. Le Banche Centrali, e dopo di esse le Banche Commerciali, stabiliscono oggigiorno tali tassi. Sì, e nel mercato globale dei titoli di debito, circa un terzo di tutti i titoli ha una percentuale reale negativa (percentuale che tiene conto dell’inflazione).
Con tassi di interesse nulli e soprattutto negativi sui depositi, i clienti non porteranno il proprio denaro contante nelle banche. E la banconota da 500 euro è lo strumento più adatto per la protezione da tassi di interesse sui depositi, negativi e nulli. Questo preoccupa seriamente i banchieri, perché il flusso in uscita di denaro dai depositi viene reso complicato per il collasso dell’intero sistema bancario. E «Bin Laden» non ha niente a che fare con questo.
Annullando il denaro contante e costringendo le persone in un sistema monetario senza denaro, i banchieri prendono vari piccioni con una fava
Innanzitutto, bloccano la fuga dei clienti dalle banche e salvano il sistema bancario dal collasso.
In secondo luogo, attraverso il sistema delle transazioni senza contanti, dotato della più recente tecnica informatica, si può osservare il comportamento di una persona.
In terzo luogo, c’è la possibilità di un rigido controllo di ogni persona. La deviazione di una persona, dalle norme di comportamento stabilite,è minaccia di disconnessione del conto bancario. In realtà, una persona può essere punita utilizzando le tecnologie bancarie digitali. Oggi, questo nuovo modello di società totalitaria è definito campo di concentramento elettronico-bancario.
L’ultima grande serie di banconote da 500 euro è stata stampata nel 2014 e, dai depositi di denaro, è entrata in circolazione nel 2014-2015. La quantità dei più grandi tagli europei ha raggiunto il suo picco nel dicembre 2015 – 613,6 milioni di unità. Le banconote da 500 euro hanno rappresentato negli ultimi anni meno del 3% del numero totale di banconote, ma in termini di costi, la loro quota variava dal 20 al 30% di tutti gli euro in contante.
La formazione, nella mente dell’Europeo, di un’immagine negativa della banconota da 500 euro è durata per diversi anni. L’Europeo medio ha un atteggiamento molto particolare nei confronti delle banconote da 500, e persino da 200 euro, come qualcosa di brutto, spaventoso. I cittadini russi che sono stati in Europa negli ultimi anni, possono confermare che la presentazione in qualità di pagamento legale da 200 euro, in un negozio o in un ristorante,poteva a volte causare terrore da panico nello staff. E se aveste presentato un mezzo di pagamento legale del valore di 500 euro,avrebbero potuto anche chiamare un agente di polizia. Di storie aneddotiche e tragiche su questo argomento sono innumerevoli.
Tutto si è concluso con il fatto che l’UE e la BCE hanno preso una decisione nel 2016: le Banche Centrali dell’eurozona hanno smesso di emettere contanti da 500 euro. La decisione è entrata in vigore il 27 gennaio 2019. Dopo tale data, potrebbe verificarsi la circolazione delle banconote, ma le banconote verranno gradualmente ritirate dalla circolazione; non sono stati stabiliti limiti temporali per la rimozione, il processo sarà “naturale”. Due Banche Centrali – Austria e Germania – hanno ottenuto una proroga nell’attuazione di questa decisione. Esse sospendono l’emissione delle banconote il 26 aprile 2019. Questa è la data della morte definitiva della banconota da 500 euro.
E ora negli Stati Uniti hanno manifestato il loro sostegno per un’ulteriore spinta delle banconote in dollari, ispirati dalla rimozione della banconota da 500 euro. Sostengono che vi sia il bisogno urgente di vietare il taglio da 100 dollari, chiamato «Benjamin»(dal nome di uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, Benjamin Franklin). Circa il 75-80% di tutta la massa totale di dollari americani in contanti circolanti nel mondo, ricade sulle banconote da 100 dollari. La Fed ha annunciato un piano per l’emissione di liquidità per il 2019: l’entità totale delle banconote di tutte le denominazioni è pari a 207 miliardi di dollari, incluse le banconote da 100 dollari pari a 154 miliardi di dollari, oppure al 74,4%.
In America risuonano già avvertimenti minacciosi: si dice che i terroristi e gli abitanti del mondo delle tenebre da tutto il pianeta, essendo stati privati dalla banconota da 500 euro, passeranno del tutto alla banconota da 100 dollari. La Federal Reserve dovrebbe interrompere urgentemente l’emissione di tali banconote. Tra gli oppositori più zelanti dei contanti con grandi valori nominali c’è l’ex Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Lawrence Summers. Nel 2016 ha pubblicato un articolo sul Washington Post, “It’s time to kill the $100 bill”. Un altro attivista della lotta contro il denaro in contanti è Kenneth Rogoff, ex Capo economista dell’FMI, e ora Professore di Economia presso l’Università di Harvard, che ha scritto “The Curse of Cash” (pubblicato in Russo l’anno scorso in Russia).
Gli oppositori americani al denaro cash (del denaro in contanti) hanno un nuovo argomento, vale a dire: una parte significativa di tutte le banconote da 100 dollari, al di fuori degli Stati Uniti, è concentrata in Russia. Talvolta viene fornita una cifra: in Russia tocca il 50% del numero totale di tali banconote. Se Washington vuole dare sanzioni alla Russia, le serve sono vietare le banconote da 100 dollari. Si dice che sarebbe un colpo molto ben assestato alla Russia, che agli occhi di Washington personifica il mondo delle tenebre.
E cosa dice la Banca Centrale Russa in merito? Secondo lei, i cittadini russi detengono circa 27 miliardi di dollari in contanti. Gli analisti quasi raddoppiano il numero (60-80 miliardi). Sono propenso alle stime degli esperti, che tengono conto non solo delle operazioni ufficiali per l’acquisto di valuta attraverso le banche russe, ma anche del suo flusso nel Paese attraverso altri canali. Tuttavia, anche queste valutazioni non giungono con forza all’immaginazione degli esperti americani, i quali affermano che quasi la metà di tutti i dollari al di fuori degli Stati Uniti è concentrata in Russia. In relazione alla massa totale di dollari in contanti circolanti negli Stati Uniti e al di fuori dei loro confini, risulta essere circa il 5%. Vietare le banconote da 100 dollari per “colpire la Russia” sembrerebbe sparare ai passeri con un cannone.
Tuttavia, l’America può persino “sparare con un cannone” –ciò si inserisce nella strategia dei banchieri per la liquidazione della circolazione di denaro contante e creare un campo di concentramento elettronico-bancario.
Fonte: https://www.fondsk.ru/
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