Il tribunale ha ritenuto Sarkozy colpevole di aver corrotto un magistrato della Corte di cassazione, l procuratore Gilbert Azibert in modo che tacesse sul “caso Liliane Bettencourt”(che è il proprietario della società L’Oreal). Questi stanziò 150mila euro per la campagna elettorale di Sarkozy nel 2007. Secondo la legge, le donazioni dei privati non dovrebbero superare i 4,6mila euro.
Oltre a Sarkozy, nel caso è coinvolto anche un avvocato amico dell’ex presidente, Thierry Herzog. Tutti e tre sono stati incriminati nel luglio 2014, ma il processo è iniziato solo al novembre dello scorso anno.
Sarkozy non andrà in carcere, “Il suo avvocato ha successivamente annunciato che avrebbe presentato ricorso contro questa condanna. Dopo questo “giudizio estremamente severo” e “del tutto infondato e ingiustificato” , il signor Sarkozy “è calmo ma determinato a continuare a dimostrare la sua innocenza” , ha assicurato M e Jacqueline Laffont. Il ricorso sospende l’esecuzione della pena, in quanto il giudice non ne ha chiesto l’esecuzione provvisoria” (Da Le Monde). Dei tre anni di prigione che gli sono stati inflitti, due sono con la condizionale, mentre il terzo è sospeso perchè ha chiesto ricorso.
Rimane un altro procedimento penale ancora in corso contro Sarkozy. L’ex presidente è sospettato di aver ricevuto finanziamenti illegali dall’ex presidente della Libia, Muammar Gheddafi. Nel 2018 l’uomo d’affari franco-libanese Ziyad Takieddin ha riferito che il quartier generale della campagna di Sarkozy ha ricevuto denaro da Gheddafi. Lui stesso in persona avrebbe consegnato al capo del personale elettorale di Sarkozy tre valigie piene di banconote da € 200 e € 500.
Inoltre, l’ufficio del procuratore finanziario nazionale francese sta conducendo un’indagine preliminare su Sarkozy in relazione a un contratto da tre milioni di euro che ha concluso con la compagnia di assicurazioni russa Reso-Garantia. Il caso è indagato sulla base di sospetti di “influenza commerciale” e riciclaggio di denaro.
In realtà, Sarkozy per il capo di imputazione più grave di cui lui è colpevole non è indagato. Ovviamente, questo capo di imputazione è l’attacco alla Libia su cui lui ha creato una messinscena ed ha fatto pressione sugli alleati – USA, Gran Bretagna, Qatar , gli Emirati Arabi Uniti e altri paesi che partecipano alla campagna militare – affinché intervenissero coralmente per destituire con la forza il leader libico Gheddafy.
Sei mesi prima dell’assassinio del colonnello libico, suo figlio maggiore, Seif al-Islami, aveva affermato che le autorità libiche avevano sponsorizzato la campagna elettorale di Sarkozy nel 2007. “Che questo pagliaccio restituisca i soldi al popolo libico” disse Seif al Islam.
Lo stesso Gheddafy intervistato da FRANCE 3 disse: “Sarkozy soffre di ritardo mentale,” – ed aggiunse – ” è stato grazie a me che è diventato presidente. Abbiamo dato fondi che lo hanno aiutato a vincere” – .
In un primo tempo l’ex capo del ministero degli Esteri libico, Musa Kusa aveva messo per iscritto che Sarkozy aveva ricevuto 50 milioni di euro ma poi ritrattò. Invece l’accusa delle ‘valige piene di soldi’ è stata confermata anche dall’ex capo dell’intelligence della Jamahiriya Abdullah Senussi. Ufficialmente i soldi sarebbero stati consegnati per ‘proteggere il confine libico’.
Da documenti risalenti a dicembre 2006 e firmati dal responsabile dell’intelligence libica Moussa Koussa emergeva un pagamento di 50 milioni di euro a sostegno della candidatura di Sarkozy. Una cifra importante: secondo i documenti ufficiali, la campagna presidenziale costò 20 milioni. (Sole 24 Ore)
Sarkozy nega tutto. Forse non ha torto, vedendo come normalmente molti personaggi istituzionali ricevono soldi in vario modo, tutti in modo formalmente legale, sarebbe veramente singolare la metodologia denunciata, che appare veramente ingenua.
Resta il fatto che sulla guerra di Libia nessuno risulta colpevole, eppure è noto che le accuse che poi portarono all’intervento occidentale, erano false…
Non serve di più per capire che Sarkozy non ha più nessun peso politico ed ha ora parecchi nemici e vecchi amici , gli hanno voltato le spalle. La giustizia però è un’altra cosa.
Questa non mette in discussione i crimini del sistema, sembra più un uso delle norme ‘ad orologeria’.
@vietatoparlare