Io non sono contro i vaccini, sarebbe illogico, ma obietto sul metodo. Sono disgustato per la propaganda martellante (h24) e l’arruolamento di influencer e quant’altro, come si trattasse di vendere contratti luce-gas. Diffido delle continue menzogne e dei tentativi martellanti , la serie di privazioni, ricatti per condurre all’adozione di un vaccino sperimentale come soluzione di tutto.
Non è onesto per scopi terzi eliminare la possibilità di cure adeguate, e sono dittatoriali ed anticostituzionali misure come coprifuoco, l’annichilire i giovani e la scuola, deprimere irreversibilmente l’economia. Peraltro queste limitazioni non hanno alcuna motivazione medico-scientifica. Infine, impedire cure efficaci, ed abbinare alla pandemia un Grande Reset ‘per vivere meglio’ in un modo che non è mio, riguarda anche la sfera esistenziale e religiosa e non attiene solo alla sfera sanitaria.
Detto questo, ognuno scelga a secondo la condizione personale, lavoro e l’età. Questa non è la scelta che mi interessa. La mia attenzione è su un altro livello, non posso non mostrare il mio disappunto per le continue incongruenze e contraddizioni che vedo. L’attivismo governativo italico e globale sovranazionale ha portato ad una psicosi generale che si alimenta di una informazione propaganda che strumentalizza la cura della persona, e per questo adotta la lettura dei dati come meglio crede.
Su tutto questo, per chi vuole, esistono innumerevoli pubblicazioni scientifiche e testimonianze di scienziati che hanno denunciato il perfezionarsi di un ‘nuovo regime terapeutico’ e di controllo. Del tipo che da sempre le dittature hanno sempre sognato.
Credo che il fatto più eclatante è che in realtà non esiste una sensibile correlazione tra le misure di lockdown, coprifuoco e la diffusione del virus.
In proposito, ecco uno stralcio dalla pubblicazione American Institute Economic Research:
“Prove schiaccianti a questo punto sembrano suggerire che dopo aver controllato i vari valori anomali, le risposte politiche più radicali come gli ordini rimanere a casa e le chiusure delle attività commerciali [cinema, palestre etc] hanno una minima correlazione con l’interruzione del Covid-19. Dopo aver preso in considerazione il danno economico e sociale di politiche da lockdown, diventa insostenibile il caso del loro utilizzo a lungo termine.
Questo fatto è stato accennato [da alcuni studi] quasi dall’inizio della pandemia ed è sempre più confermato dagli ultimi dati..
Jeffrey Tucker ha osservato sin dal luglio del 2020 che
“Già a metà aprile sono sorte delle domande. Il prof Isaac Ben-Israel, capo del programma di studi sulla sicurezza presso l’Università di Tel Aviv e presidente del Consiglio nazionale per la ricerca e lo sviluppo, ha esaminato i dati in tutto il mondo e ha concluso che il virus va e viene dopo 70 giorni indipendentemente dalle politiche adottate. Non ha trovato alcuna relazione tra le politiche di blocco, la trasmissione del virus e i decessi. “
Nell’agosto del 2020, ho notato in un’analisi qui che sembrava esserci poca correlazione tra i blocchi in tutto il mondo e la correlazione con il numero di contagi. Alcuni dei paesi più severi come il Belgio e il Regno Unito hanno avuto alcuni dei peggiori risultati. Le politiche che sembravano funzionare in alcuni paesi come il Brunei sono state copiate e replicate in altri paesi come il Perù con scarso successo. ”
patrizioricci by @vietatoparlare
L'offensiva di Hayat Tahrir al-Sham: connessioni turche e sviluppi sul campo L’offensiva di Hayat Tahrir…
Nel contesto di un conflitto che sta rapidamente degenerando in uno scontro diretto tra superpotenze…
Donald Trump, recentemente rieletto presidente degli Stati Uniti, sembra aver già iniziato a orientare la…
Putin al Vertice CSTO in Kazakistan: Nuove Armi Ipersoniche e Avvertimenti a Kiev Il presidente…
Funzionari statunitensi hanno discusso la possibilità di fornire armi nucleari all'Ucraina Secondo quanto riportato dal New…
Prosegue l’offensiva di un conglomerato di gruppi di militanti nella parte occidentale della provincia di…