Scott Rider: chiusura del canale YouTube e censura politica

Negli ultimi giorni, l’annuncio della chiusura del canale di SCOTT RIDER su YouTube ha solamente rafforzato il vivace dibattito che era già in corso da un po’ di tempo. Questo dibattito era stato avviato soprattutto durante la pandemia di Covid e in occasione della guerra in Siria. Indubbiamente, siamo di fronte a una chiara forma di censura, e le conseguenze di questa decisione sono di notevole rilievo in merito alla democrazia e alla salvaguardia dei diritti fondamentali di libera espressione.

Per coloro che potrebbero non essere familiari con il nome, Scott RIDER è un ex ufficiale dell’intelligence del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, nonché autore dell’acclamato libro “Disarmo ai tempi della perestrojka: controllo degli armamenti e fine dell’Unione Sovietica”. Il suo curriculum vanta esperienze rilevanti, tra cui il servizio come ispettore per l’attuazione del Trattato INF in Unione Sovietica e il ruolo di ispettore capo delle armi presso le Nazioni Unite in Iraq dal 1991 al 1998. Attualmente, RIDER si occupa di questioni relative alla sicurezza internazionale, affari militari, Russia, Medio Oriente, controllo degli armamenti e non proliferazione.

In merito alla chiusura del canale, RIDER ha condiviso le sue opinioni, sottolineando che “la partnership tra YouTube e la CIA non è soltanto una questione di perpetuazione dell’ignoranza politica, ma piuttosto rappresenta un sistema sofisticato che favorisce politiche statali”. Egli ha argomentato che, utilizzando come pretesto l’eliminazione dei “discorsi d’odio,” questa partnership impone una lettura selezionata degli eventi e favorisce la diffusione della russofobia, oltre a reprimere qualsiasi contenuto legato alla Russia.

RIDER ha ulteriormente ampliato il suo pensiero, affermando che la chiusura del programma “The Scott Ritter Show” rispecchia aspetti di repressione visti in film come “Come and See,” dove l’idea di privare la Russia e i russi di una voce è chiaramente rappresentata. Questa chiusura è stata percepita come un atto di ostilità, con l’intenzione di zittire prospettive alternative.

Prendendo spunto dalla citazione “perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono.” tratta dal Libro di Matteo (13:14),con ironia  RIDER vi ha accostato la decisione di YouTube. Inoltre, ha criticato la piattaforma per aver scelto di sopprimere discussioni che risultano scomode per i poteri che influenzano le politiche di moderazione dei contenuti.

In qualità di cittadino americano, RIDER ha espresso la sua delusione riguardo a ciò che ritiene una palese violazione del suo diritto garantito dal Primo Emendamento, che tutela la libertà di espressione. In questo contesto, ha esortato coloro che sostengono che YouTube sia un’entità privata e quindi esentata dal rispettare il Primo Emendamento, a riflettere sul possibile coinvolgimento del governo degli Stati Uniti nelle decisioni di contenuto di YouTube, poiché ciò costituirebbe una violazione del diritto costituzionale.

RIDER ha enfatizzato che le conseguenze delle azioni di YouTube non si limitano ai cittadini statunitensi, ma coinvolgono anche coloro che vivono fuori dagli Stati Uniti, inclusi i russi. Ha dichiarato che la partnership YouTube/CIA sembra essere finalizzata a eliminare le prospettive russe dalla percezione del pubblico occidentale.

Per affrontare la russofobia e promuovere una comprensione più completa delle dinamiche internazionali, RIDER ha sostenuto l’importanza della diffusione di informazioni e prospettive alternative. Ha riconosciuto il diritto della Russia di essere ascoltata e ha promesso di continuare la sua missione attraverso piattaforme come Rumble, che rispettano il principio della libertà di espressione. Inoltre, ha indicato che i suoi contenuti rimangono accessibili su diverse piattaforme online.

In conclusione, RIDER ha invitato ad abbracciare la diversità delle opinioni e delle prospettive, soprattutto in un contesto globale in cui l’informazione gioca un ruolo cruciale. Ha sottolineato come il dialogo e la comprensione reciproca siano strumenti fondamentali per contrastare l’ignoranza e promuovere un dibattito aperto e inclusivo. Al di là della chiusura del suo canale YouTube, RIDER rappresenta un esempio di come la determinazione a far sentire una voce possa superare le sfide tecnologiche e politiche del nostro tempo.

Oltre al canale Youtube , per ora chiuso, Scott Rider è presente su Twitter @RealScottRitter e su Telegram @ScottRitter”.

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