La rivista americana Military Watch Magazine, riferisce che il 16 maggio scorso, gli aerei da combattimento russi della serie MiG-31K hanno effettuato un attacco aereo con missili balistici denominati Kh-47M2 Kinzhal, con l’obiettivo di colpire un sistema di difesa della NATO nella capitale ucraina Kiev. Secondo le dichiarazioni ufficiali del ministero della Difesa russo, diffuse il 18 maggio, sulla base di informazioni verificate, cinque lanciatori del sistema missilistico antiaereo Patriot prodotto dagli Stati Uniti, insieme a un radar multifunzionale stazione, sono stati colpiti e distrutti durante un attacco del sistema missilistico ipersonico Kinzhal nella città di Kiev il 16 maggio 2023. Questo comunicato era stato confermato anche da fonti occidentali.
E’ da notare che in un primo momento, era stato confermato solo il danneggiamento della stazione radar, che fornisce comando e controllo per ogni unità Patriot. L’Ucraina ha ricevuto due unità di Patriots dallo scorso aprile, con la prima consegnata meno di un mese prima dell’attacco. L’attacco sarebbe stato contrastato dall’uso di 32 missili terra-aria lanciati dal sistema di difesa aerea Patriot, ma nessuno di essi avrebbe raggiunto i propri obiettivi. E’ da notare che il sistema antimissile ed antiaereo Patriot h un costo stimato su un miliardo di dollari, con ogni missile che costa tra i 3 e i 4 milioni di dollari. Quindi la salva di 32 missili lanciata nell’arco di due minuti ha dilapidato un centinaio di milioni di dollari (solo le munizioni, senza contare tutto il resto).
L’operazione ha quindi messo in evidenza sia i limiti del sistema di difesa aerea della NATO, che non è riuscito a contrastare l’attacco, che le tecnologie avanzate del MiG-31K e del suo armamento principale, il Kinzhal.
Il missile ipersonico Kinzhal (Dagger)
Il missile balistico Kinzhal, lanciato dal MiG-31K, è caratterizzato da una velocità e mobilità elevate, stimate tra Mach 8 e Mach 10, che gli consentono di evitare tutti i sistemi di difesa aerea conosciuti e di effettuare attacchi precisi con testate nucleari o convenzionali specializzate. Con un raggio d’azione di 2000 km, è stato pubblicizzato come una delle armi più letali al mondo, soprattutto per colpire le portaerei: la combinazione di carico utile, velocità e precisione di impatto può, con grande probabilità, disattivare qualsiasi nave da guerra in servizio con un solo colpo diretto. Sebbene il missile possa essere lanciato anche dai bombardieri russi Tu-22M, la velocità e l’altitudine del MiG-31K gli consentono di amplificare l’energia del Kinzhal al momento del lancio, rendendolo ancora più efficace.
La produzione di Kinzhal è aumentata di 5 volte
la produzione di missili ipersonici Kinzhal (traduzione: ‘Pugnale’) in Russia è aumentata di almeno cinque volte prima che le Forze aerospaziali russe distruggessero con successo il sistema missilistico di difesa aerea Patriot americano il 16 maggio utilizzando il missile balistico Kinzhal Kh-47M2. Precisamente, all’inizio di maggio, le Forze armate della Federazione Russa avrebbero avuto a disposizione circa 80 missili ipersonici Kinzhal, mentre a gennaio il loro numero non avrebbe superato le 50 unità.
Fonti occidentali interpretano le parole del capo del dipartimento della difesa ucraino come prova dell’aumento della produzione di missili ipersonici. Il complesso ipersonico Kinzhal è stato utilizzato nel conflitto russo-ucraino non più di sei volte. Secondo gli analisti militari, le munizioni Kinzhal 9-A-7660 sono una versione del missile guidato a propellente solido quasi balistico 9M723 dell’OTRK terrestre Iskander-M, modernizzato per il lancio aereo. L’aumento della produzione di missili Kinzhal potrebbe essere un processo relativamente semplice per il settore della difesa russo grazie all’enorme numero di missili 9M723 che il complesso militare-industriale russo produce costantemente da oltre due decenni. La Russia è in grado di aumentare rapidamente il numero di aerei da trasporto MiG-31K Kinzhal grazie al suo enorme stock di aerei MiG-31.
Tutto questo evidenzia la continua competizione tra la Russia e la NATO che si avvalgono di sistemi d’arma sempre più letali, che sono infinitamente più distruttivi dei loro progenitori. Inoltre, dato il livello tecnologico che assorbe sempre più risorse per gli armamenti, sarebbe più proficuo per l’umanità, il dialogo tra le grandi potenze e non l’astuto quanto immorale tentativo di risolvere le crisi finanziarie e la preservazione dell’egemonia statunitense, tramite lo strumento primordiale della guerra.