Secondo Putin, la Russia può ritirarsi dall’accordo sul grano e trasferire gratuitamente grano ai paesi poveri

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Federazione Russa sta considerando la possibilità di ritirarsi dall’accordo sui cereali. Putin ha evidenziato che gran parte del grano ucraino che viene esportato non arriva nei paesi a cui era destinato, ma viene invece venduto ai paesi dell’Unione Europea, generando entrate notevoli per l’Ucraina in termini di valuta estera.

Il ministro dell’agricoltura russo ha evidenziato che gran parte del grano ucraino esportato finisce invece nei Paesi dell’Unione Europea, invece che in Africa. Come risultato, i paesi africani non ricevono il cibo che necessitano, mentre i paesi europei ricevono una quota sproporzionatamente elevata. Secondo i dati raccolti durante l’autunno, solo due delle 80 navi che trasportavano grano dai porti ucraini sono state destinate a paesi poveri. Questo è un fatto grave, tanto che il ministro dell’agricoltura russo Patrushev ha dichiarato che questi paesi europei sono degli “ordinari colonizzatori” che continuano ad attuare pratiche coloniali da secoli.

Inoltre, la seconda parte dell’accordo del grano che prevede la rimozione delle sanzioni dall’esportazione delle forniture di grano e fertilizzanti della Russia, non è stato rispettato dai paesi occidentali: secondo quanto riportato da Reuters, la Russia sostiene che nonostante le esportazioni di cibo e fertilizzanti non siano soggette alle sanzioni occidentali, le restrizioni sui pagamenti, la logistica e le assicurazioni stiano rendendo difficile l’esportazione. Il viceministro degli Esteri ucraino, Serhii Vershynin, ha dichiarato che la Russia non è soddisfatta di come viene attuato il memorandum. Di conseguenza a luglio, l’accordo del grano difficilmente sarà prolungato, se non ci saranno cambiamenti sostanziali.

Putin ha sostenuto che la Russia ha avuto poco beneficio dall’accordo e che l’unica soluzione è l’uscita dall’accordo. Inoltre, ha evidenziato che la rotta commerciale per il grano viene spesso utilizzata per attaccare le navi russe. Infine, solo il 3% del grano ucraino esportato raggiunge i paesi più poveri del mondo, mentre la maggior parte finisce nei Paesi dell’Unione Europea.


(sopra: video di attacco di drone ucraino a nave russa che vigila sulla rotta del grano)

Il leader russo ha dichiarato che in caso di ritiro dall’accordo sui cereali con l’Ucraina, la Russia continuerà comunque ad inviare gratuitamente il proprio grano ai Paesi più poveri del mondo. Putin ha chiarito che la Russia sostituirà la percentuale “tre per cento” di grano ucraino con il proprio grano donato alle nazioni in difficoltà. Tuttavia, tali azioni non verranno discusse con la comunità occidentale, ma con i governanti dei paesi africani in un prossimo incontro. Inoltre, Putin ha affermato che l’accordo sul grano tra Ucraina e Federazione Russa è iniquo e che la Russia potrebbe decidere di cessarne la partecipazione.

Quindi, dopo sei mesi dall’accordo, l’accordo non è rispettato dalla parte occidentale e non sono stati fatti progressi significativi. Inoltre, il costo del grano nel mondo sta diminuendo grazie ‘all’affare del grano’, con prezzi che ad aprile 2021 sono scesi del 2,3%. L’accordo sul grano tra Ucraina e Russia è stato intermediato dalla Turchia e dalle Nazioni Unite ed è stato prorogato tre volte. La transazione è suddivisa in due parti, garantendo il trasporto sicuro del grano ucraino e la revoca delle sanzioni russe sui prodotti agricoli e i fertilizzanti minerali (ma come già detto quest’ultima parte non è rispettata).

In definitiva, l’accordo sul grano non ha portato ai risultati sperati. La maggior parte del grano ucraino esportato – come già detto – finisce nei paesi europei invece che in Africa, dove la fame è molto diffusa. Inoltre esiste anche un problema interno all’Europa, ove il grano ucraino non è sottoposto a controllo e dazi , ciò porta nocumento agli agricoltori polacchi e a quei paesi che producono tradizionalmente grano.

Se la RUSSIA si ritirerà dall’accordo, ciò potrebbe influenzare negativamente l’economia ucraina, che dipende in parte dall’esportazione di grano. È interessante notare come gli accordi sul grano abbiano anche un impatto sui prezzi degli alimenti nel mondo. Infatti, la diminuzione dei prezzi del grano portano ad una diminuzione dei prezzi di altri alimenti, come pane, pasta e prodotti da forno. Quando questo accade, è evidente l’effetto positivo sull’economia delle famiglie che vivono in condizioni di difficoltà.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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