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Senatore della Virginia: perché stiamo dalla parte dei barbari contro la Siria?

 

The Saker intervista il senatore della Virginia che contesta la politica di Obama di sostegno ai terroristi in Siria ed è stato dichiarato “nemico pubblico”dai terroristi dello Stato Islamico.

Nota: la politica di Saker è sempre stata quella di dare voce agli interventi interessanti, intelligenti e che possano offrire una prospettiva diversa rispetto a quella convenzionale trasmessa dal frame mediatico. L’intervista al Senatore dello Stato di Virginia Richard Hayden, “Dick” Black, che vi proponiamo lo è senza dubbio. Questo ovviamente non significa che noi concordiamo con tutto quello che l’intervistato ha fatto e detto nella sua carriera.

Anche se alcune sue opinioni espresse in passato su questioni interne sono piuttosto eccentriche e discutibili sulle questioni medio orientali il Senatore parla come uomo di pace, da soldato che ha sperimentato la guerra, e non vogliamo privarvi del suo interessante parere. Vi segnaliamo che il senatore era già intervenuto a sostegno della Siria nello scorso dicembre e ancora prima, nell’aprile 2014, aveva scritto una lettera al Presidente Assad per ringraziarlo della sua difesa dei cristiani di Siria. Vedi: English.pravda.ru

[su_row][su_column size=”1/3″][su_photo_panel photo=”http://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2015/04/FireShot-Pro-Screen-Capture-299-Dick-Black-for-State-Senate-www_facebook_com_SenatorRichardBlack.jpg”]ISIS mi ha chiamato un “nemico di ISIS “. Mi sento solidale con i cristiani copti e musulmani innocenti che sono perseguitati ogni giorno . L’America deve smettere la formazione i ribelli siriani che sfociano direttamente in ISIS. Se la Siria cade, in poche settimane, il Libano e la Giordania possono anche cadere e poi in ultima analisi possono avanzare verso l’Europa .[/su_photo_panel][/su_column]

I resoconti quotidiani che ci giungono dalla Siria dimostrano come sia lungi dall’essere conclusa la Guerra contro le varie formazioni terroriste che operano sul territorio di questa antica Nazione. Non passa giorno che non vengano commessi atti la cui atrocità non ha nulla a che vedere con la legge della guerra, già spietata di suo. Uccisioni brutali, sparizioni, perfino la distruzione di monumenti antichi e considerati dal resto del mondo come tesori dell’Umanità. In Occidente pochi uomini politici hanno il coraggio di denunciare apertamente quanto accade in Siria per mano delle falangi terroriste. Tra questi pochi, vi è l’Onorevole Senatore Richard Black, del Senato statale della Virginia.

Il suo attivismo a difesa della Nazione Siriana non gli è valso però nessuna medaglia ufficiale. Al contrario, l’ISIS lo ha dichiarato nemico. Ma forse è questo il miglior riconoscimento che possa avere. Ci è parso quindi naturale chiedere al Senatore Black di condividere con noi le sue idee una volta ancora.
D) Grazie mille Senatore per essere qui con noi ancora una volta…. Ho letto la notizia: l’ISIS l’ha dichiarata suo nemico. Lei ha attirato l’attenzione e qualcuno si è offeso?

R) L’ISIS ha visto la mia intervista riportata da RT News [qui]. Ho detto che ci sarebbe un vuoto di potere pericoloso in Medio Oriente qualora Damasco dovesse cadere. La bandiera bianca e nera del terrore dell’ISIS sventolerà su Damasco. Nei pochi mesi successivi la caduta di Damasco, la Giordania cadrà ed il Libano cadrà. Ciò accelererà la radicalizzazione già in atto della Turchia e porterà ad una eventuale azione degli eserciti terroristici contro l’Europa.

Già adesso migliaia di profughi libici, molti di loro religiosamente ostili verso il cristianesimo, si stanno riversando in Italia. L’Europa è sempre più a rischio.

L’ISIS ha usato le mie parole per dimostrare ai suoi lettori le sue reali intenzioni. ISIS essenzialmente stava dicendo: “Questo dimostra quello che vi abbiamo detto ed anche il nostro nemico, il senatore Black, concorda sul fatto che questo è il nostro obiettivo”. La NATO ed i paesi arabi che attaccano la Siria sono ciechi nei riguardi dell’estremo pericolo di scatenare un veleno terrorista che non possono contenere. La NATO e il mondo arabo devono capire quanto sia pericoloso armare i terroristi per invadere la Siria. Quei terroristi ritorneranno a casa per destabilizzare i loro paesi d’origine. Se continuiamo ad aiutarli e ad armarli, stabiliranno un grande e potente califfato che minaccerà l’Europa e la penisola arabica. Il sostegno militare occidentale ai ribelli è follia suicida. Dobbiamo invertire la rotta prima che un’ondata di violenza spazzi tutta l’Europa. Le Nazioni europee sono le più a rischio. Esse si basano sugli Stati Uniti per impostare la loro politica estera in Medio Oriente. E quella politica è spericolata e letale.

D) E’ sotto protezione da parte della polizia o di qualche agenzia di sicurezza?

R) Il mio benessere non è la preoccupazione Come ufficiale dei Marine, Dio è stato il mio scudo in molte battaglie feroci. Eppure per ogni uomo giunge il proprio tempo e per la grazia del mio Salvatore, Cristo Gesù, io sono pronto. La mia vera angoscia è per i cristiani, gli alawiti e i yazidi e per quei musulmani che in realtà vogliono vivere in pace. La NATO è stata dirottata dalla parte dei terroristi sunniti in una velenosa guerra di aggressione. Essi praticano la forma più barbara dell’Islam sulla Terra, il Wahhabismo. Le sue radici sono in Arabia Saudita. I wahhabiti predicano odio violento. I loro seguaci distruggono ogni meraviglia archeologica ed opera d’arte che trovino sul loro cammino. Il Wahhabismo è promosso da alleati dell’America: Arabia Saudita, Qatar, Kuwait e, sempre più, da parte della Turchia. Stati Uniti, Regno Unito e Francia portano la NATO ad armare ed addestrare i terroristi in campi in Giordania, Qatar, Turchia e Arabia Saudita. Noi chiamiamo questi terroristi “moderati” per mascherare il loro estremismo. Ma la maggior parte di loro finisce per combattere per l’ISIS e al-Nusra, il ramo siriano di al-Qaeda.

D) Mi scuso per questa domanda ma Le chiedo di essere chiaro con noi… pensa di cambiare idea riguardo la situazione in Siria?

R) Coloro che attaccano la Siria sono ripugnanti. L’esercito siriano non ha mai decapitato nessuno. Non ha mai amputato arti. Non ha mai compiuto atti di cannibalismo sui suoi nemici. Non ha mai lapidato a morte le donne. Non ha mai crocifisso cristiani. Non ha mai bruciato vivi uomini in ​​gabbia. E non gestisce mercati di schiavi in ​​cui delle bambine vengono vendute a pervertiti che le violentano. I Jihadisti armati e addestrati dalla NATO e dai nostri alleati arabi fanno tutte queste cose. Come può qualcuno aspettarsi che sostenga tali bestie contro la Siria? Io sto contro i mostri che stanno assassinando ogni cristiano in Medio Oriente, come i 21 operai cristiani egiziani decapitati. L’ISIS ha ucciso quegli uomini coraggiosi solo perché professavano una fede immortale in Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Sono inorridito dal rifiuto del mio governo di condannare la pulizia etnica dei cristiani.

L’Amministrazione [Obama – NdT] si rifiuta di riconoscere che i cristiani vengono colpiti per la loro fede in Cristo. Eppure, anche un bambino sa che questo è vero. Ogni giornalista dovrebbe leggere la Costituzione siriana. In tre punti essa dichiara la libertà religiosa. Dichiara espressamente che le donne hanno gli stessi diritti degli uomini. E la carica di Presidente della Siria è limitata a due mandati di sette anni. Ora confrontate la Siria con un qualsiasi altro paese arabo. L’Arabia Saudita è una dittatura assoluta, dove le donne sono trattate come proprietà e i cui mariti sono incoraggiati a picchiarle. Perché stiamo dalla parte di barbari e contro la Siria?

D) Dove arriva l’ISIS, la gente muore in modo crudele o scompare. Perfino bambini, Senatore. Perfino bambini. Come credere a chi abusa della popolazione che dice di voler liberare?

R) I ribelli siriani non vogliono la libertà. Vogliono ridurre in schiavitù il popolo della Siria. L’ISIS, al-Nusra ed i loro alleati stanno imponendo dappertutto dure leggi basate sulla Sharia. Ci sarà un bagno di sangue se catturano la Siria. I mercati di schiavi che hanno organizzato diventeranno impianti stabili della cultura mediorientale. Sono stupito che i leader occidentali  (Francois Hollande, David Cameron) stiano finanziando organizzazioni wahhabite, sapendo che stanno ristabilendo gli antichi mercati di schiavi antichi. I leader occidentali passano completamente sotto silenzio il male della schiavitù cristiana. I politici liberali che parlano all’infinito sulla schiavitù storica ignorano i mercati di schiavi dei giorni nostri. A loro non importa se i cristiani sono stati venduti al mercato. Questo riflette il nostro grave crollo morale. I valori occidentali vengono pervertiti dal nostro intervento in Siria. Sono disgustato dalla nostra collettiva mancanza di decenza morale.

D) Sappiamo che l’ISIS non è uno scherzo. Migliaia di Siriani possono testimoniare questa verità con il loro sangue e la loro vita. Secondo Lei, quale soluzione ci può essere per la situazione siriana?

R) Il primo passo spetta gli Stati Uniti nel cessare di armare ed addestrare i terroristi per invadere la Siria, una Nazione non belligerante e neutrale. Tutte le Nazioni che attaccano la Siria lo stanno facendo in chiara violazione della legge di guerra. La guerra in Siria non sarebbe stata altro che una rivolta minore se le altre Nazioni non avessero gettato benzina sul fuoco.

E’ nell’interesse di tutti porre fine alla guerra in Siria e riportare la pace nel Medio Oriente. La nostra politica di “cambio di regime” è stata un disastro di proporzioni storiche. Non è venuto niente di buono da essa. Ovunque, Kosovo, Iraq, Libia o Siria, le persone muoiono quando le élite internazionali giocano giochi di guerra con paesi neutrali. Io non sono un pacifista. Ho sanguinato sul campo di battaglia. Ma fomentare la violenza contro i paesi neutrali è vergognoso e deve cessare. I cosiddetti “ribelli moderati” che noi stiamo addestrando spesso passano rapidamente nei ranghi dell’ISIS e al-Nusra, il ramo siriano di al-Qaeda. Sono diventati uno dei più potenti e minacciosi eserciti sulla terra. Dobbiamo riconoscere il pericolo che le nostre azioni pongono verso tutti i paesi stabili. Gli Stati Uniti in questo momento pagano gli stipendi dei mercenari che chiamiamo “moderati”. Dobbiamo tagliare i finanziamenti americani a tutti i mercenari in Siria. Le Nazioni occidentali che conducono la guerra aerea contro l’ISIS devono chiedere il permesso alla Siria ogni volta che la sorvolano il suo territorio sovrano. Dovrebbero iniziare a coordinare le azioni aeree con le forze siriane che sono i nemici più potenti dell’ISIS. Se l’ISIS fosse attaccato con una campagna coordinata aria-terra, potrebbe essere annullato molto più rapidamente. Ma questo può essere fatto solo cooperando con la Siria.

Dobbiamo fornire informazioni e materiale di supporto alle forze siriane. Gli Stati Uniti devono interrompere il trasferimento di armi avanzate all’ISIS, al-Qaeda e al-Nusra tramite Paesi terzi come l’Arabia Saudita. Questo sta accadendo adesso e si tratta di una violazione criminale, come se avessimo inviato le armi direttamente ai terroristi.

Intervista rilasciata a The Saker

nota: Richard Hayden ” Dick ” Black (nato 15 maggio 1944 ) è un membro repubblicano dello stato della Virginia. Ha servito gli USA come  come pilota dei marines americani durante la guerra del Vietnam, guadagnandosi la medaglia Purple Heart. Dopo la guerra, ha lasciato il servizio e ha conseguito una laurea in legge. Poi è tornato in servizio come procuratore nell’US army. Nell’ aprile 2014  ha inviato una lettera ufficiale al presidente siriano Bashar al- Assad , ringraziando ” l’ esercito siriano arabo per l’ eroico salvataggio dei cristiani nei monti Qalamoun.
(Vietato Parlare)

Fonte: Saker Italia

Nella foto in alto: il senatore Richard Black nella sua  uniforme da ufficiale dei marines

Nella foto sottostante: le lettere che il senatore aveva inviato al presidente Bashar al- Assad per ringraziarlo della sua difesa dei cristiani di Siria

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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