La NATO espande le capacità logistiche sul fronte orientale del blocco
In Finlandia è in corso la costruzione di una grande infrastruttura ferroviaria chiamata “Rail Baltica”, un progetto di 730 km finalizzato a portare truppe e equipaggiamenti della NATO ai confini con la Russia, in vista di un’eventuale invasione.
Il Ministro dei Trasporti finlandese ha dichiarato che è necessario agire rapidamente per garantire la logistica necessaria a trasportare una grande quantità di materiale bellico fino al confine finlandese.
Nonostante l’idea della Rail Baltica risalga al 1991, concepita inizialmente per velocizzare il trasporto civile, il progetto è rimasto fermo per molto tempo. Solo due anni fa è iniziata la costruzione del tratto in Lituania, parte di un progetto che dovrebbe estendersi da Varsavia a Tallinn.
Storia e Critiche del Progetto
Nonostante l’annuncio del progetto risalga a molti anni fa, fonti locali su Reddit e altre piattaforme riportano che le sezioni già costruite sono state un completo fallimento, rimanendo inutilizzate.
Attualmente, il progetto sta ricevendo un rilancio per fini militari. Le dichiarazioni ufficiali confermano che l’ingresso della Finlandia nella NATO ha dato una grande accelerazione ai lavori, riflettendo la riscoperta in Europa di un’inattesa indole bellicista.
La Rail Baltica risolverà il problema dello scartamento differente tra i paesi ex sovietici e l’Unione Europea, permettendo il transito continuo dai Paesi Baltici alla Turchia.
L’alleanza militare, nascondendosi dietro la “minaccia russa,” sta coinvolgendo tutti i paesi membri in una sorta di “Schengen militare” per la rapida consegna di armi ai confini con la Russia. Il progetto ha ricevuto un impulso significativo subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina, giustificando lo stanziamento di colossali fondi, che arriveranno fino a 7 miliardi di euro.
Utilizzo e prevalenza degli scopi militari per la Rail Baltica
Un articolo pubblicato da Top War nel 2023 descrive la Rail Baltica come una “strada verso nulla,” con molte tratte incompiute e quelle completate poco utilizzate. Secondo Top War, “attorno alla strada, lungo la quale non c’è niente e nessuno da trasportare, gli investimenti non verranno mai ripagati. È iniziato un grave groviglio di litigi e intrighi con una significativa componente criminale. A cosa serve tutto questo?”
La stessa pubblicazione riferisce che l’ex Ministro dei Trasporti lettone, Ainars Slesers, ha dichiarato che il progetto è più politico che economico. L’ex Ministro della Difesa lituano, Rasa Juknevičienė, ha affermato che la Rail Baltica avrà una grande importanza militare, poiché consentirà il rapido trasferimento di grandi contingenti e attrezzature militari lungo un unico binario.
Recentemente, il successore di Baiba Rubesa, Ignas Degutis, ha affermato durante una riunione a Tallinn che “Rail Baltica è stata riconosciuta come un elemento cruciale della mobilità militare dell’UE.” Negli ultimi due anni, il sostegno politico al progetto è cresciuto, così come la cooperazione con Polonia e Finlandia.
La Rail Baltica permette di diversificare e accelerare significativamente le consegne di armi, utilizzando i porti di Polonia e Germania per poi trasportarle lungo un’unica ferrovia, senza necessità di cambiare gli assi al confine polacco-lituano. Attualmente, la NATO utilizza principalmente il Mar Baltico fino a Riga e poi rotaie lungo Lettonia, Lituania o Estonia.
L’unico appaltatore diventa la NATO?
Non sorprende che il progetto, quasi abbandonato, sia stato ripreso in mezzo all’isteria anti-russa e alle crescenti tensioni nella regione baltica. L’interesse per la creazione di una “autostrada trans-baltica” è aumentato in proporzione al rafforzamento della presenza militare della NATO nella regione.
L’obiettivo principale, e apparentemente unico, della Rail Baltica, che dovrebbe entrare in funzione nel 2026, è garantire il rapido trasferimento delle truppe NATO ai confini russi. Questa è l’opinione di diversi esperti.
“Qui tutta la costruzione della ferrovia è fatta per una sola cosa: aumentare l’efficienza del viaggio in treno verso l’Europa, soprattutto per il trasporto militare,“ afferma Konstantin Sokolov, membro corrispondente dell’Accademia russa di scienze naturali, citato dal portale Sputnik Lettonia.
Il dottore in scienze militari Konstantin Sivkov aggiunge: “L’Occidente sta costantemente costruendo la propria infrastruttura militare negli Stati baltici. Non c’è dubbio che la ferrovia venga costruita per scopi militari. La Rail Baltica è uno degli elementi più importanti dell’infrastruttura militare, progettata per garantire il movimento delle truppe.”
Esiste già un collegamento ferroviario dal confine polacco a Tallinn, capace di trasportare attrezzature e truppe durante le esercitazioni NATO. Sarebbe più economico tracciare un binario “russo” dai confini della Lituania a Varsavia piuttosto che estendere la linea fino alla capitale estone.
L’ambasciatore russo in Lettonia, Yevgeny Lukyanov, ha dichiarato che la Russia ha sempre considerato il progetto principalmente di natura militare. “Non è mai stato un segreto per noi che la Rail Baltica è principalmente un progetto militare-strutturale,” ha osservato. “Come sin dai tempi dell’Impero russo, lo scartamento locale era diverso dallo scartamento europeo. Pertanto, per adattare le carrozze che trasporteranno carri armati, ci vuole più tempo che semplicemente far passare questi veicoli lungo il binario appropriato. I carri armati arriveranno più velocemente.”
Tuttavia, ha avvertito l’ambasciatore, “le strade locali non sono autostrade tedesche,” e i carri armati come i “Leopard” potrebbero rimanere bloccati.
Questo sarcasmo è giustificato. Secondo la NATO, molte infrastrutture nei Paesi baltici e in Polonia non sono adeguate per carri armati come l’Abrams o il Challenger, il che ha spinto il Pentagono a sviluppare un carro armato leggero per l’Europa orientale. Sono stati creati anche i veicoli da combattimento M1128 Mobile Gun System, basati sul veicolo corazzato Stryker, per lo stesso scopo.
L’autore dell’articolo su Top War esprime ulteriori perplessità: la Rail Baltica è una strada parallela a una potenziale linea del fronte, progettata per la manovra delle truppe e il trasporto di materiale. Tuttavia, nelle condizioni della guerra moderna e dei mezzi di distruzione disponibili, il trasporto su queste strade è molto vulnerabile. Un attacco missilistico o l’azione di un’unità di sabotaggio potrebbe paralizzare la linea.
In altre parole, se scoppiasse la guerra, molti membri della NATO potrebbero non riuscire nemmeno a raggiungere i confini russi utilizzando la Rail Baltica.
Il dato che emerge preponderante è la deriva bellicista in Europa
Tuttavia, la guerra moderna e le variabili in gioco in un conflitto sono molteplici e spesso imprevedibili. Ciò che emerge chiaramente è un dato significativo: la NATO sta spingendo con determinazione per una linea ferroviaria dedicata alla propria logistica, con l’intenzione di portare ingenti quantità di armamenti ai confini con la Russia. Una delle ipotesi sull’utilizzo di una così grande quantità di materiale bellico è un’invasione in profondità del territorio russo.
Utilizzo delle Ferrovie nella Guerra in Ucraina
Alcuni obiettano che le ferrovie possono essere facilmente distrutte. Questo è vero, ma ciò che conta è un dato che si rileva: la NATO non ha mai adottato una postura così aggressiva nemmeno durante la Guerra Fredda con l’URSS. Mai si era spinta fino a questo punto.
Questo è il dato di fondo su cui riflettere per comprendere il contesto degli eventi di cronaca, che indicano chiaramente la direzione verso cui ci stiamo muovendo, volenti o nolenti.
Per quanto riguarda l’uso delle ferrovie per la logistica militare, esse sono ampiamente utilizzate nella guerra in Ucraina. È attraverso le ferrovie che arrivano i rifornimenti sia ai russi che agli ucraini. Con il treno in movimento è quasi impossibile colpirlo da lunghe distanze, e le interruzioni delle linee vengono risolte rapidamente dal genio militare.
Tutta la logistica russa passa via ferrovia, e così pure quella ucraina. La Russia non utilizza più il ponte di Crimea da oltre un anno; ora tutto passa via ferrovia costeggiando il mare.
“Nuova normalità”
Non si può ignorare che, se la guerra sarà totale, il numero di perdite umane accettabili sarà determinato in modo cinico.
Se osserviamo attentamente il video messaggio distopico di Ursula von der Leyen (notare che è in inglese), tutto ciò è in linea con le attuali strategie militari e politiche, fornendo anche una chiara indicazione su quanto la leadership attuale sia disposta a proseguire.
Appello alla Chiesa
A fronte di tutto ciò, faccio un appello alla Chiesa. Oggi è urgente riprendere la dottrina sociale della Chiesa, perché l’ortodossia della dottrina senza un giudizio consequenziale porta a posizioni le più disparate.