Si aprono le finestre di overton: a quando una informazione consapevole?

da appunti pubblicati sulla bacheca FB del giornalista Giorgio Bianchi

… questa segnalazione  (…) è paradigmatica della situazione paradossale che stiamo vivendo:

Tg3 Regionale della Regione Puglia delle 19:30 del 15/ 08 e Tg3 Nazionale delle 23:30 del 15/08:  per il primo i cinque giovani ricoverati in Puglia stanno bene per il secondo sono in condizioni gravissime.

[Vedete qui:]

https://www.facebook.com/giorgio.bianchi.100/posts/10221178035351902

Mi sembra evidente che l’operazione subdola e scriteriata che si sta portando avanti, direi anche con un certo successo, è quella di equiparare i cosiddetti “casi”, “positivi”, “contagiati” o come dir si voglia, ai “malati”.

La notizia è riportata su molti quotidiani e un po’ ovunque le condizioni dei giovani sono indicate essere “gravi”, “severe”, “critiche”.
Il Corriere del Mezzoggiorno che le indica come “severe” si affretta ad aggiungere che “Il dato conferma che anche la giovane età non mette al sicuro da sintomi importanti”
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/italia/1243123/covid-puglia-5-giovani-condizioni-severe.html

[su_panel shadow=”0px 7px 5px #eeeeee” radius=”11″]Tuttavia il punto veramente sconvolgente riguardo a questa notizia non è tanto il fatto che tutti i giornali calchino la mano sulle condizioni di salute dei cinque giovani per lasciar intendere che il virus sia pericoloso anche per loro, cosa che effettivamente non è, quanto piuttosto che i suddetti organi di (dis)informazione,TUTTI, omettano di dire che dei cinque giovani, quattro fossero immigrati appena trasferiti dalla Sicilia in Puglia.[/su_panel]

Dalla rassegna stampa di Porro di ieri (minuto 3:37)
https://www.youtube.com/watch?v=5t9R_786Dl0
Il perchè di questa clamorosa omissione ce lo spiega benissimo un articolo de Il Giornale:

Polizia e migranti in fuga: “L’ordine è di non fermarli”

I migranti, in sostanza, secondo quanto risulta da alcune ordinanze delle varie questure, debbono essere trattati «con umanità» qualora fuggano dai centri e debbono essere «invitati a rientrare». Insomma, tu malato di Covid o meno, tenti la fuga e io poliziotto non posso fermarti perché non ho chiare regole di ingaggio, ma anzi devo «invitarti a rientrare». Clandestini trattati coi guanti bianchi, in sostanza. «Perché la verità che nessuno dice – spiega un agente – è che siccome dal Viminale non sono arrivate regole chiare da seguire e siccome siamo in numero di molto inferiore rispetto agli ospiti dei centri, dalle questure i nostri superiori ci dicono chiaramente di lasciarli andare se dovessimo trovarci in difficoltà. Altrimenti potrebbe accadere come a Vicenza, dove un nostro collega ora si troverà punito per aver fatto il suo lavoro».

Ad Agrigento ci sono 400 aggregati provenienti dai reparti mobili di tutta Italia e con loro 6 funzionari. Ieri a Villa Sikania, una delle strutture, c’erano 231 ospiti con solo 20 poliziotti a far da guardia. A Casa dei gabbiani 60 persone sempre con 20 agenti e alla Mano di Francesco una settantina di migranti con poche divise. Gente allo stremo, che non può fare neanche bene il suo lavoro perché «in caso di rissa – prosegue uno di loro – prima di entrare perdiamo tempo a indossare tute e dispositivi di protezione». La paura di ammalarsi? «C’è e non solo di Covid – racconta un poliziotto – ma nessuno fa niente e noi stiamo mesi lontani da casa per questa stratosferica presa in giro che mette a rischio le nostre vite con immigrati che alla fine fanno ciò che vogliono, mantenuti da quegli stessi italiani che ora rischiano di essere infettati».
https://www.ilgiornale.it/news/politica/polizia-e-migranti-fuga-lordine-non-fermarli-1883598.html?fbclid=IwAR2tvpMDjtG5kEAv0Dj5_CWK00JRVtBzbDRsAEjZiW_gzU8b1e9rP53bTIM

Tornando alla questione iniziale dobbiamo constatare con amarezza che l’informazione pubblica si sta sempre di più allineando alle truppe cammellate di Cairo, quelle che ogni giorno ci tartassano per mezzo del Corriere delle tenebre, Kikko il Terribile e i loro sodali della cricca del Fatto.

Ieri il Corriere del tenebre titolava in prima pagina, ripeto in PRIMA PAGINA:
“Su i contagi, ma si balla”
nell’occhiello sotto il titolone rincarava la dose:
“impennata nuovi MALATI 574”
Infine nel sommario arriva la verità che confuta la fake news riportata appena una riga sopra:
“impennata nuovi CONTAGI 574”.

Sempre Porro nella sua rassegna stampa di ieri lo riassume benissimo:
https://www.youtube.com/watch?v=5t9R_786Dl0 (minuti iniziali)

Qui un altro estratto (di oggi) di un altro appunto “definitivo” di Giorgio Bianchi:

(…) Le reti sociali, o meglio, gli agenti di influenza distribuiti all’interno di queste piattaforme, fanno da moltiplicatore che consente al virus mediatico di istallarsi in maniera più capillare ed efficace.

[su_panel shadow=”0px 7px 5px #eeeeee” radius=”11″]In questo momento hanno messo nel carniere un certo numero di risultati:

– un positivo è percepito dalla maggioranza dell’opinione pubblica alla stregua di un malato.

– è stata fatta passare l’idea che le mascherine forniscano dei risultati in termini di prevenzione, anche all’aperto.

– i positivi possono essere messi in quarantena.

– l’economia è del tutto secondaria rispetto alla salute.

– in qualsiasi momento può essere istituito un blocco anche semplicemente localizzato.

– in caso di blocco le persone possono essere obbligate ad istallare l’applicazione Immuni

– per avere una seconda ondata non bisogna fare altro che dichiararla e far riprendere la notizia dagli organi di (dis)informazione, indipendentemente dalla saturazione delle terapie intensive e del numero dei decessi; basta un certo numero di “casi”, si badi bene “casi” non malati.

– il tasso di letalità, attestato allo 0,6% e in ulteriore discesa non è più un parametro di riferimento per definire la pericolosità del virus.[/su_panel]

[su_panel shadow=”0px 7px 5px #eeeeee” radius=”11″]Visto che l’autunno è ancora lontano gli tocca andare avanti a colpi di reni, spesso rendendosi ridicoli, ma il punto fondamentale è che avanzano, la loro narrazione si consolida nell’immagine di mondo di molti cittadini, mentre la tensione emotiva tra la popolazione non cala al di sotto della soglia che loro considerano di sicurezza.[/su_panel]

Hanno fretta di dichiarare aperta la seconda ondata ma gli mancano le pezze d’appoggio e gli scienziati eretici cominciano ad essere troppi. Uno lo bruci tranquillamente ma quando cominciano ad essere troppi ad un certo punto non ti basta la legna.

Bassetti, Zangrillo, Fais, Biasini, Tarro, Gismondo, Clementi…Se cominciano a fare muro e a far prendere coraggio ai tanti che sono finora rimasti silenti, possono diventare un problema grosso.
Negazionisti sono semmai quelli che continuano a negare l’evidenza di un’economia globale paralizzata da un virus che ha ucciso lo 0,01% della popolazione mondiale.

Come si fa a non pensare che ci sia qualcosa strano dietro tutto questo improvviso interessamento per la vita umana ?

[Si tratta di ] Gente che fino a ieri non si è curata minimamente delle centinaia di migliaia di morti in guerra, delle infezioni nelle sale operatorie che ogni anno fanno strage di pazienti (50000 ogni anno solo in Italia
dei tassi anomali di tumori e altri tipi di malattie nei distretti industriali, delle circa 45000 vittime l’anno a causa delle polveri sottili (l’Italia detiene il record in Europa
che non si cura dei morti causati dal tabacco (i dati dell’OMS parlano circa 8 milioni di decessi annui causati dal fumo nel mondo, 80000 l’anno solo in Italia:
Genocidio da fumo, 8 milioni di morti ogni anno per le sigarette: è come se sparissero gli abitanti di New York.
[…]Globalmente inoltre, secondo le stime Oms, 165.000 bambini muoiono prima dei 5 anni di infezioni respiratorie causate proprio dal fumo passivo. E quelli che vivono fino all’età adulta continuano a subire delle conseguenze, per via delle frequenti infezioni respiratorie. Il fumo è poi un agente molto pericoloso per l’inquinamento dell’aria: contiene oltre 7000 sostanze chimiche, 69 delle quali sono note come cancerogene. Ma c’è di più: anche se il fumo risulta invisibile e inodore, può rimanere sospeso nell’aria anche per cinque ore, mettendo in serio pericolo la salute dei soggetti ignari che frequentano degli spazi chiusi.
(…)

 

 

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