Se si volesse aumentare la sicurezza dei passeggeri dei voli aerei, dovrebbe essere ordinato ad ogni passeggero di salire sull’aereo con i paracadute. Ovviamente ciò non è possibile, gli aerei passeggeri hanno una capienza tale che il deflusso in caso di incidente che si svolge in pochi secondi, sarebbe improponibile praticamente. Ci sarebbero scene di panico, l’aereo non sarebbe stabile per consentire l’evacuazione di massa e genererebbe panico e quant’altro.
Inoltre ciò presupporrebbe un certo addestramento e non tutti potrebbero volare sugli aerei di linea.
Quindi è assurdo. Certo. E’ assurdo anche per un altro fatto, meno tecnico: una vita normale ordinaria è sempre un equilibrio tra rischi e opportunità. In realtà corriamo dei rischi ogni giorno. Anche rischi che arrivano a lasciare la vita. Ogni giorno circa 9 persone in Italia non tornano a casa perchè incorrono in un incidente automobilistico mortale. Ma questo non costituisce la base per un divieto del trasporto in quanto tale.
Inoltre, una persona al giorno in Italia muore a causa di attacchi criminali. È questo un motivo per non uscire mai di casa? No. Qualsiasi incidente è un rischio mortale. Ma usciamo ancora fiduciosi.
E ci sono anche le malattie, Ci sono quindi centinaia di situazioni quotidiane – e sono tutte più o meno rischiose. Naturalmente, si può fare ogni sforzo per aumentare la sicurezza. Ma, in primo luogo, questo complicherà seriamente quella che chiamiamo vita normale e, in secondo luogo, può causare conseguenze molto più gravi di quelle per le quali abbiamo cercato di introdurre misure di sicurezza draconiane.
Un semplice esempio: lanciare antibiotici è stato per qualche tempo estremamente di moda, venivano mangiati a manciate ad ogni starnuto. E’ ciò che ha causato l’emergere di microrganismi resistenti e ha ridotto significativamente la nostra capacità di resistere. Cioè, un’indubbia svolta in medicina, che ha permesso di salvare persone precedentemente condannate, è diventata la causa di nuovi problemi e rischi precedentemente sconosciuti. Anche se l’obiettivo è sicuramente buono.
Ora, con la vaccinazione obbligatoria introdotta di default, la situazione è molto simile all’assurdità sopra descritta. La sicurezza ad ogni costo, in primo luogo, è irraggiungibile, in secondo luogo, porta a una riforma completa del concetto di “vita normale” e di “vita ordinaria”, e in terzo luogo, crea rischi oggi sconosciuti, che possono (e molto probabilmente risulteranno) molto più seri di quelli per i quali questa presunta buona azione è stata compiuta.
È curioso che a livello concettuale, tutto questo sia abbastanza accessibile alla maggioranza della popolazione. Per questo, seppur inconsapevolmente, dovrebbe resistere alla violenza del regime. La falsa preoccupazione per la salute pubblica non convince. Soprattutto da parte dello Stato, che ha fatto e fa di tutto per minare il più possibile proprio questa salute, attraverso la povertà delle persone che saccheggia senza pietà, in primo luogo.
Non mi lamenterei delle persone “stupide”. Le persone non sono stupide, né sagge. Sono persone pratiche. L’esperienza – sia collettiva che personale – dice che la fretta e lo spreco sono sempre pieni di errori.
Inoltre, maggiore è il panico, maggiore è il rischio di errore e il suo costo aumenta. E in questo senso, letteralmente basta una settimana di psicosi per provocare nelle persone l’abbandono di tutto ciò che avevano imparato prima.
Dogmi, fede, ragionevolezza scompaiono. Il modello imposto, farà crescere una resistenza in caso di misure estreme dal regime e con risultati sempre più evidenti? Lo vedremo. Ma non credo, perchè abbiamo perduto il nesso con il passato, Siamo stati del tutto isolati dal passato, dalla tradizione.
Quindi da cosa ripartire, cosa prendere in considerazione in questo tempo difficile?
Io direi di ripartire da questo:
..come è triste una società in cui nessuno si dà da fare nella possibilità di comunicare l’eredità alle creature nuove che emergono , mentre la Tv e qualunque cosa è contro, nessuno più ricorda… (don Giussani)
Non si può essere d’accordo su questo senza uno sguardo diverso sulle vicende presenti. E non è possibile continuare a professare una morale, senza una coerenza morale sulle circostanze presenti.
@vietatoparlare